Inarrestabile, come il suo centravanti: il Napoli espugna anche l’Olimpico colorato di giallorosso, batte a domicilio la Roma di Mou con un capolavoro di Osimhen e resta da solo al comando, staccando nuovamente di 3 punti il Milan ed allungando su Atalanta e Udinese.
Vittoria tanto importante quanto meritata, quella degli azzurri, padroni del campo in modo sempre più autorevole col passare dei minuti, al cospetto di un avversario attento solo a non prenderle ed a mettere la gara sul piano dello scontro fisico.
I partenopei sarebbero potuti andare in vantaggio già nel primo tempo quando il pessimo Irrati aveva finalmente azzeccato un fischio, concedendo il rigore per fallo di Rui Patricio su Ndombele, ma l’intervento del VAR e l’inversione della decisione a causa di un impercettibile tocco sulla palla del portiere portoghese aveva, momentaneamente, salvato i capitolini.
La ripresa è però stata un monologo azzurro, con Lozano, Juan Jesus ed Osimhen vicinissimi al vantaggio: il centravanti nigeriano, dopo essersi divorato un gol facile facile, si faceva perdonare a 10 minuti dalla fine, bruciando Smalling su perfetto invito di Politano ed infilando Rui Patricio con un’imparabile fucilata di destro da posizione angolata.
A Mourinho non è rimasto che piagnucolare davanti ai microfoni su presunti torti arbitrali (ci vuole coraggio…), per evitare di spiegare una prestazione imbarazzante, con zero tituli…pardon, zero tiri in porta, ed un centrocampo saltato sistematicamente alla vana ricerca prima di Abraham e poi di Belotti, annullati da un attento Juan Jesus e da un implacabile Kim.
Napoli ancora capolista, dunque, ma non è tempo di rilassarsi: stasera (ore 21) si torna già in campo, per la penultima giornata del Gruppo A di Champions League, ed al “Maradona” sono attesi i Rangers di Glasgow, fanalino di coda del girone.
Gli azzurri devono vincere per blindare il primo posto, che diverrebbe certo nel caso in cui il Liverpool non riuscisse a battere l’Ajax ad Amsterdam.
Spalletti è chiamato a dosare le energie in vista del prossimo impegno di campionato, in programma sabato con il Sassuolo: difficile che il tecnico di Certaldo rischi Anguissa, mentre è probabile che trovino spazio Ostigard, Mario Rui, Politano ed uno tra Simeone e Raspadori, rimasti in panchina all’Olimpico.
La sfida di stasera è un inedito assoluto, in Italia, tra le due squadre, e l’unico precedente giocato a Napoli tra gli azzurri ed una compagine scozzese risale addirittura a più di mezzo secolo fa: il 22 Novembre 1967, nell’andata del secondo turno di Coppa delle Fiere, gli uomini di Bruno Pesaola si imposero 4-1, grazie ad una tripletta di Canè e ad un gol del futuro “core ‘ngrato” Altafini.
Il passaggio del turno sembrava cosa fatta, ma i partenopei sciuparono tutto al ritorno, rimediando un pesantissimo 5-0 in Scozia.
Se è vero che i tanti impegni ravvicinati impongono un’attenta rotazione degli uomini, è altrettanto vero che Spalletti dovrà tenere tutto il gruppo sulla corda: vincere aiuta a vincere, ed ottenere il primo posto nel girone potrebbe consentire ai suoi ragazzi di concentrarsi sugli ultimi impegni di campionato prima della lunga sosta per il Mondiale.
Il Napoli visto a Roma, però, fa stare tranquilli: questa squadra sembra davvero non essere mai sazia, e sicuramente darà il tutto per tutto anche stasera.