Esattamente 30 anni fa, il 21 aprile del 1989 fu lanciato in Giappone il Gameboy, la console portatile più popolare, versatile e probabilmente venduta della storia. Realizzato dal team Nintendo Research & Development 1, guidato dal compianto Gunpei Yokoi e Satoru Okada, venne sviluppato come successore dei Game & Watch, i popolari “giochi a cristalli liquidi” prodotti dalla stessa Nintendo tra il 1980 e il 1991.
In un periodo storico dove il concetto di portabilità era una chimera, la Nintendo sbaragliò la nutrita concorrenza fatta di console, più potenti, con display a colori e retroilluminate grazie ad un parco titoli enorme, a prezzi bassi ed al consumo ridotto delle batterie.
Il Game Boy ha venduto 118,69 milioni di unità, all’inizio non aveva riscosso grande successo, neanche tra gli stessi dipendenti di Nintendo. Conosciuto inizialmente con il nome in codice interno Dot Matrix Game, il primo prototipo aveva come soprannome DameGame, dove “dame” in giapponese significa “non buono”, “senza speranza”. La storia invece ci ha raccontato tutt’altro…