Una componente vitale nella musica possiamo pensare essere la “ricerca”; alla fine ne è tutto collegato. La ricerca della propria sonorità, la ricerca del proprio stile, la ricerca del proprio spazio e del proprio mercato…ecco questa settimana vi voglio parlare di un gruppo che della ricerca, seguendo l’ispirazione, ne ha fatto una vera arte. Loro si chiamano “Fitness Forever”, ed oggi abbiamo modo di conoscerli meglio. Il loro è tipico sound italiano anni ’70, ma, cosa che davvero li caratterizza, è la continua ricerca di nuove sonorità da approfondire…caratteristica, questa, che li rende unici nel loro genere. Volendo fare un piccolissimo excursus nella loro storia possiamo dire che i nostri partono nel 2009 con l’album Personal Train, dove le sonorità sono molto vicine al genere Indie-Pop; possiamo sentire un qualcosa di ispirato a gruppi come Belle&Sebastien, High Llamas. Nel 2013 vede la luce Cosmos, album dal suono più completo che spazia dal pop al funk, ed al soul, ed infine nel 2017 esce l’ultimo Tonight. Qui cambia un po’ tutto…si parla di Disco, di parla di ritmo, si parla di muoversi e ballare.
Ecco allora cosa ci siamo detti in occasione di questo loro ultimo lavoro.
- Ciao e grazie per la possibilità concessaci. La prima domanda è un po’ d’obbligo per chiunque passi di qui: Chi sono i Fitness Forever? Siamo un gruppo di Napoli, abbiamo intrapreso ormai quasi 10 anni fa un percorso musicale di riscoperta e riattualizzazione del patrimonio musicale Italiano, cominciando da quello dei grandi compositori degli anni 60 e 70 ( i vari Umiliani, Trovajoli, Morricone, Cipriani ) e immergendoci poi nelle atmosfere dei dischi degli anni 70’ di Enzo Carella, Battisti, e tanti eroi minori della discomusic ( Number One Ensemble, Le Streghe, Kano ) passando per una miriade di 45 giri pubblicati da varie star e starlette della scena musicale e televisiva di quegli anni. Il motivo di questa nostra passione è che ritroviamo in quelle incisioni una competenza e una maestria sulle armonie, composizioni, atmosfere, che riteniamo debbano rimanere parte del patrimonio musicale del nostro paese e non derubricate nel cassetto delle cose “vecchie”, c’è ancora tantissimo di cui gioire e da cui imparare ascoltando quelle incisioni ed è quello che noi stiamo facendo!
- Leggevo che, in effetti, il vostro sound non è ben definito in quanto avete spaziato, per gli album passati, un po’ in ogni genere; è effettivamente valido dire che la vostra maggiore ispirazione è il sound anni 70 di matrice italiana? Nel nostro viaggio musicale, gli anni 70 hanno un’importanza fondamentale, è stato il decennio in cui gli arrangiamenti orchestrali hanno incontrato il funk e il pop dando vita a della musica per me perfetta, in cui ogni elemento è andato al suo posto – quella musica per me rappresenta la perfezione e continua ad essere per me fonte inesauribile di scoperte, e piacere! Di matrice Italiana sicuramente, ma attualmente sono proprio le cose registrato in Napoletano durante quel decennio che stanno catturando la mia attenzione di ascoltatore…
- Un percorso, il vostro, che è andato man mano espandendosi ed ampliandosi. Siete partiti con un indie-pop grazie a “Personal Train”, siete passati per il funk ed il soul con “Cosmos” ed ora approdate alla disco con “Tonight”; cosa aspettarsi per il futuro? Sono molto curioso di saperlo anche io! Ogni fase creativa è il risultato di tanti ascolti, scoperte, più una componente più misteriosa che proviene dall’inconscio che rielabora queste influenze in modo quasi sempre imprevedibile! Sono molto curioso di sapere quali fiori germoglieranno da questo nuovo ciclo della mia vita, in cui continuo ad essere perdutamente innamorato della musica ( più che mai dato che da poco più di un anno faccio anche il DJ e quindi sono ancora più assetato di trovare nuova musica da proporre alle serate!).
- Tonight, uscito a settembre 2017, ha segnato, potremmo dire il “Vero Punto di Svolta” nella vostra carriera musicale; non è facile metter su traccia quella che è la musica disco: cosa puoi raccontarci in merito? È qualcosa che non consiglio a nessuno di fare! La mole di lavoro e anche il costo economico di realizzare un disco del genere è certamente qualcosa alla portata di pochi, per mezzi ma anche capacità tecniche, noi utilizziamo solo strumenti veri, quindi grandi orchestre di archi e di fiati, nessun plug in del pc ma tutti sintetizzatori, microfoni e preamplificatori vintage, siamo dei maniaci, ossessionati dal suono, e non facciamo nessun tipo di compromesso: fare un giorno d’oggi un disco così, in tempi in cui tanta roba si produce a casa e a volte senza avere nemmeno le nozioni di base musicali, è qualcosa di anacronistico, folle. Ma se lo facciamo, è proprio perché questa cosa oggi, non c’è più o c’è molto poco, ed è sinceramente un peccato!
- Un disco pieno di ospiti di spessore; com’è stato ascoltare ciò che insieme avevate creato? Cosa avete provato? È stato molto bello, come sempre, riascoltare il disco finito. Ci ha dato tanto piacere, ma chiaramente una volta uscito il disco diventa di tutti, quasi smetti di considerarlo tuo, molto difficilmente lo riascolto negli anni a venire…spero sinceramente che anche gli ospiti siano contenti di riascoltarsi, più che altro, che non se ne vergognino 😀
- Possiamo azzardare quindi che Donna Summer in America, i Fitness Forever in Italia? Ovviamente un LP realizzato nel 2017 difficilmente può paragonarsi a uno uscito 40 anni prima…non abbiamo la voglia di paragonarci a nessun artista storico della disco music, per quanto lo possiamo apprezzare…questo disco è solo una tappa del nostro percorso, e difficilmente ripetiamo quanto già fatto…ci annoiamo presto e abbiamo voglia di provare sempre cose nuove!
- Quali sono i progetti futuri? Cosa bolle nel gran calderone dei Fitness Forever? Per quest’anno c’è soltanto l’intenzione di fare quanti più show possibile! Abbiamo una line up live favolosa e i concerti mai come con questo tour, sono qualcosa di speciale, un po’ magici! Speriamo di poter stare tanto sul palco, aspettando che l’ispirazione torni a visitarci con qualche nuova canzone, che speriamo sia buona!!
- Ringraziandovi per la disponibilità, lasciamo a voi i saluti finali. Un saluto caloroso a te, ai vostri lettori, e grazie mille per la fantastica intervista! Speriamo di vederci presto a qualche concerto dei Fitness Forever!!
Come su anticipato questo lavoro è pura “Disco Style” . Eccellente senza mezzi termini e non solo per gli artisti che ci hanno lavorato, bensì proprio per le tracce. A sentirlo non c’è una traccia predominante sull’altra…è tutto molto omogeneo e nel complesso piacevole.
Giusto menzionare gli ospiti che sono parte di questo lavoro come Anna Jean, Vincent Mougel e Paulita Demaìz; giusto menzionare anche un certo “Chab” Antoine Chabert già vincitore di un Grammy per il suo lavoro di masterizzazione su Random Access Memory dei Daft Punk.
Ultimi ma ovviamente i principali Fitness Forever, con Carlos Valderrama come compositore/ cantante, Scialdone al basso, Nicoletta Battelli alla voce, Francesca Diletta Iavarone al flauto, Roberto Porzio alle tastiere, Massimo Imperatore alle chitarre ed Andrea De Fazio alla batteria ed alle percussioni.
Per chi fosse interessato potrà seguire questo magico gruppo tramite la loro Pagina Ufficiale Facebook e la Pagina Ufficiale della loro etichetta.
Altro gruppo appena salutato, altro gruppo tutto da scoprire.
A presto,
Giuseppe.