Negli ultimi giorni, Napoli è stata incastrata da una narrazione perennemente negativa. I recenti fatti di cronaca, che hanno visto la malavita sparare in luoghi sensibili e centrali, hanno fatto ripiombare sul Golfo quelle nubi che, come spesso accade, finiscono per oscurare lo splendore di quella che è una della città più belle del mondo.
Proprio per cercare di squarciare questa soffocante coltre di disfattismo e negatività, vogliamo allora qui riportare, invece, una bella notizia, capace di restituirci un’altra immagine del capoluogo campano; quella stessa immagine che dovrebbe, in realtà, farla sempre da padrona, in quanto la più meritata. Ci riferiamo agli ingressi da record che si sono registrati al Museo archeologico nazionale, un qualcosa di veramente eccezionale e straordinario.
Come appreso da La Repubblica, infatti, dopo gli 8372 visitatori della domenica precedente, il Mann, la scorsa domenica, è arrivato a quota 9116, il numero più alto mai raggiunto in una sola giornata. Certamente, come sottolineato dal direttore Paolo Giulierini, in tal senso hanno contribuito l’ingresso gratuito e la mostra di Canova ospitata temporaneamente negli spazi della struttura, ma, invero, i turisti, a prescindere, sono sempre estremamente attratti dalle nostre collezioni, da quella Farnese a quella pompeiana. Basti pensare che anche sabato 18, in un giorno di regolare apertura con biglietto a pagamento, le presenze hanno superato le cinquemila unità.
Come dichiarato dallo stesso direttore, sempre a La Repubblica, di sicuro non mancano le difficoltà e si spera che, come accordato con il Ministero, ai 98 custodi attualmente impiegati – molti vicini al pensionamento – si possano aggiungere nuove assunzioni, ma, nel complesso, la situazione è molto positiva e degna di lode. Per di più, il mese prossimo, riaprirà pure la sezione Magna Grecia e con essa è prevista l’inaugurazione di una caffetteria con prodotti tipici e a chilometro zero. A ciò dobbiamo aggiungere, poi, che dei circa 90 milioni previsti dal ministro ai Beni Culturali per la riqualificazione di aree del centro storico, una parte verranno utilizzati per la Galleria Principe, prospiciente al Museo, andando quindi a creare un’ulteriore zona a forte vocazione turistica.
Insomma, sono queste le cose di cui vorremmo parlare più spesso. Napoli è città d’arte, di cultura, di storia e qualsiasi elemento si ponga in contrapposizione a questi aspetti fortemente caratteristici del posto non è degno neppure di abitarla. Il turismo è, senza nessuna ombra di dubbio, la principale risorsa sulla quale è necessario continuare a credere e a investire in maniera sempre più massiccia. La metropoli partenopea, con le potenzialità per essere capitale del Mediterraneo, deve essere invasa da fiumi di gente proveniente da tutte le parti del mondo, e non da bande di microcefali, dal grilletto facile, soldatini di un sistema malato ed ignorante che non capisce e dunque non ama la vera essenza napoletana.