E’ uscito venerdì 23 settembre 2022 “Anesthetize”, il nuovo singolo della cantautrice e producer Anna Soares, fuori su tutte le piattaforme digitali per LGR – Lost Generation Records. Dopo aver affrontato la tematica dell’ipnosi erotica, la cantautrice percorre le strade dell’alterazione dei sensi con eleganza e originalità: Anesthetize infatti, ci spinge a “bere tutta la nostra purezza, battere le ciglia, e respirare, fino a diventare brivido”. Un brano che respira, per l’appunto, e alterna aperture ambient con field recording e campionamenti dalla natura, con le atmosfere claustrofobiche proprie della musica garage di matrice britannica.
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Ciao Anna, il tuo ultimo singolo “Anesthetize” è finalmente fuori. Come nasce questo brano?
Ciao! Anesthetize fa parte di un progetto più ampio, perchè si colloca tra i miei rituali dionisiaci messi in musica nell’ultimo album, Dionysus, in uscita il 21 ottobre per Lost Generation Records. Quando l’ho scritta ero sotto un albero in montagna, e ho percepito tutto l’abbandono dentro la natura e dentrro di me, come se il mondo fuori potese ad un certo punto spegnersi per dar luce a qualcosa di più profondo.
Anesthetize parla di alterazione dei sensi, e lo fa cogliendo sfumature sonore, catturandole e campionandole, rincorrendo un senso di distacco e contemporaneamente sentendo tutto.
Quali sono le tue influenze musicali?
Ne sono moltissime e di natura diversa, visto che ho sempre amato spaziare molto nei miei ascolti e nei miei modi di percepire il mondo. Sicuramente una massiccia dose di musica elettronica ha fatto parte della mia vita, dal trip hop nato nei 90s, fino alla future garage e alla melodic techno, più recenti e molto diverse tra loro. Ho anche amato e studiato il jazz per anni, e in qualche modo si è incastonato dentro di me e non va via. Poi ci metterei anche un pizzico di dodecafonia per dare pepe.
Ci sono molti rimandi alla sacralità dell’esperienza sessuale. Quanto conta il sesso nella tua vita e nella tua arte?
Moltissimo. La sessualità, vissuta a livelli profondi e sperimentali, può avvicinarci davvero tanto a dei lati di noi che io amo definire spirituali, legati alle viscere, alla natura umana più cruda, alla culturalizzazione dell’animale. Vivo il sesso in modo intellettuale, mistico, conoscitivo. A tal proposito mi occupo anche di creare video informativi sulla sessualità consapevole e le sessualità alternative, e sto mettendo su un podcast nel quale approfondirò molti di questi argomenti.
Che progetti hai nell’immediato futuro? Un ep? altri singoli?
A breve ci sarà Dionysus, di cui prima ti accennavo. E’ il mio secondo album e, come sempre, mi muovo nei miei cicli vitali e assecondo quel che l’istinto fa venir fuori, nelle tematiche. Preghiere e rituali per Dioniso, un album spirituale e captive. Successivamente ci saranno altre pubblicazioni, ma mi riservo di parlartene al prossimo giro, mi inviti?
Hai dei live in programma?
Al momento sto concentrando le mie energie su altri aspetti creativi, visto che non sempre è semplice trovare un luogo che possa essere perfettamente incline alle mie performance, ma di follie last minute ne faccio abbastanza, quindi ti terrò aggiornato. 🙂
BIO:
Anna Soares è una cantante, cantautrice e producer. Dopo due anni di collaborazioni con artisti dislocati in varie parti del mondo, sperimentazioni di songwriting e di produzione, elabora un nuovo genere sonoro a sfondo BDSM, reintepretando gli schemi canonici dell’elettronica. Il suoi lavori miscelano sonorità dark con testi che evocano la sacralità dell’universo sessuale. Il background stilistico attinge da artisti quali i Massive Attack, Lulu Rouge e Burial, evocando nella voce reminiscenze di matrice jazz.
L’estetica si rifà invece a quelli che sono gli elementi della comunità kinky e della cultura del boudoir. E’ attualmente impegnata nella creazione di video divulgativi sulla sex positivity nei quali si affianca a scrittori, psicoterapeuti, coach ed educatori sessuali per portare alla luce tematiche che rappresentano ancora dei tabù.