All’inferno e ritorno, o quasi: il Napoli di Garcia rimonta nella ripresa il Milan, ma deve accontentarsi di un pareggio che serve a poco ad entrambe, mentre Inter e Juventus si allontanano.
Dopo un inizio incoraggiante, la partita si è rapidamente messa nel peggiore dei modi per i partenopei, in svantaggio dopo una ventina di minuti grazie a Giroud, che non segnava da tempo immemore ma che non si è fatto pregare quando le belle statuine della difesa azzurra, Rrahmani in primis, lo hanno lasciato solo soletto al limite dell’area di porta: colpo di testa ravvicinato e palla in rete nonostante l’estremo tentativo di Meret.
Neanche il tempo di recriminare per il pareggio divorato da Politano un paio di minuti dopo, che prima della mezz’ora il centravanti francese ha firmato il raddoppio, sempre di testa, sovrastando di nuovo il centrale kosovaro e mandando il pallone a baciare il palo interno alla destra dell’incolpevole portiere friulano.
L’ultimo quarto d’ora della prima frazione ha assunto i contorni dell’incubo, in perfetto stile Halloween, per i partenopei, incapaci di abbozzare una reazione e in totale balia del Milan, che con Rejinders e Pulisic ha sfiorato più volte il terzo gol.
Durante l’intervallo Garcia ha trovato, nella disperazione, un coraggio quanto mai opportuno: fuori gli inguardabili Rrahmani e Mario Rui, e l’impalpabile Elmas, dentro Simeone e inevitabile passaggio al 4-4-2.
La svolta tattica, accompagnata dall’abbandono di ogni remora attendista in favore di un pressing costante, ha dato frutti immediati: dopo soli 4′ Politano ha accorciato le distanze con un violento sinistro dopo una bella combinazione con Di Lorenzo, dando il via a un forcing con cui gli azzurri hanno messo alle corde i rossoneri nella prima metà della ripresa.
Al 20′, poi, Jack ha calato l’asso: la splendida punizione di Raspadori, primo gol diretto di tutto il campionato, non ha lasciato scampo a Maignan, riequilibrando il match e lasciando sperare il “Maradona”, esploso al gol del pareggio, in una vittoria impensabile mezz’ora prima.
Sulle due squadre, però, a quel punto è prevalsa la paura di perdere, e i cambi lo hanno dimostrato: le uscite di Leao e Politano (per Zanoli), l’infortunio dell’ultimo centrale rimasto al Milan, Pellegrino, e l’espulsione di Natan, hanno consigliato a Pioli e Garcia di accontentarsi.
Eppure, all’ultimo secondo, Kvaratskhelia ha avuto sul sinistro la palla che avrebbe fatto crollare l’ex San Paolo, ma la respinta di piede di Maignan sul diagonale del georgiano ha sancito un pareggio che, classifica alla mano, è utile solo alle squadre di Allegri e Simone Inzaghi per allungare sulle inseguitrici.
L’aver evitato l’ennesima sconfitta contro una big ha consentito però, quantomeno, al Napoli di vivere una settimana più tranquilla in vista di un altro impegno delicato, ovvero il derby che vedrà gli azzurri impegnati oggi pomeriggio (ore 15) all’ “Arechi” contro la Salernitana del neo tecnico Pippo Inzaghi.
Perso Natan per squalifica, Garcia recupera Juan Jesus, ma a far coppia con Rrahmani dovrebbe essere l’ottimo Ostigaard visto nel secondo tempo col Milan; permane il ballottaggio tra Olivera e Mario Rui sull’out sinistro, mentre a centrocampo rientra dal primo minuto Anguissa, e in attacco Lindstrom scalpita per avere finalmente un’opportunità.
La Salernitana non ha mai battuto il Napoli nei 4 precedenti giocati in casa in Serie A: dopo i due pareggi risalenti agli anni 40, gli azzurri si sono aggiudicati le due sfide disputate negli ultimi due campionati.
Il 31 Ottobre 2021 è stato Zielinski, al termine di un’azione rocambolesca, a decidere il match, mentre lo scorso 21 Gennaio le reti di Di Lorenzo e Osimhen consentirono al Napoli di chiudere il girone di andata alla cifra record di 50 punti.
Quel Napoli sembra lontanissimo, anche se sono passati solo 9 mesi, ma in un periodo delicato come quello che i Campioni d’Italia stanno attraversando, serve solo vincere, al di là della qualità del gioco espresso.
Un successo nel derby serve come il pane, per restare agganciati alla zona Champions, in attesa che arrivino tempi migliori.