Il 24 aprile il mondo della moda perde un altro artista , Alber Elbaz , deceduto per covid a soli 59 anni . Stilista , imprenditore visionario che ha saputo lasciare un segno evidente della sua creatività. Nato a Casablanca , cresciuto ad Israele , ma francese di adozione . Alber nasce da una famiglia umile , papà parrucchiere e mamma pittrice , forse da Lei eredità la vena creativa . Morto il papà , la madre abbandona la sua passione pittorica e si dedica ai lavori più umili per poter crescere i figli .
Già dalla tenera età di 7 anni Alber inizia a disegnare abiti sotto lo sguardo orgoglioso della madre , che lo incita sempre più a intraprendere il lavoro che sogna donandogli pochi soldi che l’aiuteranno a trasferirsi a New York per avviare i suoi studi nella moda.
Era il 1985 quando Alber si trasferisce in America e inizia i suoi studi di moda a New-york . Dopo gli studi inizia a lavorare dallo stilista americano Geoffrey Beene e dopo 9 anni diventa direttore creativo di Guy Laroche trasferendosi finalmente a Parigi , uno dei suoi sogni da bambino .
Nel 1998 realizza un altro sogno , lavorare per Yves Saint Laurent . Esperienza breve , ma intensa come quella della collaborazione con Mariuccia Mandelli per la linea Krizia .
La grande occasione di Alber arriva nel 2001 quando viene nominato direttore artistico di Lanvin , brand storico francese creato da Jeanne Lanvin nel 1889.
Alber progetterà per Lanvin fino al 2015 , periodo in cui la maison acquista una ventata di freschezza e rinnovamento grazie alla creatività di Alber , che porta in Lanvin il romanticismo visionario moderno e ironico , i suoi fiocchi diventano segno distintivo della sua creatività , una creatività bella , pulita e sofisticata .
Alber diceva spesso di lavorare per le donne , il suo lavoro da designer era ascoltare , ascoltare ciò che le donne volevano indossare . Quando Alber nel 2015 per incomprensioni avvenute con la società lascia la maison , l’intera produzione Lanvin ha un forte calo di vendite .La sua mancanza stilistica si noterà .
Dopo la chiusura con la maison Lanvin , Alber partecipa a vari progetti tra cui una collaborazione con il marchio Tods , del quale curerà la progettazione stilistica dell’iconico mocassino .
Alber era un’uomo e un artista dall’animo nobile , tutti gli amici e i colleghi più cari lo ricordano con immenso affetto come una persona estremamente gentile , umile e ironica . Un ‘artista con la A maiuscola che difficilmente si può dimenticare non solo per il lavoro svolto , ma per la persona che era .
Addio Maestro