Trama: Secondo una leggenda che si tramanda di generazione in generazione, esistono delle speciali caramelle al limone che possono guidarci sul sentiero giusto, mostrandoci le strade che abbiamo scelto di non percorrere. Lolly, trentatré anni, si sente persa e insoddisfatta. Per questo la saggia zia Gert le appoggia sul palmo della mano tre caramelle a forma di spicchio cosparse di zucchero, insieme a poche, semplici istruzioni: scartarle prima di andare a letto, sorbirle lentamente fino alla fine e appoggiare la testa sul cuscino. Un po’ scettica ma anche curiosa, Lolly segue le indicazioni. Così, all’improvviso, si trova catapultata in un ristorante tutto suo sulla costa inglese. La notte successiva, invece, incontra la madre come se non fosse mai scomparsa, e quella dopo ancora ha una famiglia con il suo primo amore. Ogni volta fa sogni così vividi da sembrare più un’alternativa possibile che il prodotto della sua immaginazione. Ma questi scenari durano il tempo di una caramella e a tutti manca qualcosa, perché ogni scelta comporta una rinuncia. Forse, però, la zia non voleva farle vivere un sogno. Forse, il suo era un invito a osservare il presente con occhi diversi. Perché le nostre scelte passate possono sembrare un po’ aspre, come le caramelle al limone, ma il retrogusto è dolce se troviamo dentro di noi la forza per cambiare il futuro.
I lettori di tutto il mondo sono rimasti incantati dalla magia dell’esordio di Rachel Linden, che presto sarà un film. Una storia di scelte, dove il passato è lo specchio per costruire un futuro più felice. Perché i sogni possono diventare reali e durare più di una caramella. Basta essere capaci di non indugiare nei ricordi e avere il coraggio di riprendere in mano la propria vita.
Garzanti
Recensione: Non ho mai amato le idee “scopiazzate” ed ero convinta di trovarmi davanti ad una storia sulla falsa riga de “Finché il caffè è cado”, mentre il libro di Rachel Linden ne porta dietro solo un vago sentore e sviluppa un’idea abbastanza diversa.
La vita ci pone spesso davanti a dei bivi, bisogna scegliere la strada da seguire, dovendo anche rinunciare a qualcosa. Le scelte possono essere sofferte, giuste o sbagliate. E se avessimo intrapreso un percorso differente? Saremmo stati più felici, sarebbe stato veramente tutto perfetto? I sacrifici pagano?
Lolly, come ben spiega la sinossi, riesce a viaggiare nel tempo per ben tre volte, potendo vedere la sua nuova lei in tre situazioni differenti, e non tutte le volte sarà pienamente soddisfatta.
Non ho intenzione di svelare troppo, ma mi sento di dire che questo libro funziona! Funziona come trama: è accattivante, divertente, appassionante; funziona come stile: scorrevole e leggero; funziona come morale: la vita non va cambiata, gli errori li commettiamo tutti, bisogna solo saperla leggere differentemente.
Qualsiasi scelta comporta rinunce, non esiste la “strada” perfetta. E’ importante osservare la vita per come la stiamo vivendo, anche con sguardo diverso, sotto un altro punto di vista, e forse così, il futuro potrà essere simile a come lo abbiamo sognato.
Ho amato la scelta del finale, mi è sembrata una giusta conclusione e poi, cosa più importante, non punta solo ad “accontentare” il lettore, ma è terreno fertile per trasmettere un messaggio più che giusto: bisogna cercare la propria beatitudine.
Rachel Linden ha lavorato per un’organizzazione umanitaria attiva in tutto il mondo. Ama scrivere storie che uniscono donne forti, cibo e seconde possibilità. Vive con la famiglia su un’isoletta a largo di Seattle. Alla fine di una caramella al limone è il suo romanzo d’esordio sul mercato italiano.