Nonostante il COVID-19, la città di Napoli e la Campania, in generale, continua ad essere viva e attiva con la proposizione di diverse e suggestive iniziative culturali, con mostre, spettacoli teatrali ed eventi enogastronomici. La prova più dura da affrontare in questi giorni è proprio la sfida di vivere la normale dimensione del quotidiano abbandonandosi alla distrazione e alla ricchezza della cultura e dell’arte, che, da sole, possono aiutarci a superare la diffidenza e la paura per la diffusione del coronavirus e per il panico che si è ingenerato.
Premio Eduardo Nicolardi
2 marzo 2020, PAN | Palazzo delle Arti di Napoli
Siamo giunti alla XXVIII edizione e presso il “Palazzo Pan”, insostituibile cornice e con il Patrocinio e la collaborazione dell’ Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, si svolgerà la serata del Premio Nicolardi 2020, conferendo il Premio ai candidati scelti dagli organizzatori tra i personaggi più in luce nel panorama artistico e culturale attuale.
La partecipazione del 2 marzo 2020 al Premio Nicolardi vuole essere un gesto di riconoscimento al merito, ad artisti impegnati a portare sempre più in alto lo stendardo della cultura Napoletana, e non solo.
Clara Nicolardi ha voluto riunire intorno a sé, ancora una volta, il bel canto, l’arte e la cultura, come già suo nonno Eduardo seppe fare nonostante un epoca difficile di rinnovamento e di rinascita. Il poeta raccontò con gioiosa ironia le esigenze e le tradizioni popolari, credenze che ancora oggi si respirano nei vicoli di Napoli.
Anche quest’anno la signora Clara Nicolardi ha voluto che il presidente della Associazione culturale “Parole e Musica”, Ciro Lucioli attento e appassionato divulgatore di arte e cultura e Laura Misticone figlia d’arte nonchè attrice e grande interprete della canzone classica napoletana, conosciuta in tutto il mondo, fossero loro ad organizzare e condurre questa manifestazione che ormai è diventato un appuntamento fisso.
I premiati saranno :Beja Ben Abdelbaki, Enzo Mario, Assunta Porcaro, Riccardo Fiorentino, Bruno Lanza, Pasquale Aiezza, Sergio Bilotta, Nando De Mario, Gaetano Argenziano, Renato Cammarota, Salvatore Izzi, Diego Moreno, Marco Palmieri, Amedeo Colella, Mario Serena, Maurizio Vitiello.
Alla manifestazione parteciperà il Quartetto musicale ‘E Prete D’ A’vvocata, costituito da Oscar Di Lorenzo, Federico Maddaluno, Fabio Menditto, Ivano Pagliuso musicisti che accompagneranno l’artista Laura Misticone in piccoli intermezzi musicali. Inoltre durante il corso della manifestazione sarà consegnata una targa alla memoria, in occasione del centenario dalla nascita, dell’ indimenticabile Renato Carosone.
Quando:2 marzo 2020 ore 16:30
Dove: PAN | Palazzo delle Arti di Napoli
Nel Parco Archeologico di Paestum ritorna l’appuntamento con gli aperitivi con i calici di vino ed ingresso gratuito al Museo!
Paestum Insieme, gli aperitivi al Museo
Si rinnova l’evento Paestum insieme, gli aperitivi al Museo, l’appuntamento sarà ogni giovedì dell’anno, dalle ore 18:00 alle ore 19:30.Sarà un’ottima occasione per sorseggiare un delizioso calice di vino davanti allo scenario spettacolare dei Templi e dei giardini di Paestum, l’aperitivo avverrà in concomitanza dell’ingresso gratuito al suggestivo Parco Archeologico.
L’evento, reso possibile dall’Associazione Amici di Paestum, oltre a valorizzare ed esaltare le bellezze della nostra terra, avrà anche un risvolto sociale.
Infatti, l’Associazione organizzatrice grazie ai proventi degli aperitivi organizzerà visite per ragazzi e ragazze con autismo. Già da vari anni il Parco si impegna ad organizzare visite nei depositi del Museo per persone con esigenze speciali.
Queste iniziative denominate Un tuffo nel blu sono curate dall’associazione Cilento4All che, insieme alle Università Federico II e Parthenope di Napoli, conduce una ricerca su come l’arte possa essere strumento di comunicazione alternativa e di terapia cognitiva.
Quando: ogni giovedì del 2020
Dove: Parco Archeologico di Paestum
Orario: dalle ore 18:00 alle ore 19:30
Prezzo: dalle ore 18:00 ingresso gratuito al Museo (ultimo ingresso 18:50), aperitivo 8 euro
Contatti: sito ufficiale Museo | pagina facebook | info@amicidipaestum.org | per le visite Un tuffo nel Blu 3426327019
Fiabe al Museo al Teatro San Carlo di Napoli: la mostra dedicata alle fiabe
Il Teatro San Carlo di Napoli la mostra Fiabe al Museo: un evento fantastico a tema Fiabe dedicato ai piccoli ospiti!
Il bellissimo Memus, il Museo e Archivio Storico del Teatro di San Carlo di Napoli, ospiterà per la durata di circa un anno una fantastica mostra sia per grandi che per i piccoli per scoprire il magico mondo del teatro.
La mostra dal titolo Fiabe al Museo a cura di Giusi Giustino, Direttore della Sartoria del Teatro di San Carlo, sarà visitabile dal 4 Gennaio 2020 al 23 Dicembre 2020 e sarà dedicata interamente al profondo legame tra favole e musica.
Fiabe al Museo
Tutte le grandi opere e i personaggi fantastici e magici che nel corso degli anni hanno animato il palcoscenico del bellissimo Teatro San Carlo prenderanno vita al Memus, grazie all’esposizione dei loro costumi, figurini, bozzetti e oggetti di scena.
Un’esposizione davvero magica che attraverso la presenza di questi oggetti vi farà vivere un viaggio nel tempo alla scoperta dell’antico ed inossidabile legame tra fiaba e musica, che ha da sempre ispirato da sempre l’uomo in ogni campo.
Nella mostra troverete anche una sezione Contemporanea con gli spettacoli messi in scena in prima assoluta negli ultimi anni dalla Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo su musiche di Gaetano Panariello come “Peter Pan”, “La favola di Biancaneve”, “Pinocchio”, Il Guarracino.
Informazioni su Fiabe al Museo
Quando: dal 4 Gennaio al 23 Dicembre 2020
Dove: MeMus, Museo e Archivio Storico del Teatro di San Carlo, (ingresso da Palazzo Reale)
Orario: Da Lunedì a Sabato dalle 9.30 alle 18.30 (Ultimo ingresso alle 18) – Domenica dalle 9.30 alle 13.30 (Ultimo ingresso alle 13)
Prezzo:intero 6 euro, ridotto 5 euro
Contatti: sito ufficiale
Lascaux in mostra al MANN di Napoli: per la prima volta la ricostruzione della grotta
La mostra su Lascaux al MANN
L’esposizione, che giunge per la prima volta in Italia, sarà un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo, che porterà tutti gli ospiti nell’epoca delle Caverne di Lascaux. Infatti, grazie a delle moderne ed innovative tecnologie, all’interno delle sale del MANN saranno riprodotti gli ambienti e le straordinarie pitture rupestri delle famose Grotte di Lascaux.
La mostra sarà allestita nella Sala del Cielo Stellato visitabile fino al 31 Maggio 2020 e proprio per questa occasione il Museo aprirà la sua sezione “Preistoria e Protostoria“, in programma il 28 febbraio, affidata alla cura dei funzionari Floriana Miele e Alessandro Vastano.
Le Grotte di Lascaux
Le famose Grotte di Lascaux sono un complesso di Caverne, davvero affascinanti, che si trovano nella Francia sud-occidentale.
Il bellissimo complesso venne scoperto il 12 Settembre del 1940 e fu aperto al pubblico solo sei anni dopo. Successivamente, però, l’anidride carbonica prodotta dai 1.200 visitatori giornalieri, danneggiò le pitture e pertanto le caverne vennero chiuse e i dipinti restaurati.
All’interno delle grotte si trovano esempi di opere di arte parietale e capolavori dell’uomo di Cro-Magnon risalenti al Paleolitico superiore. Il tema principalmente rappresentato è quello dei grandi animali dell’epoca, tra cui l’uro oggi estinto.
Informazioni su Lascaux al MANN
Quando: dal 31 gennaio al 31 maggio 2020
Dove: MANN, Piazza Museo, 19, 80135 Napoli NA
Prezzi:
Intero: € 18.00
Ridotto: € 2 per cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti
Ridotto speciale € 9.00: tutti i giorni, dal mercoledì al lunedì, dalle 17.00 a chiusura biglietteria; sempre per i titolari di Artecard e per accompagnatore di abbonato OpenMann.
Orario: aperto tutti i giorni escluso il martedì, dalle 09.00 alle 19.30
Contatti: sito ufficiale
Capire il cambiamento climatico al Mann di Napoli: la mostra sul riscaldamento globale
Capire il cambiamento climatico al Mann di Napoli: una grande mostra interattiva sul global warming
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Mann, scende in campo per la difesa dell’ambiente. Dal 10 ottobre 2019 al 31 maggio 2020, infatti, la prestigiosa istituzione partenopea ospiterà la mostra “Capire il cambiamento climatico – Experience exhibition”.
Si tratta di un percorso espositivo che vuole essere un racconto delle cause e degli effetti (presenti e futuri) del riscaldamento globale. Chiave estetico-didattica della mostra è l’unione tra il linguaggio fotografico tradizionale del National Geografic e le tecnologie digitali cosiddette “immersive” e interattive (realtà virtuale, insomma). “Patrono” scientifico dell’esposizione è Luca Mercalli, climatologo di fama nonché personaggio televisivo. L’organizzazione dell’evento scientifico-divulgativo si deve al Mann, a Otm Company e allo Studeo Group, con la collaborazione prestigiosa della National Geografic Society.
Il percorso allestito al Mann offrirà al pubblico centinaia di scatti realizzati da grandi maestri della fotografia naturalistica. Lo scopo è raccontare la profonda a drammatica trasformazione del nostro ambiente provocata dal riscaldamento globale: si sciolgono i ghiacci, aumentano i periodi di siccità, si alza il livello dei mari. La comunità scientifica è in allarme, ma la comunità politica globale sembra molto più attenta alle necessità delle corporation che a quelle dei nostri figli e nipoti…
Questa non è solo una mostra, è un campanello d’allarme. Prima che sia troppo tardi.
Informazioni su “Capire il cambiamento climatico – Experience exhibition”
Dove: al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Mann)
Quando: dal 10 ottobre 2019 al 31 maggio 2020
Orario: dalle 9 alle 19,30 dal lunedì alla domenica; chiuso il martedì
Prezzi: Intero 15 euro; ridotto 2 euro; biglietto on line: diritto di prevendita 2 euro
Per info sulla mostra consultare il sito del Mann
Thalassa, un’affascinante mostra al Museo Archeologico Nazionale di Napoli per riscoprire le meraviglie che sono state sommerse dal Mediterraneo!
Al Museo Archeologico Nazionale di Napoli la grande e affascinante mostra Thalassa: Meraviglie sommerse dal Mediterraneo. La mostra sarà visitabile dal 5 Dicembre 2019 al 9 Marzo 2020.
Un’esposizione davvero particolare che riporta alla luce più di 400 reperti e tesori sommersi dal Mare, grazie al lavoro dell’archeologia subacquea dal lontano 1950 ad oggi.
Le sezioni della mostra Thalassa
Gli ospiti potranno osservare una grande mappa 3D che riporta, grazie a delle nuove e innovative tecnologie, le meraviglie del fondale del Mar Mediterraneo.
Saranno poi nove le sezioni in cui si articola la mostra:
Tesori sommersi
I primi passi dell’Archeologia Subacquea
Relitti
Vita di bordo
Navigazione, mito e sacro
Il mare via dei commerci
Il mare e le sue risorse
Bellezza ed otium
Acque profonde
Ad inizio visita gli ospiti saranno accolti da una selezione di sei opere che sono considerate emblematiche dei più importanti ritrovamenti subacquei avvenuti nel Mediterraneo.
A renderle ancora più speciali e particolari è il modo con cui queste opere sono state ritrovate, per esempio in occasione di dragaggi in un porto, nelle reti di un peschereccio, a seguito di un saccheggio.
Le opere più importanti
Tra le opere in mostra ci sarà la testa di Amazzone, il Tesoretto di Rimigliano, la Testa bronzea del Filosofo di Porticello, il Rilievo di Eracle e Anteo, il Reshef di Selinunte e il controrostro di una nave romana, trovato nel porto di Genova a fine Cinquecento.
A completare poi il percorso nella stazione Neapolis del MANN sarà organizzato un focus di approfondimento sul porto antico di Napoli, svelato durante gli scavi della metropolitana in Piazza Municipio.
Informazioni su Thalassa
Quando: dal 5 dicembre 2019 al 9 Marzo 2020, chiuso il martedì
Dove: Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Piazza Museo, 19, 80135 Napoli NA
Orario: dalle ore 09:00 alle ore 19:30
Prezzo:
Intero 18 euro
Ridotto 2 euro per cittadini dell’UE tra i 18 e i 25 anni non compiuti
Per i visitatori dei siti EXTRAMANN ingresso al Museo 9,00 euro invece di 18.00 euro, esibendo in biglietteria il ticket del sito visitato. Promozione valida fino al 9 marzo 2020.
Dente, l’instore tour fa tappa a Napoli
A3 anni di distanza dal suo ultimo lavoro “Canzoni per metà”, venerdì 28 febbraio esce “DENTE”, l’omonimo disco di inediti del “piccolo principe” del nuovo cantautorato italiano, che in più di 10 anni di carriera ha conquistato un pubblico sempre più affezionato e numeroso, distinguendosi per la sua originalissima cifra pop.
«Il mio nuovo disco si chiama “DENTE” come me e uscirà il giorno del mio compleanno, il 28 febbraio – afferma il cantautore emiliano – Ci sono dentro gli ultimi 3 anni della mia vita racchiusi in 11 canzoni. È un disco pieno di prime volte, tra cui la mia faccia in copertina».
“DENTE” (INRI/Artist First) sarà disponibile in versione digitale, cd e vinile.
È attualmente in radio l’ultimo singolo “Cose dell’altro mondo” che, insieme ai precedenti “Anche se non voglio” e “Adieu”, ha anticipato l’album.
Questa la tracklist di “DENTE”: “Anche se non voglio”, “Adieu”, “Tra 100 anni”, “Cose dell’altro mondo”, “Sarà la musica”, “Trasparente”, “L’ago della bussola”, “Non te lo dico”, “Paura di niente”, “La mia vita precedente”, “Non cambio mai”.
A marzo Dente incontrerà i suoi fan in alcuni appuntamenti instore, presentando al pubblico il nuovo disco con un mini live. A Napoli l’appuntamento il 4 marzo presso la Feltrinelli di Piazza dei Martiri (ore 18.00)
Giuseppe Peveri detto DENTE, nasce a Fidenza (PR) nel 1976. Poco più che adolescente, intraprende la sua avventura musicale come chitarrista dei Quic, passando per la band La Spina, con cui pubblica due album alla fine del secolo scorso, per poi intraprendere la carriera solista nel 2006. DENTE è uno dei più apprezzati cantautori italiani, un musicista che negli anni ha conquistato un pubblico sempre più numeroso e affezionato riuscendo a imporre il suo personalissimo linguaggio pop dai tratti essenziali e ricercati. Ad oggi ha pubblicato 6 album in studio, un Ep digitale e un libro. Ha collaborato con numerosissimi artisti del panorama italiano come Perturbazione, Arisa, Marco Mengoni, Le Luci della centrale Elettrica, Manuel Agnelli, Coez, Brunori s.a.s., Enrico Ruggeri e Selton.
Quando: 4/03/2020
Dove: La Feltrinelli Libri e Musica Piazza dei Martiri Napoli NA
Prezzi: ingresso gratuito
Neapolis Mantra, per la prima volta a Napoli l’opera di Mvula Sungani Eventi a Napoli
Per la prima volta sarà di scena a Napoli – giovedì 5 marzo al Teatro Augusteo, dalle ore 21 – lo spettacolo “Neapolis Mantra”: un’opera multidisciplinare ideata dal regista e coreografo italo-africano Mvula Sungani, che vede insieme sullo stesso palco l’étoile Emanuela Bianchini, con la forza della sua physical dance, e il maestro Enzo Gragnaniello e la sua potente voce black. In scena, insieme alla compagnia di danza, all’attrice ed alla band, la sezione d’archi de I Virtuosi Italiani, arrangiati dal M° Erasmo Petringa. Uno spettacolo globale di interazione e compenetrazione tra danza, musica live e parola, un volano della cultura partenopea contemporanea co-prodotto da Arealive e CRDL ed in collaborazione con Sorrento Incontra, MSPD Studios, Asi Nazionale, Calandra Institute – City University of New York e ILICA USA.
La creazione, ispirata dall’omonimo album inciso nel 1998 dal cantautore napoletano, e omaggio ai 20 anni dalla pubblicazione della canzone Donna, interpretata dall’indimenticata Mia Martini, indaga la ricerca dell’essenziale, dove il corpo e la voce diventano ponte tra il reale e l’irreale e vogliono far entrare chi assiste in una dimensione onirica, tantrica: un viaggio nelle origini più vere e viscerali di Napoli, città che nelle sue profonde contraddizioni ama i suoi figli, e come una madre li protegge e li custodisce gelosamente.
Un percorso emozionale che parte dall’intimo, e che entra in una narrazione astratta e visiva, nell’intento di evocare storie di donne, madri e figlie, di compagne amate, cercate, perdute, desiderate, donne fatte di terra, di aria, di emozioni, di aspettative e delusioni. La regia, pensata per creare un’atmosfera essenziale, apparentemente scarna, vive di forti suggestioni visive all’interno dello spazio scenico, che muta continuamente al passo con le costruzioni fatte di corpi in perfetta armonia con i testi e la musica, sapientemente scolpiti da luci ed effetti visuali innovativi.
La physical dance, ideata da Mvula Sungani ed Emanuela Bianchini, peculiarità della loro compagnia e che sta ricevendo prestigiosi riconoscimenti nel mondo, alternerà costruzioni coreografiche evocative a momenti più etnici e spirituali. La colonna sonora sarà affidata ai grandi successi di Enzo Gragnaniello, eseguiti live in versione acustica, brani che l’autore ha scritto per se stesso e per grandi interpreti quali Roberto Murolo, Mia Martini, Andrea Bocelli, Dulce Pontes, Ornella Vanoni, Arisa ed altri, oltre ad alcuni pezzi tratti dal nuovo album, Lo chiamavano vient’ ‘e terra.
Dove: Teatro Augusteo Piazzetta Duca D’Aosta, 263 di Napoli
Quando: 5/03/ 2020
Orario: dalle 21.00
Prezzi: da 20€ a 35€
Per info sulla mostra consultare il sito del Teatro Augusteo
Una mostra di Letizia Battaglia a Magazzini Fotografici
Magazzini Fotografici ha il piacere di ospitare Letizia Battaglia. In occasione della sua visita a Napoli, Letizia ha personalmente scelto dal suo archivio di stampe vintage una selezione di scatti che rappresentano uno spaccato della sua ricerca fotografica. La mostra è esclusivamente ideata per portare a Napoli foto storiche, giornalistiche, ritratti che raccontano gli anni di una Palermo difficile con lo sguardo intimo, profondo ed emozionato di una fotografa in grado di documentare gli effetti dell’azione della mafia sulla società ma anche di cogliere le radicate problematiche della condizione femminile, attraverso gli sguardi delle donne e delle bambine da lei ritratte.
Quello di Letizia Battaglia è un racconto delle contraddizioni e delle ferite di Palermo, città complessa da lei profondamente amata, terra in cui l’ autrice si è costruita indipendenza e libertà in un periodo storico molto difficile.
Nei suoi scatti da cronista nella Palermo degli anni ‘70 ritroviamo immortalati i delitti di mafia che l’hanno resa simbolo della battaglia contro la criminalità organizzata e l’omertà che ne alimenta il potere. Nello sguardo delle bambine che fotografa ritroviamo un po’ della sua infanzia complessa in un racconto intenso, che riflette la profonda interiorità della fotografa e quella dei soggetti ritratti.
Letizia Battaglia, 84 anni, fotografa di fama mondiale, per il New York Times è «una delle 11 donne che hanno segnato il nostro tempo». Ha contraddistinto la sua carriera per l’appassionato impegno sociale e politico. Per trent’anni ha fotografato la sua terra, la Sicilia, con immagini in bianco e nero crude e dolorose, denunciando l’attività mafiosa con reportage coraggiosi e incisivi per il quotidiano «L’Ora» di Palermo, attività l’ha resa prima donna-fotografo a lavorare per un giornale italiano.
Convinta della validità dell’impegno civile come fattore di cambiamento, nel corso degli anni ha messo il suo talento e la sua passione al servizio di cause diverse, dalla questione femminile, ai problemi ambientali, ai diritti dei carcerati, in veste di fotografa, regista, editrice, ambientalista (è stata consigliere comunale, assessore e deputato regionale).
Nella sua carriera ha saputo conciliare alla perfezione arte, impegno, coscienza e cuore.
Inizia la sua carriera a Palermo nel 1969, e nel 1970 si trasferisce a Milano dove incomincia a fotografare collaborando con varie testate. Nel 1974 ritorna a Palermo e crea, con Franco Zecchin, l’agenzia “Informazione fotografica”, frequentata da Josef Koudelka e Ferdinando Scianna. Diviene in questi anni una fotografa di fama internazionale, e negli anni ’80 crea il “laboratorio d’If”, dove si formano fotografi e fotoreporter palermitani.
Letizia Battaglia è stata la prima donna europea a ricevere nel 1985, ex aequo con l’americana Donna Ferrato, il Premio Eugene Smith, a New York, riconoscimento internazionale istituito per ricordare il fotografo di Life. Un altro premio, il Mother Johnson Achievement for Life, le è stato tributato nel 1999.
Ha esposto in Italia, nei Paesi dell’Est Europa, Francia (Centre Pompidou, Parigi), Gran Bretagna, America, Brasile, Svizzera, Canada.
Dopo l’assassinio del giudice Falcone, il 23 maggio 1992, Letizia Battaglia si allontana dal mondo della fotografia, ormai stanca di avere a che fare con la violenza, dirigendo dal 2000 al 2003 la rivista bimestrale realizzata da donne Mezzocielo, nata da una sua idea nel 1991.
Nonostante le sue radici siciliane, la Battaglia si trasferisce nel 2003 a Parigi, delusa per il cambiamento del clima sociale e per il senso di emarginazione da cui si sentiva circondata, ma nel 2005 è tornata nella sua Palermo.
Nel 2017 inaugura a Palermo all’interno dei Cantieri Culturali della Zisa il Centro Internazionale di Fotografia da lei diretto, metà museo, metà scuola di fotografia e galleria. E nel 2019 inaugura a Venezia, presso la Casa dei Tre Oci, una grande mostra monografica retrospettiva di tutta la sua carriera.
Per questa nuova occasione sarà ospite dello spazio espositivo Magazzini Fotografici, situato nel centro storico di Napoli, nell’antico Palazzo Caracciolo D’Avellino del Decumano superiore.
Nata da un’idea della fotografa Yvonne De Rosa, l’APS Magazzini Fotografici ha come elemento fondamentale l’ obiettivo della divulgazione dell’arte della fotografia finalizzata al-la creazione di un dialogo che sia occasione di scambio e di arricchimento culturale. Il team di Magazzini Fotografici è composto da: Yvonne De Rosa – Direttrice artistica e Fondatrice, Valeria Laureano coordinatrice, Rossella Di Palma responsabile ufficio stam-pa e comunicazione e Michela Sellitto, coordinatrice.
Quando: date 13 dicembre\ 8 marzo 2020 opening; 13 dicembre 2019 alle ore 19.00 orari di apertura dal mercoledì al sabato dalle 11.00 alle 19.00; domenica dalle 11.00 alle 14.30
Dove: Magazzini Fotografici – Via San Giovanni in Porta, 32 – Napoli
Per partecipare all’evento è necessario essere soci di Magazzini Fotografici: la tessera ha un costo di 5 euro con validità fino a dicembre 2019 o di 25 euro con validità fino a dicembre 2020.
Per evitare la fila all’ingresso suggeriamo ai non soci interessati a partecipare all’evento di sottoscrivere il tesseramento online, seguendo le indicazioni disponibili sul nostro sito internet: http://www.magazzinifotografici.it/campagnatesseramenti2020/
Sesta edizione per il progetto “Sette opere per la Misericordia”
Una serie di artisti internazionali donano una loro opera ispirata al capolavoro del Caravaggio
L’arte dona bellezza e sogni, diventa un mezzo per parlare dell’esperienza umana e sostenere il sociale.
Su questo leitmotiv, nella storica del Pio Monte della Misericordia, in via dei Tribunali, sabato 7 dicembre 2019, alle ore 11.00, si inaugura, con il motto “dal Bello il Bene”, la sesta edizione di “Sette opere per la Misericordia”, il progetto di arte e solidarietà – ideato da Maria Grazia Leonetti Rodinò e curato da Mario Codognato – nato con l’intento di saldare un antico rapporto tra il Pio Monte della Misericordia e l’arte contemporanea, proprio come accadde nel 1606, quando i Governatori del Pio Monte decisero di commissionare la tela d’altare a Caravaggio, al tempo artista moderno e rivoluzionario.
l progetto si compone di due aspetti peculiari e inscindibili: l’arte e la solidarietà.
Ogni autore diventa protagonista di un charity event, in una coraggiosa gara di generosità che, nella seconda fase del progetto, il Pio Monte destina agli studenti meritevoli dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, coinvolti dal Direttore Giuseppe Gaeta con l’ausilio di Maria Cristina Antonini, chiedendo loro di creare un’opera per aderire a un Bando per sette Borse di Studio istituito dal Pio Monte della Misericordia.
I partecipanti esporranno le loro opere presso la Fondazione Circolo Artistico Politecnico, presieduto da Adriano Gaito, dove la commissione designerà i vincitori che riceveranno in aggiunta alla Borsa di studio di mille euro, un viaggio di formazione. Quest’anno, la meta prescelta per il viaggio di formazione è l’University of the Arts di Norwich nel Regno Unito.
Per la sesta edizione, le opere d’arte sono state donate dagli artisti Juliana Cerqueira Leite, Michael Craig Martin, Jimmie Durham, Igor Grubic, Allegra Hicks, Matthias Schaller, Hubert Scheibl.
L’esposizione sarà aperta al pubblico dall’8 dicembre 2019 fino al 2 marzo 2020 negli orari di apertura ordinaria del sito.
“Insieme all’attenta curatela di Mario Codognato, che ha selezionato con competenza gli artisti di effettivo spessore da coinvolgere e da esporre, abbiamo incrementato il patrimonio d’arte contemporanea del Pio Monte della Misericordia con circa 42 opere di grande valore artistico – racconta Maria Grazia Leonetti Rodinò -, ma, prima ancora, abbiamo aggiunto un ‘periodo’ specifico che non era affatto rappresentato qui. Oggi, questo consistente nucleo di arte contemporanea è un vero valore aggiunto alla straordinaria rilevanza della Quadreria, la più importante tra quelle private in Italia”.
“La stessa Sezione di Arte Contemporanea è nata per ospitare i lavori di artisti nazionali e internazionali che interpretano il tema della Misericordia, utilizzando ingegnosità artistiche più diverse fra loro. Attraverso l’arte, in una chiave rinnovata, il Pio Monte della Misericordia continua a praticare le sue opere di carità e assistenza sociale, tendendo sempre una mano soprattutto ai giovani”.
“Nelle sale dello storico sito di Napoli, si sono raccolte le testimonianze della generosità dei napoletani che nel corso dei secoli donarono al solo fine della vendita, per trarne fondi per l’assistenza ai bisognosi. Tutto si è fermato nel 1845, quando una commissione interpellata ad esprimersi sulla possibilità di non alienare più le opere d’arte per fare la beneficenza, poiché fino a quel momento le opere ricevute in eredità erano considerate, come risulta dai documenti in archivio, “inutilmente appese alle bianche mura”, poiché non producevano in tal modo, alcun reddito. Ma il mercato era saturo e nelle aste si erano raggiunte cifre non congrue, rispetto al valore intrinseco delle stesse – continua Maria Grazia Leonetti Rodinò – È la consapevolezza di agire nella giusta direzione, dai tempi di Caravaggio, di Battistello Caracciolo e di Giovan Vincenzo Forlì, oltre che di Bernardo Azzolino e di Fabrizio Santafede, o di Luca Giordano, che hanno creato opere d’arte contemporanea site-specific, per essere allocate su tutti i sette altari della Chiesa del Pio Monte. Le loro opere furono le uniche remunerate dal Pio Monte della Misericordia, erano artisti contemporanei, anche loro al servizio dei più bisognosi, perché i sette fondatori intesero per primi il concetto che dal Bello deriva il Bene”.
Quando: fino al 02 Marzo 2020
Dove: Pio Monte della Misericordia
Parco Nazionale del Vesuvio. Riapre il sentiero “Il fiume di lava”
L’evento in programma lunedì 2 marzo 2020 presso l’Osservatorio Vesuviano di Ercolano
Sarà riaperto al pubblico lunedì 2 marzo 2020 alle ore 10.30 il sentiero numero 9 del Parco Nazionale del Vesuvio, guidato da Agostino Casillo. I lavori rientrano nell’ambito del Grande Progetto Vesuvio.
Il sentiero denominato “Il fiume di lava” si snoda nei confini comunali di Ercolano. Appuntamento presso la sala multimediale dell’Osservatorio Vesuviano alla presenza del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
Dopo la presentazione degli interventi di riqualificazione alle ore 12.00 è previsto il taglio del nastro e la visita guidata con l’accompagnamento delle guide del Parco Nazionale del Vesuvio.
Quando: 02 Marzo 2020 ore 12.00
Dove: Parco Nazionale del Vesuvio
Ingresso: libero
La personale di Vivian Belmonte al Graal di Nocera Inferiore
Tredici opere che narrano il racconto personale dell’artista e la riscoperta del sé in chiave contemporanea
Gli spazi espositivi del Graal di Nocera Inferiore – una chiesa medievale sconsacrata ora diventata galleria d’arte – ospiteranno, fino al 5 marzo 2020, le opere della pittrice Vivian Belmonte.
L’artista, nativa di Ariano Irpino, si è formata presso l’Istituto Statale d’Arte di Avellino per poi completare la sua formazione presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, specializzandosi in pittura.
Attualmente è docente di discipline grafiche, pittoriche e scenografiche al Liceo Artistico “Galizia” di Nocera Inferiore.
La mostra introspettiva è caratterizzata da tredici opere, di cui sei inedite, che narrano il racconto personale della Belmonte e la riscoperta del sé in chiave contemporanea.
Un inno alla vita e, soprattutto, alla donna, ritratta in momenti della vita quotidiana – “la donna educatrice o la madre che alleva i pargoli nelle notti insonni” – che diventa esrpessione di quella rivoluzione cromatica che è propria del movimento artistico dell’Impressionismo.
Come afferma Giuseppina Pecoraro, storico e critico dell’arte:”La pittura dell’artista trasferisce sul campo visivo la bellezza del creato, purificandolo attraverso il filtro del suo candore spirituale. Le opere di Vivian si presentano come elaboraizoni che trasferiscono emozioni, sono il sublime canto dell’anima”.
“Appaiono colori terrosi – continua la direttrice artistica del Graal – i tratti anatomici femminili vivono un rapporto simbiotico con la terra madre, danzano con essa attraverso un moto silente”.
Quando: fino al 05 Marzo 2020
Dove: spazi espositivi del Graal di Nocera Inferiore
Informazioni: Telefono: 338 4136306La pagina Facebook di Vivian Belmonte, La pagina Facebook di Graal
Quartieri di Vita, la quarta edizione
La possibilità concreta di tracciare nuovi percorsi teatrali, di sperimentazione e di ricerca, sostenendo i relativi costi di progettazione, formazione e allestimento: questo l’obiettivo della seconda parte di Quartieri di vita, il festival di teatro sociale diretto da Ruggero Cappuccio, che dopo l’omaggio autunnale dedicato all’icona della danza contemporanea Pina Bausch, riprende la sua programmazione dal 21 febbraio al 6 marzo 2020.
Dodici i progetti selezionati dalla Fondazione Campania dei Festival tra i lavori laboratoriali e di scrittura scenica, presentati da realtà che operano principalmente in aree a rischio e a sostegno delle fasce deboli.
Migranti, detenuti, pazienti psichiatrici, giovani non vedenti dell’Istituto Colosimo di Napoli, minori coinvolti in corsi di teatro realizzati in beni confiscati alla criminalità organizzata del Rione Sanità: sono solo alcune delle comunità con cui Quartieri di Vita ha costruito un lavoro di dialogo e su cui ha investito in attività di formazione ed esperienze di cultura scenica provenienti da diversi osservatori teatrali della città di Napoli e del territorio regionale.
Gli esiti dei laboratori avranno, tra febbraio e marzo, il loro momento conclusivo e di confronto con il pubblico in teatri cittadini, ma anche in luoghi inconsueti per il teatro: dal Carcere di Secondigliano, al Centro Giovanile Asterix di San Giovanni a Teduccio, passando per il Palazzo Ducale Orsini di Solofra. Un’occasione di formazione non solo attoriale. Quartieri di vita ha tracciato negli ultimi anni un cammino che ha portato i partecipanti ai laboratori ad acquisire professionalità utili per l’inserimento lavorativo a pieno titolo nel settore teatrale, in qualità di scenografi, costumisti o tecnici.
La quarta edizione di Quartieri di vita attraversa numerosi ambiti di indagine e di scrittura scenica.
Lunedì 2 marzo in Sala Assoli, alle ore 19.00 con replica alle 20.00 e alle 21.00, si ritorna a Napoli con Hypno – Mnemata, un’installazione per 35 spettatori alla volta di Domenico Mennillo e Associazione Culturale lunGrabbe: attraverso la rilettura di alcuni passi de L’uso dei piaceri di Michel Foucault, il lavoro – che ha visto partecipi studenti di Napoli – riflette sulla cura della propria comunità di appartenenza e la riscrittura di alcuni luoghi simbolici dell’aggregazione sociale.
I bambini e le bambine del corso di teatro nei beni confiscati alla criminalità organizzata al Rione Sanità, e dedicati alla memoria di Lucio D’Errico – imprenditore ucciso per essersi rifiutato di pagare il pizzo – saranno i protagonisti di Non c’è differenza tra me e il mondo, percorso teatrale a cura di Putéca Celidònia, in scena martedì 3 marzo al Ridotto del Mercadante, alle ore 19.00: il testo e i dialoghi sono frutto della fantasia degli stessi piccoli che durante l’anno hanno preso parte alle attività laboratoriali.
Mercoledì 4 marzo in Sala Assoli, alle ore 19.00, trova il suo momento di incontro con il pubblico il laboratorio di Mario Santella Gioco dell’amore e del caso, frutto di un seminario su P. C. de Marivaux e sulla sua decisiva importanza nello sviluppo del teatro francese.
Educare bambini e adolescenti al mondo dell’arte, attraverso il teatro, attraverso molteplici linguaggi artistici che esso contiene: è l’obiettivo de Le belle stagioni, laboratorio di Hypokritès Teatro Studio a cura di Enzo Marangelo, realizzato insieme con l’istituto comprensivo “F. Guarini” e il suo coro delle voci bianche, che andrà in scena giovedì 5 marzo presso il Palazzo Ducale Orsini di Solofra, alle ore 19.00.
A chiudere la quarta edizione di Quartieri di vita saranno infine i migranti attori dello Sprar di Pietrelcina e gli attori del laboratorio permanente del Magnifico Visbaal Teatro in scena sempre venerdì 6 marzo al Magnifico Visbaal di Benevento, alle ore 19.00, con Pangea, scritto e diretto da Peppe Fonzo. Il lavoro che nasce dall’intreccio di due eventi: il fenomeno migratorio delle masse umane e il continuo accumularsi dei rifiuti plastici galleggianti nel centro del Pacifico.
Quando: fino al 06 Marzo 2020
Costo: € 3,00
Telefono: 081 18199179
info@fondazionecampaniadeifestival.it
Il sito web di Fondazione Campania dei Festival
Concerto di Giovanni Sollima
Giovanni Sollima è un violoncellista di fama internazionale e il compositore italiano più eseguito nel mondo. Strepitoso ed eclettico virtuoso, con questo concerto spazierà dalla musica antica alla contemporanea, nel tentativo di rileggere il solco che il canto popolare ha scavato nella musica colta.