‘O Ricuttaro,o semplicemente ricuttaro,si intende il venditore di ricotta,nei tempi addietro lo si identificava in un contadino che vendeva la ricotta e girava di casa in casa per “piazazare” la propria merce. Come un termine così chiaro e semplice,nell’uso comune si è tramutato in colui che vive alle spalle degli altri? Dobbiamo fare un piccolo passo indietro,arrivando agli inizi dell’Ottocento. In quel tempo,la malavita imponeva al popolo,una colletta,una tassa imposta per raccimolare il denaro che serviva alle spese legali degli affiliati che erano finiti in galera. Questa “donazione spontanea” era chiamata “coveta” oppure “raccoveta“,termine,quest’ultimo,che nel tempo ha subito varie corruzioni lessicali,trasformandosi,per somiglianza di suoni,in ricotta. Talvolta può capitare di sentire nel linguaggio gergale,chiedere se avete arrecuoveto,cioè se avete preso lo stipendio o la pensione. Tornando al lontano ottocento,il malviventi che raccoglievano la raccoveta fra le tante attività illegali,spesso erano dei protettori,quindi va da sè che la semplice “ricotta” si trasformi in un vero e proprio aggettivo,ossia “Ricuttaro“,intenendo in modo dispregiativo la persona che vive come un parassita sulle spalle degli altri.