Trama: Un racconto puramente grafico, una storia che non ha bisogno di parole per mostrare il passare del tempo nell’arco degli ultimi 140 anni. Ambientato in una città italiana, lo scenario è sempre lo stesso: la facciata di un palazzo in un quartiere borghese, che testimonia la transitorietà umana attraverso le mode e i costumi, i modelli familiari, i prodotti in vetrina, i mestieri dei passanti e i progressi tecnologici. Tutto questo si dispiega sotto lo sguardo di pietra di Cronos, il protome che personifica il dio del tempo, e davanti alla vetrina di una libreria, aperta ininterrottamente durante 140 anni, che vede il suo futuro in bilico per via dei cambiamenti economici e commerciali del XXI secolo.
Kalandraka Edizioni
Recensione: Con A. è stato bellissimo ed emozionante sfogliare questo silent book, osservare il destino di una libreria, inaugurata nel 1880 e davanti le sue vetrine sfila, pagina per pagina la storia italiana fino ad oggi. I cambiamenti storici che vedono i due conflitti mondiali, compresa “la notte dei cristalli” che ha molto impressionato mio figlio; sociali; la moda; tecnologici con le carrozze che lasciano il posto alle autovetture; culturali in cui gallerie d’arte vengono sostituite da negozi di elettrodomestici prima ed internet point dopo. La libreria è a conduzione familiare, vediamo i personaggi crescere, invecchiare, sposarsi, nascere, morire ed in periodi così difficili a morire non saranno solo i patriarchi, ma la libreria stessa annientata dall’ e-commerce e dal mercato globalizzato.
Un messaggio più che chiaro, uno spaccato della realtà che coinvolge le librerie indipendenti ed i librai che man mano vanno scomparendo. Un augurio di resistenza a chi più per passione che per lavoro crede nel valore dei libri e alla rarità di un consiglio su cosa leggere.
Un viaggio nel tempo che avviene sotto lo sguardo di pietra di chi il tempo lo comanda: Chronos sottoforma di decorazione della facciata del palazzo.
Un finale che può essere modificato, ma sta a noi, sostenendo le librerie della nostra città.
Un albo illustrato adatto a tutte le età, con un messaggio ben chiaro a cui si giunge attraverso un percorso storico, culturale, artistico.
Le tavole sono state realizzate in pittura acrilica su legno e spiccano per il loro rigore storico, frutto di un dettagliato processo di studio e documentazione.
Dal 1880 è il vincitore del XIII Premio internazionale Compostela per Albi Illustrati, 2020.
Pietro Gottuso (Verona, 1987) Laureato in Filosofia e in Lingue Orientali Antiche presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Affascinato dal potere comunicativo delle immagini, si forma dal 2017 al 2019 presso la scuola di illustrazione Officina B5 di Roma. Nel 2018 una sua opera è stata finalista al Premio Renner per il Contemporaneo; nel 2019 il suo progetto è stato finalista alla XXIV edizione del concorso internazionale di satira “Humour a Gallarate”; nello stesso anno la 30° Biennale Internazionale dell’Umorismo nell’Arte di Tolentino ha segnalato una sua opera con una menzione speciale. Nel 2020 ha vinto il Premio Internazionale Compostela per Albi Illustrati con il titolo che ora vi proponiamo.