Per la prima volta che il capolavoro di Sid Meier approda sulle console della current generation e lo fa per la porta principale con Civilization VI, un titolo da tempo fa la felicità di tantissimi videogiocatori PC. Questo sesto capitolo , già arrivato su piattaforme mobile e su Nintendo Switch finalmente arriva su PlayStation 4 e Xbox One. C’ è voluto del tempo per fare in modo che Firaxis riuscisse a snellirne la struttura ed adattarlo alle console senza intaccarne la complessità; ed avere delle console con CPU e memoria all’altezza per quello che è il gestionale per antonomaisia. Ora molti videogiocatori potranno scoprire Civilization VI, un titolo titanico dalla qualità e la profondità eccelse.
Un gioco che permette di riscrivere la storia ad ogni partita
Turno dopo turno le nostre scelte e da quelle delle diverse intelligenze artificiali in gioco influenzeranno il corso degli eventi. Potremo decidere di far scoppiare guerre o stringere guerre, potremo tradire, o essere traditi. Ogni strada percorribile è destinata a mutare la storia. L’arco temporale del gioco è impressionate; in Civilization si inizia tremila anni prima della nascita di Cristo, e si prosegue fino al prossimo futuro, con l’esplorazione spaziale.
La mutazione geografica, naturale, politica e del gameplay è continua. Alcuni eventi potranno stravolgere l’intera partita; una grande scoperta tecnologica o scientifica potrà sollevare le sorti della nostra civiltà al punto di ricattare altre civiltà che ne avranno urgente bisogno. C’è poi tutta la parte politica, di organizzazione, e molto altro ancora, per una sfida ben stratificata e in perenne evoluzione ( e rivoluzione n.d.r.).
Tanti modi per arrivare alla vittoria…o alla sconfitta
La varietà di Civilization VI è senza eguali: si può perdere o vincere in diversi modi. Per portare a casa la vittoria è necessario raggiungere per primi un determinato punteggio o una di queste possibili condizioni di dominio: culturale, diplomatico, militare, scientifico e religioso. Ogni condizione di vittoria ha delle conseguenze nella giocabilità molto diverse: la vittoria religiosa, per esempio, richiederà una costante evangelizzazione delle altre civiltà, aprendo allo sviluppo di nuove tipologie di unità e di strutture che in altri casi non verranno costruite.
La sconfitta, invece, potrà arrivare in due modi: quando la nostra civiltà cadrà in rovina oppure quando non si raggiungerà una delle condizioni di vittoria allo scadere dell’ultimo turno di gioco, ma in questo caso si potrà continuare a giocare fino alla caduta della nostra civiltà. Le variabili del gioco sono pressochè infinite: ci sono le città stato, il commercio, la diplomazia, le differenze tra le civiltà, il combattimento a turni e la progressione delle scoperte scientifiche e culturali, le invasioni barbariche, il commercio e le minacce nucleari. Non manca davvero nulla: ci sono i personaggi storici, i generali, i grandi artisti e opere da custodire nei musei, i congressi mondiali in cui decretare il destino degli stati.
Le espansioni
Insieme a al gioco principale, gli utenti console potranno mettere le mani sulle due espansioni uscite: Rise and Fall che rende più complessa la gestione delle singole città includendo la fedeltà delle nostre città e la figura dei governatori. Con la prima espansione viene introdotto il secolo buio, con nuove avversità da fronteggiare. La seconda espansione, The Gathering Storm, introduce la furia della natura :dall’eruzione dei vulcani all’ esondazione dei fiumi, passando ovviamente per il tanto attuale riscaldamento globale. Con Gathering Storm la storia delle civiltà cambierà in funzione degli agenti atmosferici, del clima e dei fenomeni estremi.
Concludendo
Si tratta di conversione da PC quasi perfetta, con qualche problema di risposta per alcuni comandi e la naturale lentezza in alcune partite particolarmente lunghe e complesse cosa succede anche su PC di fascia medio/bassa. Anche se si tratta di un gestionale Civilization VI è capolavoro facilissimo da comprendere, gradevolissimo da guardare, e immenso da giocare.