Quando il mondo del collezionismo e dell’emulazione si incontrano, o per meglio dire si scontrano, può succedere davvero di tutto. Questo perchè stiamo parlando di due mondi paralleli che hanno in comune solo la voglia di giocare a titoli del passato (e non sempre!).
Non è raro che i collezionisti siano razzisti nei confronti di chi emula i videogiochi, sono soggetti puntigliosi, disposti a spendere cifre a 5 zeri per titoli rarissimi e spesso è la prassi collezionare sistemi mai arrivati in occidente che conservano in bacheche che sembrano “Edicole Sacre”.
Chi emula invece a volte crede di essere un collezionista avendo sui propri hard disk centinaia di migliaia di roms e iso ( le “immagini ” dei giochi ) di quello che poteva e non poteva giocare da piccolo (mi riferisco a giochi arcade e mai o “mal” approdati nel mercato casalingo). L’emulazione un mondo fantastico ma ha 2 punti da tenere presente:
- Molto spesso “sfocia” nella pirateria informatica
- Per avere risultati ottimali bisogna “smanettarci” un (bel) pò.
Le major dell’industria videoludica come Sony e Nintendo, ma anche la gloriosa SNK, hanno fiutato l’affare realizzando delle versioni “mini” delle proprie console “classiche” che potessero accontentare sia chi volesse un prodotto plug & play da “attaccare” subito alla tv e sia chi volesse un oggetto di design da esibire sella propria mensola. Sono nati così i vari NES e SNES MINI di Nintendo, il C64 Mini, La Playstation Mini e il NEO GEO MINI, dei prodotti che ci permettono di giocare a grandi classici del passato ma sono allo stesso tempo originali. Tutto perfetto? Articolo finito? Assolutamente no!
Ognuno dei produttori ha commesso degli errori assolutamente imperdonabili, ma andiamo con ordine. Tutti questi prodotti sono basati su hardware, derivati da smartphone di qualche anno fa, dove i giochi girano sotto emulatori proprietari (…o quasi). Se si può perdonare SNK per i 40 titoli disponibili ( su oltre 160) che girano perfettamente sulla riproduzione di un cabinato Neo Geo MVS, e soprassedere sul fatto che il C64 Mini sia prodotto semi-ufficiale, i cui produttori però con l’ultimo firmware ha introdotto la possibilità di caricare ROM “esterne”, la situazione dei prodotti Nintendo e Sony è decisamente grave. Nes Mini e Super Nes Mini montano lo stesso vetusto hardware, che dopo una modifica potrà far girare non solo tutte le roms di Nes e Super Nintendo, ma diversi altri sistemi. Nintendo inoltre, che ultimamente sta causando la chiusura di diversi siti dove era possibile scaricare roms, ha usato una rom pirata di Super Mario disponible sulla Virtual Console di Wii. Ancora più “fantozziana” la posizione di Sony che per la sua Playstation Mini ha usato un emulatore gratuito, il PCSX al cui menù si può accedere collegando una tastiera USB e premendo il tasto ESC.
Ovviamente il web è stracolmo di cinesate più o (molto) meno legali realizzate nella maggior parte dei casi con stampanti 3D e basate su Raspberry PI, ma il capolavoro assoluto è stato realizzato di recente dal famoso rapper Soulja Boy che vende alla modica cifra di 200$ (al momento scontati a 100) una console portatile con “3000 giochi” che il partner (cinese) ANBERNIC vende su Ali Express a Amazon a 60$. Lo store del rapper è ricolmo di prodotti ,diciamo hi-tech, a prezzi maggiorati, tra i quali spicca una console da tavolo (sempre stracolma di roms piratate) a 150$ (il prezzo di partenza era 200$) che il produttore cinese vende sui canali sopracitati a 80€. Per le cuffie, tablet e smartphone stendiamo un velo pietoso perchè finiremmo off-topic.