Questo album è una sorta di diario di viaggio dei punti di arrivo dopo essere andato a scoprire e sperimentare elementi compositivi poco convenzionali. L’aspetto legato al concetto di sfida per intraprendere queste strade sconosciute è stato il motore principale dove l’auto-motivazione trovava inoltre la sua spinta vitale. Ad esempio nella title track “En el agua de la tierra ” c’è una sintesi del sistema assiale di Bartók con la teoria di Ernst Levy sull’armonia inversa. “Dodecafonia” rende invece un umile omaggio a Arnold Schönberg. “La red invisible” utilizza il sistema di Leonhard Euler conosciuto come Tonnetz (rete dei toni). Lasciamo alla vostra scoperta il mistero celato dietro agli altri brani.
Bio dell’artista:
Musicista autodidatta, nato a Buenos Aires il 23/08/1970, inizia a suonare la tastiera ai 12 anni. Collabora in molte band in diversi stili (reggae, ska, pop, melodico, jazz, bossa nova, tango argentino, musica elettronica). Si è esibito in prestigiose occasioni come Bilbao Exhibition Center BEC (Bilbao), Parc Guell (Barcelona), La Casa Encendida (Madrid), Thelonius, la Scala de San Telmo (Buenos Aires), Vicenza Jazz. Ha vissuto dieci anni in Italia, attualmente vive a Buenos Aires. “En el agua de la tierra” è il suo disco d’esordio con l’etichetta italiana Blue Spiral Records.