Inizia a diventare nuovamente preoccupante la situazione italiana a causa della pandemia di coronavirus. Dopo circa due mesi di lockdown, infatti, ci eravamo abituati a numeri abbastanza rassicuranti; i nuovi contagi erano ogni giorno abbastanza gestibili fino al mese di Luglio. In alcune regioni ci sono stati addirittura periodi durante i quali non si registravano più casi; in Campania questo è avvenuto nel mese di Giugno, ma è durato poco. Subito, infatti, la curva epidemiologica si era nuovamente rialzata, però mai si era nuovamente impennata come invece è successo adesso. Purtroppo negli ultimi giorni, in Campania come in altre regioni, i numeri riguardanti il Covid-19 sono diventati sempre più elevati ed allarmanti. Soltanto ieri in Italia ci sono stati 953 nuovi casi di cui 116 in Campania, dopo i 138 del giorno precedente. Sono dati non da poco se si considera che, nella nostra regione, dati come questi li sentivamo nel pieno della quarantena e ci spaventavano. Pare che la responsabilità maggiore sia stata, ovviamente, del movimento turistico da molti considerato troppo poco prudente. L’appello che i vari leader politici avevano fatto agli italiani all’inizio dell’estate faceva riferimento proprio ad un tipo di turismo responsabile, possibilmente senza varcare le frontiere. Questo appello non è stato ascoltato dalla maggior parte delle persone, che non solo sono andate in ogni parte del mondo, ma inoltre senza rispettare alcuna misura di sicurezza precauzionale, ed anzi vivendo nella goliardia più totale.
Alla luce di tutto ciò, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, da sempre dimostratosi molto severo e deciso nel prendere decisioni a salvaguardia del popolo campano, ha rivolto un appello ai giovani. Egli in primis ha chiesto loro di evitare gli assembramenti, ed in secondo luogo ha chiesto a coloro di ritorno da un viaggio all’estero, di mettersi in una condizione di auto-isolamento fino all’esito negativo del tampone, al quale verranno sottoposti in aeroporto, subito e quindi al rientro dalle vacanze. Una decisione, quest’ultima, che si è ritenuta necessaria in previsione e con il timore di una seconda ondata, da molti esperti prevista in autunno e magari anche più letale della prima, come fu cent’anni fa per l’influenza spagnola. De Luca ha inoltre chiesto al ministro Speranza di tutelare le regioni meridionali tra cui la Campania, chiudendole sia in entrata che in uscita. Il ministro dal canto suo si dice invece molto soddisfatto del lavoro portato avanti dal Governo ed anzi con ottimismo confida nel ritorno alla normalità dopo le vacanze estive. Speranza non vede, quindi, il pericolo di un nuovo lockdown all’orizzonte ed anzi, così come altri politici tra cui la diretta interessata Azzolina, prevede un inizio dell’anno scolastico imminente e sicuro, grazie a regole di comportamento diverse per ogni istituto perché stabilite su tante variabili, prime fra tutte quelle sulla disponibilità o meno di spazi in più nei quali poter intrattenere gli studenti per tante ore al giorno e senza creare affollamenti.
Per quanto riguarda il fenomeno della movida notturna, i danni sono stati limitati (ma non eliminati) con la decisione governativa di chiudere le discoteche e di introdurre l’obbligo della mascherina dalle ore 18.00 alle ore 6.00. Tali misure, decisamente più drastiche delle precedenti estive, sono state prese sia perché esistono regioni, come la Campania, con un’alta densità di popolazione alla quale non corrisponde, però, un’adeguata capienza di tipo ospedaliero, sia ed in questo momento soprattutto, per l’imminente apertura delle scuole, ormai non più rimandabile e prevista per il 14 Settembre 2020