Fino all’ultima goccia di sudore: il Napoli batte in extremis lo Spezia di Gotti grazie a Raspadori, in un pomeriggio reso ancora più difficile dal caldo africano abbattutosi sul “Maradona”, e sale al primo posto in classifica, seppur in condominio con Milan ed Atalanta.
Provvidenziale la rete all’89’ dell’ex Sassuolo, che ha riscattato una prestazione opaca girando alle spalle di Dragowski il cross di Lozano appena sfiorato da Gaetano, con un guizzo da autentico centravanti di rapina.
Gli azzurri, com’era prevedibile, hanno pagato le energie psicofisiche spese contro il Liverpool in Champions, nonostante il massiccio turnover operato nuovamente da Spalletti.
I due punti persi con il Lecce non hanno dissuaso il tecnico di Certaldo dal riproporre diversi cambiamenti nell’11 iniziale, ed è ormai evidente come questa scelta rappresenti un rischio calcolato, volto a preservare gli uomini chiave da problemi di infortuni in un periodo ricco di impegni.
L’allenatore toscano ha ribadito anche dopo la partita di aver bisogno dell’apporto di tutti, ed è probabilmente per questo motivo che ha schierato dall’inizio i vari Elmas, Ndombele e Raspadori (oltre al sempre affidabile Juan Jesus), pur essendo evidente che la condizione fisica di questi ultimi è ancora precaria.
Spalletti, riaggiustato il centrocampo con l’inserimento di Zielinski e Lobotka nella ripresa, ha comunque avuto il coraggio di tenere in campo Jack fino all’ultimo, ed è stato premiato con il gol vittoria, utilissimo per la classifica ed anche per il morale del nuovo attaccante partenopeo.
Superata la “bestia nera” ligure, il Napoli può dunque proseguire con una certa serenità nel suo tour de force, volando a Glasgow dove affronterà stasera (ore 21) i Rangers per la seconda giornata del Gruppo A di Champions League.
Il match, come noto, si sarebbe dovuto giocare martedì, ma la UEFA lo ha posticipato ad oggi per i problemi di ordine pubblico legati alla recente scomparsa della Regina Elisabetta, la cui salma è in viaggio proprio in questi giorni da Balmoral, residenza scozzese della famiglia reale dove la sovrana è deceduta, a Londra.
Le autorità locali hanno anche disposto la chiusura del settore ospiti, provocando forti disagi ai tanti tifosi azzurri che avevano già acquistato il biglietto e prenotato alberghi ed aerei per sostenere gli azzurri ad Ibrox Park.
Spalletti dovrebbe affidarsi alla formazione titolare, dalla quale mancherà però sicuramente Osimhen, costretto a rimanere ai box almeno un mese per via dell’infortunio muscolare rimediato contro il Liverpool.
E’ rimasto a casa anche Lozano, che non si è allenato in questi giorni per via di un virus influenzale, ed è quindi probabile che il tridente offensivo sarà composto da Kvaratskhelia, Politano e Simeone.
Verrà riproposto invece il terzetto di centrocampo Lobotka-Zielinski-Anguissa, vero motore dello splendido inizio di stagione degli azzurri, mentre davanti a Meret dovrebbe tornare la coppia di centrali Rrahmani-Kim, con capitan Di Lorenzo confermato a destra ed il ballottaggio Olivera-Mario Rui sulla fascia sinistra.
Napoli e Rangers si sfideranno per la prima volta in assoluto in partite ufficiali, e per gli azzurri quella di stasera sarà solo la seconda sfida giocata in Scozia: l’unico precedente risale addirittura all’edizione 1967/68 dell’allora Coppa delle Fiere (poi Coppa UEFA ed Europa League), quando gli uomini allenati dal “Petisso” Bruno Pesaola sfidarono l’Hibernian nel match di ritorno del secondo turno.
La facile vittoria (4-1) ottenuta al San Paolo illuse Zoff, Juliano e compagni, che furono travolti dai padroni di casa addirittura per 5-0 grazie alle reti di Duncan, Quinn, Cormack, Stanton e Stein: era il 29 Novembre 1967.
I Rangers, che con la finale della scorsa edizione di Europa League hanno coronato una lunga rincorsa ai vertici iniziata dopo il fallimento del 2012, sono reduci dalla pesante sconfitta (4-0) di Amsterdam nel primo match del girone, ma il Napoli farà bene a non rilassarsi, come del resto insegna il match di mezzo secolo fa.
Gli uomini di Van Bronckhorst, come tutte le squadre britanniche, sanno esaltarsi davanti al loro pubblico e proveranno a mettere la partita sul piano del ritmo e della fisicità, fattori che gli azzurri non sono abituati a fronteggiare nel nostro campionato.
Servirà quindi la massima concentrazione, per far valere la maggior qualità dell’organico a disposizione di Spalletti, e per portare a casa 3 punti che potrebbero già essere decisivi nell’ottica della qualificazione agli ottavi di finale.