CENNI STORICI
Gungrave è un videogioco sparatutto in terza persona del 2002 sviluppato e pubblicato da in Giappone da Red Entertainment (e da Sega in Nord America e Activision in Europa n.d.r.) per PlayStation 2.
Il gioco ricevette recensioni miste, ma molti consensi per il design dei personaggi a cura dal creatore di Trigun Yasuhiro Nightow e il mecha design di Kōsuke Fujishima (Oh My Goddess!, You’re Under Arrest, Sakura Wars). Entrambi gli artisti hanno contribuito a dare al gioco un aspetto “stiloso”, che , insieme al supporto dei fan, ha contribuito all’uscita di un anime. Due anni dopo uscì un un sequel, sempre su Playstation 2 intitolato Gungrave: Overdose. Fu sviluppato da Ikusabune Co., Ltd. con la supervisione di Red Entertainment.
Considerato, a suo tempo, un vero e proprio anti Devil May Cry, il brand cadde nel dimenticatoio per quasi 15 anni fino al 2017, quando gli sviluppatori coreani Iggymob e Blueside, sotto la supervisione di Red Entertainment, hanno rilanciato la serie Gungrave pubblicando Gungrave VR per PlayStation VR alla fine del 2017 in Giappone e alla fine del 2018 in Nord America ed Europa. Gungrave VR può essere considerato il prologo del nuovo sequel intitolato Gungrave G.O.R.E.( G.O.R.E. sta per Gunslinger Of REsurrection n.d.r.), di cui si parlerà oggi.
GAMEPLAY
Nell’ambito dei giochi d’azione in terza persona, TPS, stylish-action et simila titoli come Devil May Cry e Bayonetta hanno alzato l’asticella della qualità ad una quota forse irraggiungibile per Gungrave G.O.R.E. ma il gioco riesce a regalare al pubblico un sano divertimento tamarro old-style, senza troppi pensieri e complicazioni stilistiche.
In Gungrave G.O.R.E. la trama è appena abbozzata e sufficiente a dare al giocatore un motivo per iniziare a fare a pezzi i nemici. Il 90% del tempo sarà un massacro lineare e portato avanti da un level design che non si discosta quasi mai nell’alternanza zona di combattimento/filmato. Fanno eccezione gli spazi un po’ più aperti in cui si affrontano i boss, combattimenti divertenti ma cristallizzati alla fine degli anni ’90, ma questo può anche non essere considerato un difetto.
L’esperienza ricorda a grandi classici del passato come Time Crisis e House of the Dead; non manca un pizzico di spettacolarità che si materializza nelle tecniche speciali del protagonista Grave, che si accumuleranno a ciclo continuo. Il gioco procede senza intoppi con una difficoltà abbordabile, anche se in un paio di occasioni ci si imbatte in livelli apparentemente semplicissimi ma che per cattivo un bilanciamento si sono trasformano in un incubo. Passati questi occasionali problemi, tutto il resto fila veloce e divertente.
TECNICAMENTE PARLANDO
Se a livello ludico Gungrave G.O.R.E. sembra un gioco di una ventina di anni fa ma, come detto non è un difetto, tecnicamente siamo di fronte a qualcosa di un po’ più evoluto sebbene lo sviluppo del titolo sia stato piuttosto travagliato. La sua gestazione e un lungo sviluppo portato avanti a fasi alterne tra Giappone e Corea non facevano presagire nulla di buono. Invece IGGYMOB ha confezionato un buon prodotto molto divertente.
Anche se non si può confrontare con le migliori produzioni rivali, va dato atto agli sviluppatori di aver sviluppato un gioco bello da vedere, che ovviamente si avvantaggia di un design con aree di gioco piccole per non appesantire il motore grafico e una presenza di abbondanti effetti speciali. La ripetizione dei pochi modelli poligonali usati per i nemici è un’escamotage comune, ma in questo caso non infastidisce più di tanto vista l’alta velocità di gioco.
CONCLUDENDO
Anche se non all’ altezza dei migliori action, Gungrave G.O.R.E. è un TPS divertente e ignorante quanto basta per far divertire il giocatore a suon di esplosioni e splatter. Un gioco che, al netto di alcune scelte forse troppo old style, qualche errore nel bilanciamento della difficoltà e qualche incertezza nel frame rate dovuta probabilmente a problemi di ottimizzazione è molto divertente e scorrevole. C’è da augurarsi che in futuro ad un protagonista tanto carismatico sia dedicato un gioco con un budget più ricco e uno sviluppo più snello.