Dopo la sosta dedicata alle Nazionali, che ha consentito all’Italia di Spalletti di staccare (non senza fatica e polemiche) il pass per Euro 2024, ritorna la Serie A, e il Napoli riparte da Walter Mazzarri, subentrato a Garcia all’indomani della pesantissima sconfitta interna contro l’Empoli.
Il tecnico di San Vincenzo torna dunque sulla panchina azzurra a distanza di più di 10 anni da quel Roma-Napoli, finito 2-1 il 19 Maggio 2013, con il quale si chiuse la sua avventura all’ombra del Vesuvio, ricca di successi e soddisfazioni.
Un secondo posto, una qualificazione Champions raggiunta con i quarti sfumati l’anno dopo ai supplementari a Stamford Bridge, e soprattutto un trofeo, la Coppa Italia, che mancava da 21 anni, raccontano solo in parte l’eccellente lavoro svolto a Napoli da Mazzarri, che costruì un gruppo in grado di regalare un gioco piacevole e tante grandissime emozioni.
L’ex allenatore di Inter, Torino, Watford e Cagliari è atteso da un compito per nulla semplice: i Campioni d’Italia, più che recuperare terreno dalla testa della classifica, occupata dall’Inter e distante 10 punti, devono badare a difendere il quarto posto dalle inseguitrici, in primis proprio quell’Atalanta che ospiterà gli azzurri oggi pomeriggio alle 18.
Mazzarri, che incontrerà i Nazionali solo alla vigilia del match, dovrà fare a meno di Meret e Mario Rui, ma recupera finalmente Osimhen, che dovrebbe comunque partire dalla panchina: resterà in dubbio fino alla fine anche la presenza di Zielinski, rientrato dalla Polonia con una fastidiosa tonsillite.
Come anticipato a mezzo stampa e “promesso” a De Laurentiis, l’allenatore toscano confermerà il 4-3-3 con cui questa squadra, l’anno scorso, ha dato il meglio di sè: davanti a Gollini dovrebbero giocare Di Lorenzo, Rrahmani, Natan e Olivera, mentre a centrocampo Anguissa e Lobotka dovrebbero essere affiancati da uno tra Zielinski ed Elmas.
In attacco Politano e Raspadori faranno compagnia a un Kvaratskhelia che ha fatto sfracelli con la sua Georgia, mettendo a segno tre reti in due partite, di cui una alla Spagna.
Gli orobici sono avanti nel computo dei 52 precedenti giocati a Bergamo, con 22 successi contro i 18 blitz partenopei e i 12 pareggi.
Il Napoli ha però vinto gli ultimi 2 incontri, giocati entrambi nel 2022: il 3 Aprile Insigne, Politano ed Elmas siglarono il successo che illuse gli azzurri di poter lottare fino alla fine per il titolo, mentre il 2-1 del 5 Novembre, firmato da Osimhen e ancora da Elmas, fu una tappa importante nel cammino verso il terzo tricolore.
L’Atalanta ha vinto nettamente la sfida precedente: il 21 Febbraio la squadra di Gasperini annichilì la banda Gattuso con un perentorio 4-2, grazie alle reti di Zapata, Gosens, Muriel e Romero.
E’ dunque il pareggio il risultato che manca da più tempo: il 29 Ottobre 2014 Higuain vanificò il vantaggio firmato da Denis, ma fallì il rigore del sorpasso nel finale.
La trasferta in terra lombarda apre un ciclo di partite assai ostiche per la squadra ora affidata a Mazzarri, con Real Madrid, Juve e Inter prossime avversarie, ma la difficoltà di questi impegni non può rappresentare un altro alibi per una squadra che l’anno scorso ha vinto e dato spettacolo contro tutti.
E’ tempo di tornare a vincere, e soprattutto a lavorare a testa bassa, e in tal senso il ritorno di “Walter il Mago” rappresenta un’assoluta garanzia.