Primo pareggio in campionato per il Napoli, bloccato sullo 0-0 al “Franchi” da una Fiorentina aggressiva e tonica, più di quanto lasciasse presagire la trasferta infrasettimanale dei viola in Conference League.
Gli azzurri, superato l’avvio veemente dei padroni di casa senza troppi pericoli, hanno preso in mano il match a cavallo dei due tempi, sfiorando il vantaggio con Osimhen (gol annullato per fuorigioco millimetrico), Rrahmani e soprattutto con Lozano: imperdonabile l’errore di testa da due passi del Chucky, imbeccato dal delizioso assist di Kvartskhelia, unico lampo del georgiano in una serata difficile.
Sfiorato il vantaggio, il Napoli è progressivamente calato, e neanche i cambi operati da Spalletti hanno invertito la rotta: Raspadori è stato l’unico nuovo entrato in grado di incidere (bello il riflesso di Gollini sul suo velenoso sinistro rasoterra), mentre Simeone ha ricevuto pochi rifornimenti, e Ndombele è apparso ancora lontano da una condizione fisica accettabile.
Pareggio giusto dunque, sul quale c’è poco da recriminare visto il valore dell’avversario: molto più discutibile, invece, il comportamento del solito, incivile pubblico fiorentino, nei confronti del tecnico Spalletti e dei tifosi.
Le immagini del faccia a faccia tra il tecnico ed un allenatore delle giovanili di Scandicci (poveri ragazzi…), con tanto di tentato schiaffo, e soprattutto di un piccolo tifoso azzurro costretto a mettere la maglia del Napoli a rovescio per evitare problemi, sono lo specchio di un degrado morale senza fine.
Tornando al rettangolo verde, i partenopei hanno l’occasione di rifarsi già stasera (ore 20:45), quando al “Maradona” arriverà il Lecce per il turno infrasettimanale di campionato.
Mentre a Firenze sono scesi in campo gli stessi 11 delle prime due partite, contro i giallorossi prenderanno il via le inevitabili rotazioni in vista del tour de force di Settembre: sabato c’è la Lazio all’Olimpico, mercoledì arriva il Liverpool vice campione d’Europa, e via giocando, con 5 partite in 15 giorni prima della sosta per le Nazionali.
Il tecnico di Certaldo dovrebbe riproporre il 4-2-3-1 visto nel finale del match del “Franchi”, con Raspadori alle spalle di Osimhen; possibile anche l’inserimento di Politano ed Olivera dall’inizio, al posto di Lozano e Mario Rui, mentre bisognerà vedere chi del terzetto di centrocampo verrà tenuto a riposo per fare spazio all’ex attaccante del Sassuolo.
Non è piacevole il ricordo legato all’ultima delle 11 sfide giocate a Napoli in serie A tra gli azzurri ed il Lecce: il 9 Febbraio 2020, poco prima che il mondo si fermasse per il covid, i giallorossi, già con un piede in B, trovarono la loro seconda vittoria in assoluto al San Paolo, battendo 3-2 gli uomini di Gattuso grazie alla doppietta di Lapadula ed al gol di Mancosu.
Bisogna quindi tornare indietro di più di un decennio per trovare l’ultima vittoria del Napoli, la settima in totale: il 3 Dicembre 2011 finì 4-2 per i ragazzi di Mazzarri, con reti di Lavezzi, Dzemaili e doppietta di Cavani.
il Matador aveva deciso anche la sfida giocata quasi un anno prima, facendo esplodere il catino di Fuorigrotta con un indimenticabile siluro di destro all’incrocio dei pali in pieno recupero, pochi secondi dopo il salvataggio in extremis di Grava su Corvia.
E’ dunque il pareggio il risultato assente da più tempo: il 4 Marzo 2001 non bastò al Napoli di Mondonico la rete di Edmundo, pareggiata nel finale da Vugrinec; quella fu una delle tante occasioni perse che costarono alla società di Ferlaino e Corbelli la retrocessione in Serie B, mesto preludio agli anni bui del fallimento.
La squadra dell’ex difensore azzurro Marco Baroni, autore del gol alla Lazio che regalò agli azzurri il secondo scudetto, venderà cara la pelle, ringalluzzita anche dall’acquisto del Campione del Mondo Umtiti.
il Napoli però non può distrarsi: servono i tre punti, per tenere il passo delle prime ed affrontare al meglio le prossime difficili sfide.