GeVi Napoli – Tezenis Verona 74-80 (20-21; 36-39; 57-52)
Pesantissima sconfitta interna per la GeVi Napoli, che si fa rimontare 9 punti di vantaggio nell’ultimo quarto dalla Tezenis Verona e piomba in piena zona retrocessione.
Buscaglia ritrova Johnson, schierato in quintetto insieme a Michineau, Uglietti, Davis e Williams; coach Ramagli lancia Cappelletti, Smith, Anderson, Holman e Sanders.
L’inizio è equilibrato, con le squadre che faticano a realizzare: i liberi di Cappelletti valgono il 4-7 ospite dopo 4′; la schiacciata di Williams e la tripla di Uglietti scuotono Napoli, ma Anderson e Smith bucano la difesa azzurra troppo facilmente.
La tripla del Johnson scaligero vale il +6 Tezenis (11-17), inducendo Buscaglia ad alzare il quintetto con l’innesto di Davis e Stewart; è però il solito Howard a trascinare Napoli con 5 punti in fila, ed il canestro con fallo di Uglietti firma il controsorpasso GeVi (20-19).
L’ultimo canestro del primo quarto è però di Holman, e Verona chiude dunque il parziale avanti 20-21.
Gli ospiti partono a razzo nel secondo quarto con 5 punti firmati da Johnson e Cappelletti, ed il 22-28 di Udom costringe Buscaglia ad un prematuro timeout; Napoli prova la zona, ma la Tezenis continua a segnare con continuità, toccando la doppia cifra di vantaggio (22-32).
Zerini, Johnson e Williams provano a ricucire, e Ramagli decide di chiamare sospensione sul 30-35 a poco più di 3′ dall’intervallo lungo; la rimonta azzurra continua, ma l’ex Cantù e Davis falliscono la tripla del pareggio, e si arriva a metà partita con la Tezenis avanti 36-39.
Napoli riparte meglio anche nella ripresa, firmando il nuovo sorpasso (40-39) con Williams e i primi due punti di un fin lì impalpabile Michineau; Davis e Johnson rispondono dalla lunga distanza ad Anderson e Sanders, e lo spettacolare alley oop di Williams vale il 48-45 GeVi.
I padroni di casa sono finalmente aggressivi in difesa, toccano il massimo vantaggio sul +7 (52-45), ma non riescono ad allungare, e il sottomano di Cappelletti su dormita di Davis riporta la Tezenis a contatto: la schiacciata di Michineau consente comunque a Napoli di arrivare all’ultimo intervallo avanti di 5 lunghezze (57-52).
Casarin e Bortolami rimettono il match in parità ad inizio del quarto decisivo, ma Michineau e Howard riportano prontamente Napoli avanti, e il sottomano di Zerini vale nuovamente il +7 (65-58).
Un’altra magia di Howard costringe Ramagli al timeout, ottenendo i frutti sperati: Anderson e Johnson firmano 5 punti in fila, con Buscaglia a sua volta indotto alla sospensione sul 67-63 a metà parziale.
Napoli si inceppa improvvisamente, e Bortolami mette la firma sul mortifero parziale di 11-0 che riporta Verona avanti (67-68): Smith risponde ai liberi di Johnson e Williams, e a 2′ dalla fine le due squadre sono in parità a quota 70.
Mentre Napoli forza in attacco, Verona trova la zampata decisiva con Smith, Johnson e Bortolami: i liberi di Sanders chiudono definitivamente il match, con Verona che espugna il Palabarbuto 74-80 e raggiunge la GeVi, ora penultima in classifica.
Non sono bastati agli azzurri i 19 punti di Johnson, e i 10 di Williams, Michineau e Uglietti.
Ramagli ha elogiato i suoi per la difesa nell’ultimo quarto, a suo dire determinante, mentre Buscaglia ha mostrato tutto il suo rammarico per la bruciante sconfitta: “il parziale conclusivo ci fa capire che va ricominciato tutto da capo, a questa squadra manca la giusta consistenza.
Più che l’incapacità di sferrare il colpo del k.o., non siamo stati capaci di amministrare il vantaggio in un momento decisivo.
Effettivamente fatichiamo a segnare a difesa schierata, dobbiamo eseguire meglio il piano partita.”
In un momento così difficile, il calendario del resto non è certo amico degli azzurri, attesi prima dal derby a Scafati il 2 Gennaio e poi dal proibitivo impegno casalingo dell’8 Gennaio contro l’Olimpia Milano.
Servirà ben altra Napoli per provare a reagire e ad uscire dalle sabbie mobili della bassa classifica.