Il 19 aprile è partito sulle strade nella città di Boston negli Stati Uniti “Chariot for Women”, un nuovo servizio di trasporto che assume solo conducenti di sesso femminile, la cui identità potrà essere verificata al momento della prenotazione della corsa, e che punta a sfidare così i più noti Uber e Lyft per garantire passaggi sicuri in realtà non solo a donne, ma anche a transgender e bambini con meno di 13 anni.
Chariot fo Women è stata creata da Michael Pelletz, storico autista Uber, ispiratosi dall’idea di una coppia di coniugi di Charlton, in Massachusetts, con l’intenzione di mettere la clientela al riparo da possibili molestie e violenze di malintenzionati.
Sulle auto si pagherà in base al percorso, come già accade per i taxi, ma parte dei ricavi saranno devoluti a fondazioni ed enti di beneficenza che si occupano di tematiche femminili.
Chariot for Women potrebbe rispondere alle esigenze delle donne al volante sulle strade americane (stando a USA Today, almeno il 19% dei guidatori), considerando che solo a Boston sono più di 1000 le candidature per il ruolo di autista.
Le persone reclutate, proprio per garantire l’incolumità della clientela, dovranno sottoporsi a controlli meticolosi, dalla fedina penale alle impronte digitali, e l’applicazione sarà dotata di un sistema di sicurezza che fornirà una password, condivisa da conducente e passeggera, da convalidare prima della partenza.