Forse sta davvero passando la “nuttata”: il Napoli esce indenne dal tempio di Anfield Road (impresa ancora mai riuscita a nessuno quest’anno), mette un’ipoteca probabilmente decisiva sul passaggio agli ottavi di Champions League (distanti solo un punto) e prova a rilanciarsi definitivamente in campionato, affrontando al San Paolo domenica alle 18 il Bologna di mister Mihajlovic (forza Sinisa non mollare!).
Gli azzurri, reduci anche dal chiarimento con il patron De Laurentiis sull’ammutinamento post-Salisburgo, proveranno a ridurre le distanze dal quarto posto, forti anche di una striscia vincente aperta contro i Felsinei, battuti regolarmente tra le mura amiche nelle ultime 5 occasioni.
Anche il computo generale delle sfide al San Paolo in serie A sorride decisamente ai partenopei, vittoriosi in 28 dei 60 precedenti complessivi, e battuti solo 9 volte in casa dai rossoblu.
L’ultima affermazione bolognese risale al 16 Dicembre 2012, e fu l’ex difensore napoletano Daniele Portanova, appena rientrato da una lunga squalifica, a siglare il gol decisivo; le marcature furono aperte da Manolo Gabbiadini, che avrebbe invece vestito la maglia azzurra dal Gennaio 2015 al Dicembre 2016.
Il gol del momentaneo 2-2 fu invece segnato con una splendida rovesciata dal greco Kone, che curiosamente siglò anche la vittoria (2-1) che il Bologna ottenne al San Paolo pochi giorni dopo in coppa italia, il 19 Dicembre 2012, determinando così l’eliminazione degli azzurri detentori del trofeo.
Il precedente successo del Bologna risale al 22 Ottobre 2000 e fu un umiliante 5-1 subito dal neopromosso Napoli di Zeman, che poche settimane dopo fu esonerato: il cambio di guida tecnica con Mondonico non riuscì ad evitare la retrocessione degli azzurri.
Di quella partita resterà indelebile il tragicomico autogol di Capitan Baldini su rinvio del portiere Ferdinando Coppola.
Il Napoli si è però rifatto con gli interessi in questi anni, con vittorie rotonde come il 6-0 del 19 Aprile 2016, firmato da una doppietta dell’ex Gabbiadini e da una tripletta di Mertens.
Il belga è andato a segno ben 11 volte contro i felsinei, ed ha anche deciso l’ultima sfida, siglando il gol del 3-2 nel finale il 29 Dicembre 2018.
Gli altri due gol furono realizzati da Arek Milik, che aveva già segnato una doppietta ai rossoblu il 17 Settembre 2016, confermando l’ottimo avvio in maglia azzurra dopo l’altra doppietta rifilata al Milan alla seconda giornata.
Napoli-Bologna fu la partita d’esordio per due tecnici che hanno segnato la storia recente del Napoli: il 18 Ottobre 2009 gli azzurri guidati per la prima volta da Walter Mazzarri, dopo l’esonero di Donadoni, vinsero in rimonta per 2-1 con i gol di Quagliarella e Maggio.
Il 25 Agosto del 2013 il Napoli di Rafa Benitez si presentò ai tifosi con un netto 3-0 firmato dal neo-acquisto Callejon e da una doppietta di Hamsik.
Tanti giocatori importanti hanno vestito entrambe le maglie, da Giordano a Zalayeta oltre al già citato Gabbiadini, ma il “doppio ex” al quale si pensa subito in occasione di ogni Napoli-Bologna è senza dubbio “Mister 2 Miliardi”, ovvero Beppe Savoldi, centravanti strappato da Ferlaino al Bologna nell’estate del 1975 per una cifra record (2 miliardi di lire, appunto) per provare a vincere il tanto agognato scudetto.
Savoldi non riuscì a regalare il tricolore ai tifosi napoletani, ma lasciò in eredità 55 gol in 118 presenze ed una coppa italia conquistata al primo anno in maglia azzurra, nel 1976.
Capitano di Savoldi tra i partenopei nel successo del 1976 era una bandiera azzurra, quel “Totonno” Juliano che però dopo 394 presenze in 16 anni di Napoli, chiuse la carriera con un’ultima stagione proprio a Bologna.
Unico ex nelle due rose attuali è il centrocampista felsineo Blerim Dzemaili, che con la maglia del Napoli ha giocato dal 2011 al 2014 vincendo anche due coppe italia.
L’ex azzurro proverà di sicuro a rovinare il pomeriggio dei suoi ex compagni, ma il Napoli non può più rimandare l’appuntamento con la vittoria in campionato che manca ormai da più di 40 giorni, ovvero dal 2-0 al Verona del 19 Ottobre firmato Milik.
Speriamo che, pur essendo vicini al Natale, per gli uomini di Ancelotti la prossima domenica pomeriggio segni la fine di questa tremenda quaresima.