Si intitola Eterne stagioni l’albo mensile numero 394 di Dylan Dog, con il quale il countdown all’impatto della Meteora nell’universo narrativo del personaggio giunge a -6, e lo fa con una storia che ancora una volta descrive gli influssi dell’asteroide in avvicinamento sia sul pianeta che sui suoi abitanti.
Paola Barbato ha messo a punto una sceneggiatura dalle tinte fosche ma allo stesso tempo romantiche e che si mantiene in bilico tra la follia e un contrastato sentimento. Il refrain secondo il quale non ci sono più le stagioni di una volta qui assurge a tema portante, con le 4 stagioni che per effetto dell’approssimarsi della meteora iniziano ad alternarsi a ritmo convulso anche nell’arco della stessa giornata, portandosi dietro effetti nefasti sul comportamento umano con l’inverno che diventa la stagione del coprifuoco nella quale ogni efferatezza sembra possibile.
Da qui in poi proseguite a vostro rischio… allerta spoiler!
Curioso per natura, Dylan vuole capire cosa succede durante l’inverno e in sfregio al coprifuoco si avventura nella neve facendo la conoscenza di Annabeth, una donna che solo durante l’inverno si mantiene lucida e per il resto della giornata è un’instabile psicopatica.
Una intuitiva chiave di lettura spinge a vedere in queste tempeste emotive una riflessione sul rapporto di coppia impossibile, che vive di stagioni serene ed altre più oscure e soffocanti: la relazione che Dylan instaura con Annabeth vive proprio su questa dicotomia, anche se purtroppo non si manifesta con la potenza emotiva che avrebbe meritato – il personaggio femminile è molto ben costruito! – per la presenza della trama portante e della necessità di interrompere la follia omicida di massa che l’inverno scatena.
Resta una storia che lascia con un forte senso di malinconia, con Dylan messo di fronte ad un classico dualismo tra amore e morte, tra ragione e follia, in uno scenario febbrile e mai banale fino alla sua conclusione.
Paola Barbato è autrice prolifica e spesso originale, in possesso di alcune particolari chiavi di decodifica di questo personaggio per nulla semplice e che si era infognato sino a qualche anno fa in una sequela di racconti dallo scarso fervore creativo ma soprattutto poco capaci di suscitare riflessioni emotive o psicologiche. Ottenevamo un “compitino” a volte di scarso spessore e che si trascinava verso una fine scontata quanto poco stimolante, a suon di spiegoni, mentre adesso stiamo attraversando scenari nuovi con nuove idee, qualcosa che forse annienterà il mondo di Dylan come lo conosciamo… o forse no?
Se per quasi tutte le sue tavole Eterne stagioni sviluppa una trama di tipo verticale, l’incipit delle prime 4 tavole è invece un segmento spiazzante del filo rosso, la trama orizzontale che attraversa il Ciclo della meteora. Avevamo già subodorato qualcosa circa il coinvolgimento di Groucho nelle macchinazioni di John Ghost ai danni di Dylan, ma è stato disturbante vedere i due conversare amenamente circa un evento che toccherà molto da vicino l’Indagatore dell’incubo.
Per questa storia, che pur essendo interamente soffusa di una vena surrealista mantiene radici salde in un contesto concreto, il disegnatore Marco Nizzoli ha dato una bella prova della sua abilità costruendo delle tavole ordinate e senza troppe sperimentazioni. La narrazione di Paola Barbato viene sublimata dai suoi disegni espressivi e che restituiscono le emozioni tramite i volti dei personaggi con sfoggio di perizia e attraverso alcuni passaggi davvero toccanti, dimostrando come anche un tratto molto pulito e realistico possa ben descrivere situazioni romantiche. Gigi Cavenago come sempre ci immerge fin da subito con la sua copertina nelle gelide atmosfere invernali dell’albo, mettendo in piedi un’immagine che ricalca uno schema già visto in passato quando la storia si imperniava su un conflitto di amore/odio, tuttavia ciò che colpisce in questo caso è la capacità di esprimere il calore dell’abbraccio tra Dylan e Annabeth in netto contrasto con il dilagante freddo circostante.
L’albo nel suo complesso lascia il segno e stimola verso qualche riflessione sulle difficoltà nelle relazioni ma soprattutto su quanto, a volte, le emozioni umane possano essere volubili ed incontrollate…
uscita: 29/06/2019
Formato: 16×21 cm, b/n
Pagine: 96
Soggetto: Paola Barbato
Sceneggiatura: Paola Barbato
Disegni: Marco Nizzoli
Copertina: Gigi Cavenago