GeVi Napoli – Umana Reyer Venezia 76-81 (21-24; 39-47; 55-65)
Riparte con una sconfitta il cammino della GeVi Napoli, battuta in casa dalla Reyer Venezia nel recupero della diciannovesima giornata di Serie A.
Sacripanti schiera in quintetto Rich, Velicka, Parks, McDuffie e Lynch, mentre coach De Raffaele risponde con Brooks, Watt, Theodore, Vitali e Sanders.
Napoli inizia con mani calde in attacco: Parks ed uno strepitoso McDuffie firmano il 14-6 che costringe la panchina ospite al timeout dopo solo 4′.
La reazione ospite è veemente: Michele Vitali, fratello del “napoletano” Luca, guida il controparziale di 9-0 della Reyer che sorpassa sul 14-15.
La GeVi perde lucidità in attacco e i lagunari provano a scappare: ci vogliono due triple nell’ultimo minuto, una del solito McDuffie ed una di Vitali, per tenere gli azzurri a contatto al termine del primo quarto, che si conclude sul 21-24.
E’ ancora sull’asse Parks-McDuddie che Napoli costruisce il suo attacco: il n. 1 azzurro segna ancora da 3 per la parità a quota 26; Vitali e Lynch trovano i punti che tengono a galla Napoli, mentre Venezia prova un nuovo allungo spinta dalle triple di Sanders (33-40).
Il lungo azzurro commette però in fretta il suo terzo fallo ed è costretto alla panchina; Rich trova finalmente i suoi primi punti dalla lunetta, ma l’ultimo tap in di Stone manda al riposo Venezia avanti di 8 lunghezze (39-47).
Napoli prova a riavvicinarsi con Parks ad inizio ripresa, ma Venezia tiene gli azzurri a distanza; Rich continua a litigare con il ferro, e la tripla di Sanders regala per la prima volta la doppia cifra di vantaggio alla Reyer (43-54) costringendo Sacripanti al timeout a meno di metà quarto.
Napoli si aggrappa alla grinta di Parks, ma soffre la fisicità di Watt sotto le plance; la GeVi sparacchia senza costrutto da 3, e Venezia scappa sul +13 (52-65).
Il tecnico fischiato a Daye alimenta le speranze degli azzurri, ma si arriva all’ultimo intervallo con Venezia in controllo ed avanti di 10 punti (55-65).
I “soliti” Parks e McDuddie suonano la carica, e l’appoggio di Lombardi per il -4 (63-67) a 8′ dalla fine rianima il Palabarbuto e costringe De Raffaele a chiamare sospensione.
Napoli alza finalmente il volume in difesa, e Parks da sotto firma la parità a quota 67 a metà dell’ultimo parziale.
Il palasport napoletano ora è un inferno: Venezia è in confusione, ma qualche fischio discutibile la tiene avanti (67-71).
La foga agonistica tradisce gli azzurri, troppo precipitosi in alcune scelte offensive, mentre la tripla di Bramos restituisce fiducia agli ospiti; Vitali però risponde dalla punta, e a 2′ dall’ultima sirena la gara è ancora in equilibrio (72-74).
Il finale è al cardiopalma: Watt punisce l’errore di Zerini, che si rifà dalla lunetta, ma è Stone a firmare il canestro che condanna Napoli a 14″ dalla sirena.
Finisce 76-81 per Venezia, più lucida nel corso di tutto il match, ma Napoli può recriminare per la gestione del finale, che poteva regalare il successo alla squadra di Sacripanti.
A Napoli non potevano bastare i soli McDuffie (24 punti) e Parks (21), soprattutto in virtù dell’apporto nullo di Rich e Lynch, lasciati in panchina praticamente tutta la ripresa.
Per la Reyer molto bene Watt, 16 punti, e Sanders, 13, in un match che solo il grande cuore dei padroni di casa ha tenuto in bilico fino alla fine.
De Raffaele nel dopogara ha lodato il match giocato dalla sua squadra, che a suo dire ha saputo sacrificarsi per portare a casa una vittoria meritata.
Lucida anche l’analisi di Sacripanti, che recrimina sulle basse percentuali, a fronte di buone letture offendive e di conseguenti tiri aperti, oltre che su alcuni momenti di pigrizia in difesa.
Il quintetto proposto nel finale, pur pagando dazio sotto canestro, secondo l’ex tecnico di Cantù ha consentito la rimonta finale grazie ad una miglior difesa sulla palla, ma non è bastato per vincere anche per qualche errore finale.
Sacripanti si è detto molto amareggiato per la sconfitta, ma spera che la fine dell’emergenza covid possa alzare il livello degli allenamenti.
Severo il giudizio sulla prestazione di Rich e soprattutto di Lynch, costantemente incapace di difendere sul pick&roll avversario: il coach azzurro non ha commentato le voci di possibile taglio dell’ex Urania Milano.
Napoli dovrà trovare nelle prossime partite i punti salvezza, a cominciare dal recupero contro Cremona, autentico scontro diretto per restare in Serie A.