Una figuraccia storica: il Napoli riesce nell’impresa di perdere ad Empoli dopo essere stato in vantaggio 2-0 fino a 10 minuti dal termine, getta alle ortiche le residue chances di scudetto e rimanda l’aritmetica qualificazione alla Champions League.
Non era facile perdere contro una squadra che non conquistava un successo dalla partita di andata contro gli azzurri, e per risalire ad una sconfitta da doppio vantaggio bisogna tornare all’anteguerra (Torino-Napoli del 1942), ma evidentemente questo gruppo non conosce limite al peggio.
Del resto lo 0-2 (gol di Mertens ed Insigne) non rispecchiava quanto visto in campo, con i partenopei a lungo in difficoltà, anche se bravi a sfruttare un paio di lampi dei singoli.
Nessuno poteva però immaginare il suicidio finale avvenuto in 7 minuti, con doppia sciocchezza di Malcuit inframezzata dal disastro di Meret, che ha lasciato increduli i poveri tifosi azzurri accorsi in massa nonostante la pioggia.
Chi, guardando l’erroraccio di Alex, non ha rivisto il dramma di Nando Coppola in un Napoli- Bologna del 2000 alzi la mano; anche in questo caso, come allora, sarà difficile immaginare un futuro in azzurro per un portiere di sicuro valore, penalizzato da un impiego a singhiozzo che ne ha minato ogni certezza.
Lo spettacolo offerto dalla società all’indomani del k.o. in Toscana è stato altrettanto indegno, con un “ritiro permanente” tramutato in fretta in una serie di “cene aziendali”, vista l’indisponibilità dell’albergo di Castelvolturno.
Un’immagine desolante dei limiti strutturali di questa società, che andrebbero criticati ben più severamente della viceversa ottima gestione sportiva di questi 18 anni.
Il Napoli prova a lasciarsi alle spalle questo incubo ed i rimpianti per un tricolore assolutamente alla portata, provando a battere il Sassuolo nel match di oggi pomeriggio (ore 15) al “Maradona”.
Spalletti, più vittima che complice di questo crollo, farà bene a mettere in campo chi può garantire impegno e concentrazione, mettendo in secondo piano qualsiasi discorso tecnico.
Gli azzurri sono in netto vantaggio nel computo degli 8 scontri diretti giocati a Fuorigrotta, con 5 vittorie ed un pareggio, ma l’unica sconfitta risale proprio alla scorsa stagione.
Il 1 Novembre 2020 il rigore di Locatelli ed il raddoppio di Lopez misero al tappeto la squadra di Gattuso, a lungo in balìa dei neroverdi.
A qualche mese prima risale il successo più recente del Napoli, segnato dallo storico evento dell’unico gol in maglia azzurra di Hysaj: il 25 Luglio 2020 fu Allan a sigillare il 2-0 finale.
Il Pareggio manca dal 28 Novembre 2016, quando Defrel riacciuffò i ragazzi di Sarri dopo il vantaggio firmato da Insigne.
La vergognosa debàcle empolese ha gettato l’ambiente nel panico, ed occorre quindi raggiungere presto l’obiettivo della qualificazione in Champions: un successo contro il Sassuolo toglierebbe ogni dubbio e restituirebbe, forse, anche un po’ di serenità.