Quello che leggerete è un vero e proprio editoriale dedicato interamente all’appena conclusa XXIesima edizione del Comicon. Questo articolo non va letto come una critica distruttiva, ma come una serie di appunti da fare ad un evento, che malgrado la grande affluenza di pubblico e lo sforzo degli organizzatori quest’anno ha registrato, come in passato, diverse “criticità” che val la pena segnalare, anche per aiutare chi organizza un evento tanto grande a fare meglio in futuro. La prima considerazione da fare è che dopo la “sontuosa” edizione del ventennale c’è chi ha considerato questa edizione dell’evento sottotono malgrado la presenza di Jerome Finn di Games Of Thrones e di alcuni disegnatori e autori di rilievo arrivati al Comicon grazie a vari sponsor. Questa critica è parzialmente condivisibile perchè effettivamente dopo lo scorso anno era davvero difficile fare di meglio.
Gli Sponsor però hanno portato all’Evento napoletano diversi ospiti onestamente molto lontani dal mondo “nerd” tra cui vale la pena ricordare gli attori porno Franco Trentalance (in realtà ex), Valentina Nappi, e il cantante Immanuel Casto, famoso per i sui testi trasgressivi. C’è chi ne ha fatto una questione “etica”, chi si è divertito e chi ha fatto notare che erano semplicemente fuori contesto. Probabilmente si è pensato che questo genere di ospiti avrebbero avvicinato un pubblico più ampio e magari presente in fiera esclusivamente per curiosità.
Anche perchè quest’anno, in termini di affluenza, il Comicon è stato un successo, ampliando il proprio pubblico grazie ai già citati ospiti di rilievo internazionale. Rimangono però irrisolti alcuni problemi che si presentano puntualmente ogni anno. L’edizione 2019 è stata anticipata di qualche giorno a causa delle imminenti Universiadi che si svolgeranno in estate a Napoli. Questo sembra aver stravolto un pò i piani dello staff che ha distribuito gli spazi in modo un pò disordinato. Tra le aree più penalizzate sicuramente l’Asian Village, la cui location è passata dalla splendida Arena Flegrea, quest’anno totalmente esclusa dalla fiera, ad un tendone/serra che finiva direttamente nel padiglione 10 (quello dedicato ai videogiochi). Il palco situato sotto la Fontana dell’Esedra è stato ritenuto da diversi visitatori decentrato e troppo esposto al sole (fortunatamente solo la prima giornata è stata particolarmente calda). La zona Food e Neverland erano ben organizzate, la seconda però penalizzata dal laghetto come sempre sporco e pieno di polvere.
L’esclusione dell’ Arena Flegrea ha privato la fiera di un delle aree più belle della Mostra D’Oltremare ed ha evidenziato il problema delle sedute. Il solerte servizio d’ordine quest’anno ha impedito ai visitatori di sedersi sulle scalinate del Teatro Mediterraneo e sui gradini adiacenti la sala accrediti. Comprendo l’esigenza di sicurezza durante le proiezioni ed alcuni incontri con artisti di rilievo, ma in altre fasi della giornata mi è sembrata francamente una rigidità del servizio d’ordine e basta. E sempre a proposito di rigidità, onestamente trovo assurdo che sia ancora impedito il rientro a chi possiede unicamente il biglietto quotidiano. I biglietti del Comicon sono da anni nominativi; su questo punto l’organizzazione deve fare di più, anche per non penalizzare le varie attività commerciali fuori la Mostra d’Oltremare.
Veniamo poi alla questione Cosplay, le cui problematiche ho particolarmente a cuore dato che ormai ne scrivo e lo seguo da diversi anni. I problematiche legate al cosplay sono da anni più o meno sempre le stesse: c’è chi si è lamentato dell’assenza di camerini per il cambio d’abito sostituiti da un tendone/serra senza luce e senza aria e chi ha avuto problemi con l’ingresso delle armi (sopratutto all’entrata di via Terracina) dopo che le armi avevano già superato il check, che come ogni anno, è una fase spesso problematica a causa della difficoltà di trovare un’uniformità di selezione. Per quanto riguarda le gare, il cosplay challenge di domenica non ha riservato particolari criticità, a parte la rovinosa caduta dal palco di un partecipante, e l’esclusione di chi aveva imbrattato il palco con del sangue finto, ma sulla gara PRO ci sono un paio di appunti da fare. Qualcuno ha fatto notare l’ormai cronica mancanza di cosplay inediti alla gara PRO, e la scelta della giuria di fare degli appunti sul cosplay che in quel momento si giudicava (errori sartoriali, imprecisioni et similia) non è piaciuta per nulla.
Ed infine un argomento che ha toccato la nostra testata da vicino: gli accrediti stampa. Senzalinea.it segue con passione ed entusiasmo il Comicon da ormai 4 anni. Quello che per molti è un gioco, per noi è un lavoro che ogni anni ci porta soddisfazioni ma tanta fatica. In questi quattro anni abbiamo scattato centinaia di foto, anche con fotografi professionisti, abbiamo organizzato contest, abbiamo girato video, abbiamo intervistato fumettisti, autori, cosplayer professionisti e non, abbiamo vissuto la fiera a 360° dalla mattina alla sera per quattro giorni, da quattro anni, ma mai come quest’anno abbiamo avuto problemi a ottenere gli accrediti stampa sebbene la sezione “Nerdangolo” sia ricca di contenuti e costantemente aggiornata. Capisco l’enorme mole di richiesta di accrediti ricevuta, ma non credo sia tanto difficile scoprire in pochi click chi ha realmente diritto ad un accredito e chi voglia semplicemente “scroccare” un abbonamento di 4 giorni appoggiandosi a qualche improbabile testata giornalistica.
Le foto provengono dal sito Comicon.it