La seicentesca Chiesa di San Potito, nei pressi del Museo Archeologico di Napoli, è uno straordinario esempio del barocco napoletano.
La chiesa fu fondata dopo il 1615 sulla collina della Costigliola a ridosso dell’attuale Galleria Principe di Napoli, sorta sulle rovine delle Fosse del Grano.
Il chiostro del complesso monastico, fu abitato dalle suore basiliane, poi benedettine.
.Successivamente, durante il “decennio francese”, l’ordine venne soppresso costringendo le monache al trasferimento in San Gregorio Armeno, la chiesa spogliata di alcune opere d’arte e il monastero destinato ad accogliere la fanteria. Successivamente, al ritorno nel regno dei Borbone la chiesa venne affidata alla Congrega degli Ufficiali di Banco, mentre dopo l’unità d’Italia il monastero venne convertito in caserma dei Carabinieri. L’interno, a navata unica con tre cappelle per lato, presenta un pregevole altare del Settecento e, alle pareti della zona absidale tre dipinti: a sinistra, San Potito che salva Agnese la figlia ossessa di Antonino (Giacinto Diano, 1784), al centro, il Martirio di San Potito (Nicolò De Simone, 1654) e, a destra, San Potito che abbatte un idolo.
Oggi la chiesa ospita degli eventi straordinari.
Dopo il grande successo della Claude Monet: the Immersive Experience, arriva la coloratissima esperienza, dedicata a Vincent Van Gogh.
– L’esperienza Immersiva, la mostra multimediale in programma alla Chiesa di San Potito a Napoli dal 2 gennaio al 30 aprile 2023,per festeggiare i 170 anni dalla nascita di questo artista geniale.
Chiesa di San Potito – Indirizzo: Via Salvatore Tommasi, 1-7, 80135 Napoli.