Secondo quanto emerso da una recente indagine di Kaspersky condotta in Europa, i dipendenti di aziende di piccole dimensioni che lavorano da remoto necessitano di minore flessibilità rispetto a chi lavora in imprese con oltre 50 dipendenti. Se guardiamo invece al sostegno emotivo o psicologico, risulta fondamentale per i dipendenti di entrambe le realtà.
La pandemia di COVID-19 ha colpito molte aziende, ma sono state le piccole imprese a subire le maggiori ripercussioni. Secondo i risultati di numerose ricerche, in alcuni Paesi la pandemia ha avuto un impatto negativo sul 90% delle piccole imprese, causando cali di produzione, vendite e ricavi, e, in alcuni casi, persino la chiusura dell’attività stessa. Nelle aziende che contano un organico di circa dodici o meno dipendenti, il modo in cui le persone affrontano queste sfide può incidere molto sulla performance dell’intera azienda. Pertanto, è importante che i manager monitorino le condizioni dei dipendenti e il modo in cui il loro livello di benessere possa incidere sul business.
Secondo quanto emerso dal recente sondaggio di Kaspersky, la differenza tra i bisogni dei dipendenti di aziende di dimensioni diverse è un po’ più evidente quando si parla di flessibilità. Nelle imprese di medie dimensioni è il 32% dei dipendenti a desiderare maggiore flessibilità contro il 27% dei dipendenti di piccole imprese e il 29% di coloro che lavorano nelle grandi organizzazioni.
Ricevere dal proprio datore di lavoro maggiore supporto tecnologico, come ad esempio la fornitura di attrezzature adeguate a svolgere il proprio compito anche a distanza, è una necessità che accomuna le aziende di tutte le dimensioni. In questo caso, infatti, il divario è meno evidente. La percentuale di dipendenti che dichiara di voler ricevere maggiore supporto tecnologico si attesta al 31% per le piccole imprese, contro rispettivamente il 32% e il 33% dichiarato da medie e grandi imprese.
Anche il sostengo emotivo o psicologico è indispensabile per le imprese europee di tutte le dimensioni: lo dichiarano il 17% delle piccole organizzazioni contro 19% delle imprese di medie dimensioni. Meno esigenti i dipendenti delle grandi aziende, per cui la percentuale si attesta al 16%. Il COVID-19 non ha solo influenzato la vita professionale e personale dei dipendenti, ma ha anche determinato l’insorgere di problematiche legate all’ansia per la propria salute e per quella dei propri cari, oltre a minare l’ottimismo generale per il futuro. Pertanto, il supporto psicologico è diventato un aspetto rilevante per tutti i dipendenti.
Tabella 1: Tipologia di supporto che i dipendenti europei vorrebbero ricevere dai loro datori di lavoro?
“Dal nostro punto di vista le piccole imprese sono probabilmente più abituate ad organizzare il proprio ambiente di lavoro, utilizzare dispositivi personali e prendersi cura dell’accesso ai servizi di lavoro. Questo ha consentito a queste imprese di concentrare tutte le proprie risorse sulla sopravvivenza del business. Tuttavia, per mantenere alti sia la produttività che il morale dei dipendenti è importante assicurarsi che il personale abbia tutto ciò di cui ha bisogno per lavorare. I dipendenti hanno bisogno di essere affiancati quando utilizzano gli strumenti informatici o devono configurare i propri dispositivi, anche se lavorano da laptop personali e riescono a gestire l’accesso a tutti i servizi web in autonomia”, ha dichiarato Morten Lehn, General Manager Italy di Kaspersky.
Per migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti, Kaspersky raccomanda di adottare le seguenti misure:
⦁ Instaurare un dialogo aperto e onesto con i dipendenti, che imparano dai manager come reagire alle situazioni di crisi. Organizzare sessioni di confronto in cui il top management possa spiegare ai dipendenti come l’azienda continuerà a lavorare nelle nuove circostanze.
⦁ Condurre dei sondaggi per informarsi sullo stato emotivo dei dipendenti e sul loro carico di lavoro, per accertarsi che abbiano gli strumenti necessari per lavorare a distanza e che siano consapevoli dei processi aziendali. Questi sondaggi permettono di capire se i dipendenti si trovano in situazioni particolari e aiutano il management a prendere decisioni ponderate.
⦁ Aiutare i dipendenti a gestire il sovraccarico di informazioni e la sensazione di impotenza in questo clima di incertezza. Aggiornare i team sulla situazione attuale e su come rimanere al sicuro e in salute.
⦁ Creare canali di comunicazione online per i dipartimenti HR e IT in modo che tutti possano risolvere agevolmente i propri problemi. Fornire ai dipendenti indicazioni su come lavorare a distanza e utilizzare determinati software, ricorrendo ad esempio a webinar o a call di gruppo.
⦁ Sensibilizzare i dipendenti verso l’utilizzo di pratiche di sicurezza adatte al lavoro da remoto, come ad esempio gli accorgimenti per proteggersi da e-mail o web phishing o per gestire
⦁ account e password. Kaspersky e Area9 Lyceum hanno realizzato un ⦁ corso gratuito per aiutare il personale a lavorare in sicurezza da remoto.
⦁ Adottare una soluzione di sicurezza basata sul cloud. Anche le piccole imprese dovrebbero proteggersi dalle minacce informatiche, sia che i dipendenti lavorino su dispositivi aziendali che su dispositivi personali. ⦁ Kaspersky Small Office Security può essere installato da remoto e gestito dal cloud e non richiede investimenti ingenti di tempo e risorse o conoscenze specifiche per l’implementazione e la gestione.
Il report completo “Securing the Future of Work” è disponibile al seguente link.