Un piccolo itinerario (per lo più a tema LGBT) che mi ha fatto scoprire una porzione di questo sterminato continente.
Prima tappa: Washington d.c.
La capitale degli Stati Uniti. E’qui che si trova tutta la storia americana. Il Campidoglio, la Casa Bianca e i musei che raccontano la storia di questo grande paese. Si può girare tutto a piedi senza problemi, ampi spazi, strade enormi ben asfaltate. La cosa gradevole è che i musei sono tutti gratuiti, ma io ne ho trovati un paio chiusi per manutenzione. Vale la pena andare a vedere “a dovuta distanza” la Casa Bianca al 1600 Pennsylvania Avenue, molto più piccola rispetto a quello che potete credere. Ovviamente recintata e sorvegliata, ma potere fare delle foto da fuori, nessuno vi disturberà.
Washington non è la classica città americana che si vede nei film, pochissimi grattacieli e non ho trovato il caos, lo smog e la frenesia delle altre città. E’ tranquilla, la sera i negozi chiudono presto come anche i ristoranti, non so…. a me ha dato l’idea di un grande distretto burocratico. Ma comunque….
A Washington si tiene ogni anno un maestoso pride che parte da Dupond Circle ed arriva a Logan Circle. Onore al merito in città ogni anno si svolge anche il Dc Black pride (il più grande gay pride nero del paese)
Il quartiere gay è diviso in due zone: la prima è Dupont Circle, facilmente raggiungibile da qualsiasi stazione metro, ma era molto vicino al mio albergo. La guida parlava di un quartiere residenziale e pieno di vita. In realtà a me non è sembrato tanto vivo. Arrivo in zona gay verso mezzanotte di un venerdì di luglio.
Vari locali costeggiano il marciapiede affollato da uomini ma anche da barboni. l’Absolut è il primo che ho visitato, un bar fatiscente con all’ interno una decina di persone. Poco illuminati ma con le vetrine che affacciano sulla strada, qui non ci si chiude dentro. Di fianco all’ Absolut una scalinata che conduce ad un altro locale, una specie di discoteca. I prezzi sono sempre alti, non richiedono tessere o altro per entrare. Calcolate anche quindici dollari per un cocktail più le tips (mance) obbligatorie qui. Sulla stessa strada un altro paio di bar, ma nulla di che. Se volete sfrenarvi sul dancefloor, sempre in zona ma un po’ più distante c’è il Cobalt da poco riaperto.
Due sere dopo mi faccio un altro giro, di pomeriggio nella zona gay numero due: Logan Circle. La zona è decisamente più vivace. Parecchi i negozi con merchandising rainbow, bar, centri bellezza e quant’altro. Molto carini il Green Lantern bar con sediolini all’aperto affollato già dalle ore sedici ed il Trade altro bar poco distante.