Rieccoci riuniti tutti per la settimana santa di Sanremo. Al via la prima serata che vede l’apertura della serata con la fanfara dei carabinieri e l’annuncio dell’inizio della serata da parte di Marco Mengoni. La prima cantante in gara è Clara, che porta il brano “Diamanti grezzi”, molto dance, molto ascoltabile. Seguita poi da Sangiovanni che chiede “Finiscimi” (ah se potessimo!) con la sua solita verve da depression mood. Un’apparizione vestita di bianco, Fiorella Mannoia, che con il brano “Mariposa” ci fa ricordare in cosa consiste la musica. Scalza e in abito da sposa, canta la sua ‘Mariposa’ per tutte le donne: “Sono una fiamma tra le onde del mare. Sono una sposa sopra l’altare. Un grido nel silenzio che si perde nell’universo. Sono il coraggio che genera il mondo. Sono uno specchio che si è rotto. Sono l’amore, un canto, il corpo”. Ma dopo uno stacchetto “comico” con Zlatan Ibrahimovic’, torniamo nell’era buia della musica italiana, con un gruppo che si definisce punk, La Sad che porta il brano “Autodistruttivo” e ora lo possiamo dire: il punk è morto, lo hanno ucciso loro. Intermezzo di Mengoni con una maglia degna delle luci di Salerno a tema rezza di pescatore che ci canta “Due vite”, brano vincitore dello scorso Sanremo: ovazione del pubblico. Ecco arrivare Irama, la sorpresa è che è vestito, in modo mesto anche e canta “Tu no”, molto toccante, dedicata ad una persona scomparsa. Ghali vestito da fata turchina canta “Casa mia”, un brano che comincia direttamente dall’inciso, senza un motivo ben preciso, ma che ha un messaggio forte di pace: “Ma, come fate a dire che qui è tutto normale, per tracciare un confine con linee immaginarie bombardate un ospedale
Per un pezzo di terra o per un pezzo di pane non c’è mai pace”. Si susseguono i Negramaro: “Ricominciamo tutto”, sempre stessa minestra. Ecco Fiorello fuori dall’Ariston che movimenta un po’ questo pigro inizio.
Annalisa, “Sinceramente”, sinceramente sembra la brutta copia di “Ballo ballo” di Raffaella Carrà.
Ricordo di Giovanbattista Cutolo, Giogiò, musicista napoletano, ucciso a soli 24 anni a Piazza Municipio a Napoli da un pregiudicato minorenne per futili motivi lo scorso 31 agosto. Toccante la lettera della madre sul palco dell’Ariston.
Cambio di registro, con un Marco Mengoni davvero goliardico in veste di co-conduttore che sdogana tutte le gaffe avvenute a Sanremo negli anni passati. Torna poi sul palco Mahmood in versione “Guardiani della galassia”con la sua “Tuta gold”. Diodato torna sul palco del Festival con “Ti muovi”. Diodato è un Concato che non ce l’ha fatta. Dopo l’esibizione di Lazza e l’omaggio a Toto Cutugno arriva la Loredana nazionale con “Pazza”, un brano meraviglioso, radiofonico, si conferma regina e per me ha già vinto. Ecco l’oggetto di tante critiche linguistiche: Geolier con “I p’ me, tu p’ te”, brano ritmato, totalmente in dialetto, idolo dei giovani, arriverà sicuramente sul podio, il ragazzo ‘o tten e ‘o ddà!
Grande attesa per la prima partecipazione di Alessandra Amoroso al Festival con “Fino a qui” che evidentemente ha avuto davvero una buona ragione questa volta per partecipare: il brano è davvero bello.
Collegamento con la Costa Smeralda e il mio pensiero è uno solo: sta povera gente che è andata a fare una crociera e si ritrova Tedua in concerto…
Ecco i The Kolors con “Un ragazzo una ragazza” un brano disco funk forse più da Festivalbar che da Sanremo. Angelina Mango con “La noia” cerca di movimentare la situazione, anche se all’annuncio “testo di Angelina Mango e Madame” ho avuto una sincope.
Alle 00:11 esce Il volo con “Capolavoro”: bellissime voci, bellissima canzone, classica sanremese ma si può dopo la mezzanotte?
Con un abito fantastico e il suo brano “La rabbia non ti basta” Big Mama è protagonista sul palco di Sanremo con un pezzo molto ballabile. Direttamente dagli anni ’80 i Ricchi e Poveri con “Ma non tutta la vita” tornano in gara dopo 32 anni avvolti in un enorme fiocco rosso… non riesco a commentare la performance… so solo che a casa abbiamo cominciato il trenino di brigitte bardot.
Emma in “Apnea”, una canzone forse poco azzeccata per Sanremo.
Adesso occhi sgranati per Nek e Renga con “Pazzo di te” che però in due non sono stati in grado di uscire dai soliti clichè. Mr.Rain – “Due altalene”, molto suo stile. Bnkr44 “Governo Punk”, eh e che possiamo dire? Un collettivo di ragazzini che gioca a fare un po’ di scena sul palco stile Gazzosa. Grande attesa per Gazzelle con “Tutto qui”, un testo davvero molto bello, forse è proprio la musica a risultare un po’ scontata. Arriva Dargen D’Amico con “Onda alta” ci ha fatto tornare ai tempi di “Kalinka” in Russia. Rose Villain si presenta sul palco con un vestito artigianale fatto di adesivi e cartoline e canta “Click boom!”, una canzone bipolare che da romantica sanremese si trasforma in trasgressiva serata disco. Da X Factor arrivano i Santi Francesi con “L’amore in bocca”, grande carica, grande energia, nonostante l’orario. Fred De Palma porta un brano dal titolo “Il cielo non ci vuole” che cerca di muoversi sulla falsa riga di Lazza. In chiusura Maninni con “Spettacolare”, una canzone molto classica e orecchiabile; Alfa con “Vai” un pezzo che scopiazza lo stile di Ed Sheeran e Il Tre con “Fragili”, canzone di fezziana memoria.
La prima serata si chiude con la classifica parziale della sala stampa dei primi 5:
1) LOREDANA BERTE’
2) ANGELINA MANGO
3) ANNALISA
4) DIODATO
5) MAHMOOD