Ogni anno, con l’avvicinarsi della notte di San Silvestro, chi ama gli animali è terrorizzato dall’impatto che la barbara e superata usanza dei botti (a maggior ragione se pericolosi e vietati) possa avere su tutti gli animali, patronali e non.
Settimana prossima ci occuperemo di come tutelare gli animali, ma oggi parliamo dei danni che può provocare quella che per noi è un apparente innocua esplosione.
Partiamo dal presupposto di base che la maggior parte egli animali ha i sensi notevolmente più sviluppati dell’uomo, in particolare tre: vista, udito ed olfatto. Quindi in base al coinvolgimento di questi tre sensi analizziamone i danni.

La vista
Molti sottovalutano lo spavento che può provocare un’improvvisa illuminazione colorata nel cielo immotivata, gli animali sanno esattamente quando sta per piovere o pioverà e la maggior parte di loro riesce a discernere un semplice fulmine da temporale da un fuoco d’artificio che risulta essere innaturale ed incomprensibile.
L’olfatto
I botti sono costituiti da polvere pirica ed altri elementi chimici esplosivi la cui inalazione dei fumi è chiaramente tossica, noi ne risentiamo i danni, figuriamoci dei piccoli animali con una capacità polmonare inferiore e sensibili ai fumi, come ad esempio i canarini che anticamente venivano tenuti nelle miniere come “cartine tornasole” per le fughe di gas.
L’udito
Se un cane può riconoscere a grande distanza il nostro passo da quello di altre persone proviamo anche solo per un momento ad immaginare quanto possa essere potente e risuonare (anche fosse sordo ne percepirebbe le vibrazioni) un botto.
In natura si prediligono rumori armoniosi e delicati, quando c’è un suono “forte” ed improvviso questo denota un pericolo imminente; basti pensare che mentre l’uomo percepisce tra i 15 ed i 15.000 hertz, il cane ed il gatto possono arrivare a 70.000 hertz.
Con queste specifiche premesse è facilmente intuibile il danno che può fare l’esplosione simultanea di più botti, ma anche del singolo saltuario botto nelle ore precedenti il capodanno.
Lo spavento che coinvolge questi principali sensi può indurre qualunque animale alla fuga, può creare veri e propri “attacchi di panico” (salivazione, tremori, iperventilazione ecc.), aborti nelle femmine gravide, infarti, schianti contro ostacoli nella fuga “incosciente”, suicidio (molti animali si lanciano da balconi e terrazzi nella fuga “fobica”), ferite, automutilazioni, comportamenti etero ed auto aggressivi.
È giusto, per una mezz’ora di festeggiamenti per “cacciare via l’anno vecchio”, indurre povere anime incoscienti al puro terrore? Prima di investire (decisamente non pochi) soldi in arsenali che vanno dalle miccette a vere e proprie bombe, passiamoci una mano sulla coscienza e due sul cuore e festeggiamo “civilmente” accendendo solo i nostri cuori.