GeVi Napoli – Pallacanestro Trieste 92-95 d1ts (26-16; 39-42; 60-58; 80-80)
E’ una sconfitta dolorosa ed inattesa, quella della GeVi Napoli contro il fanalino di coda Trieste, che vince così come era accaduto ai partenopei a Pesaro, ovvero al supplementare.
Buscaglia lancia in quintetto Agravanis insieme a Williams, Stewart, Johnson e Michineau, mentre coach Legovich risponde con Gaines, Pacher, Spencer, Davis e Bartley.
Napoli inizia con grande aggressività sui due lati del campo, e due triple in fila di Stewart valgono il primo vantaggio in doppia cifra (17-7).
Trieste prova a scuotersi dopo il primo timeout chiamato da Legovich, trovando la via del canestro con i giochi a due tra Gaines e Vildera, ma le prime magie di Johnson e Howard tengono gli ospiti a distanza, e il primo quarto si chiude con gli azzurri avanti 26-16.
Buscaglia lascia spazio agli italiani ad inizio secondo quarto, ma l’impatto di Zerini, Uglietti e Zanotti non è quello sperato, e sul 28-22 coach Buscaglia è costretto al timeout.
Howard trova una tripla frontale, il coach azzurro prova a bloccare l’attacco ospite con la zona 2-3, ma Pacher con una tripla ed un gioco da 3 punti rimette la partita in equilibrio (35-34).
Davis, dall’angolo, trova la tripla del sorpasso (37-38), costringendo ancora Buscaglia alla sospensione; Napoli continua ad attaccare con scarsa lucidità ed a difendere con poca energia, e si arriva all’intervallo lungo con gli ospiti sorprendentemente avanti 39-42.
La schiacciata di Williams sembra il preludio alla rimonta, ma Napoli è troppo molle in difesa, e Trieste allunga subito sul 41-47; è però ancora il lungo azzurro, con un appoggio ed un’altra schiacciata, a trovare la parità (47-47).
La gara prosegue sul filo dell’equilibrio, con le squadre che si sorpassano più volte, e la tripla di Zanotti che vale il 57-55 induce Legovich alla sospensione a 2′ dall’ultimo intervallo.
Napoli si rimette a zona, ma non trova fluidità in attacco, e Buscaglia è anche costretto a togliere Zerini dopo il suo quarto fallo; il canestro di Zanotti, proprio sulla sirena, consente alla GeVi di chiudere il terzo quarto avanti, anche se solo di un possesso (60-58).
E’ Trieste a ripartire meglio con Vildera e Bartley, che firmano il nuovo sorpasso ospite, mentre Napoli continua a fare tanta fatica contro la zona triestina.
Uglietti lascia il posto a Michineau dopo il timeout chiamato da Buscaglia, ma la musica non cambia, ed il gioco da tre punti di De Angeli proietta i biancorossi sul 62-67.
E’ Stewart, con la tripla dall’angolo, a rianimare il Palabarbuto, ed è Johnson con un canestro da casa sua a farlo esplodere, siglando la nuova parità a quota 68; Williams risponde alla tripla di Gaines con uno splendido gioco da tre punti, e l’ex Cantù dalla lunettaa riporta avanti i padroni di casa (73-71) a 2′ dalla fine.
L’alley-oop di Spencer rimette tutto in discussione, ed il finale è in volata: Gaines segna in tap-in, Johnson realizza su rimbalzo d’attacco, Bartley trova il canestro a centro area, e Buscaglia chiama sospensione sul 75-77 qiando mancano 33″ alla conclusione.
Williams segna un solo libero, costringendo Napoli al fallo sistematico: è Gaines, con un 1/2, a regalare alla GeVi la palla del pareggio, che Michinau sfrutta nel migliore dei modi, mandando la gara all’overtime (80-80).
Trieste prova a scappare ancora, ma è Johnson a tenere a galla Napoli, prima con un canestro dalla media, e poi con il libero della nuova parità a quota 89.
Gli ospiti, però, non muoiono mai: Gaines trova un grande sottomano a 35″ dal termine, riportando avanti i suoi, e sul possesso successivo Michineau perde un pallone sanguinoso in palleggio.
Trieste trema dalla lunetta, Howard segna la tripla dalla speranza, ma Steward fallisce, sulla sirena, quella del possibile secondo supplementare.
Finisce dunque 92-95 per i biancorossi, trascinati da Gaines (28 punti) e Bartley (21), mentre a Napoli non sono bastati i 23 punti di Johnson ed i 20 di Williams.
Napoli proverà a rifarsi domenica prossima sul difficilissimo parquet del Talierco di Venezia, sperando di non pagare il contraccolpo psicologico per un k.o. che fa davvero male.