Dopo la sosta per gli impegni delle Nazionali, durante la quale si sono conlcusi i gironi di qualificazione ad “Euro 2020”, torna il campionato di Serie A, e l’anticipo del sabato (ore 18) propone per il Napoli l’insidiosa trasferta del “Meazza” contro il Milan di mister Stefano Pioli.
Gli azzurri arrivano a questo match in un clima di tensione e grande incertezza, dopo l’ormai noto ammutinamento dei calciatori al termine della partita di Champions contro il Salisburgo, le azioni legali preannunciate dal Club e le dichiarazioni tutt’altro che concilianti rilasciate dal vicepresidente Edo De Laurentiis nei confronti della squadra, definita in pratica come un gruppo di giocatori senza attributi.
Gli uomini di Ancelotti non potranno però permettersi ulteriori passi falsi, per cercare di restare almeno agganciati alla “zona-Champions” dopo aver ormai abbandonato ogni velleità di lotta per lo scudetto, visto il già ampio distacco accumulato dal duo di testa Juventus-Inter.
Servono dunque i tre punti, che però il Napoli dovrà conquistarsi su un campo tradizionalmente molto ostico per gli azzurri: nei 71 precedenti in Serie A infatti i rossoneri si sono imposti 32 volte contro le 14 affermazioni partenopee.
Per 35 volte la sfida si è conclusa con un pareggio, proprio come negli ultimi due confronti a San Siro, terminati 0-0 sia lo scorso 26 Gennaio che il 15 Aprile 2018.
In entrambe le occasioni gli azzurri non sono riusciti a concretizzare un predominio territoriale continuo: in particolare grida ancora vendetta il miracolo di Donnarumma su Milik al 92′ della sfida di due stagioni fa.
Il trend dei confronti negli ultimi anni è, in realtà tutt’altro che sfavorevole per il Napoli, che ha battuto il Milan a domicilio in 3 delle ultime 6 sfide, ed è stato superato solo in una occasione nelle ultime 8 stagioni, ovvero il 14 Dicembre 2014, quando gli uomini di Rafa Benitez furono sconfitti per 2-0 con le reti di Menez e Bonaventura.
Da ricordare tutte le 3 affermazioni degli azzurri di questi ultimi anni, a partire dal 2-1 del 22 Settembre del 2013 firmato da Britos ed Higuain, con grande protagonista Pepe Reina che parò anche un calcio di rigore a Balotelli, interrompendo una lunga serie di realizzazioni consecutive dal dischetto di SuperMario.
Clamoroso ed indimenticabile il 4-0 rifilato dai ragazzi di mister Sarri al Milan di Sinisa Mihajlovic il 4 Ottobre del 2015, con i gol di Allan e l’autorete di Ely inframezzati da una splendida doppietta (un gol anche su punizione) di Lorenzo Insigne.
Il numero 24 del Napoli andò a segno anche il 21 Gennaio 2017, portando gli azzurri sul 2-0 dopo la rete iniziale di Josè Callejon: 2-1 il risultato finale.
Le sfide tra Milan e Napoli hanno caratterizzato la lotta al vertice nella parte finale degli anni ’80, quando complice un periodo opaco della Juventus erano soprattutto i rossoneri del presidente Berlusconi, di Sacchi e dei 3 Olandesi a contendersi lo scudetto con il Napoli di Ferlaino, Maradona e Careca.
Lo scudetto perso, con un incredibile finale di campionato ,dal Napoli campione in carica nel 1988 a vantaggio del Milan, spalancò le porte alla doppietta rossonera in Coppa dei Campioni, conquistata dagli uomini di Sacchi nel 1989 a Barcellona contro la Steaua Bucarest e nel 1990 a Vienna contro il Benfica.
Quell’anno però il Napoli si prese la sua rivincita in campionato, beffando il Milan in un finale mozzafiato, con i rossoneri sconfitti alla penultima giornata nella “fatal Verona” e superati definitivamente dagli azzurri trionfatori al Dall’Ara di Bologna.
Anche in quegli anni d’oro, però, il Napoli usciva spesso con le ossa rotte dai confronti con il Milan a S. Siro: l’unica vittoria su quel campo Maradona la conquistò nel 1986, quando firmò insieme a Giordano il 2-1 del 13 Aprile; gli azzurri non avrebbero più violato il “Meazza” rossonero per ben 27 anni.
Clamoroso fu soprattutto il 4-1 del 3 Gennaio 1988 che diede il via alla rimonta rossonera sul Napoli capolista: Careca illuse gli azzurri, portandoli in vantaggio con uno splendido pallonetto prima che le reti di Colombo, Virdis, Gullit e Donadoni travolgessero i partenopei.
Il Napoli ha raccolto le briciole nelle trasferte a Milano anche negli anni ’90: il 21 Novembre 1993, nel primo storico match giocato dagli azzurri in posticipo in pay tv, gli uomini di mister Marcello Lippi si portarono in vantaggio con una rete di Fabio Pecchia prima che Panucci ed Albertini ribaltassero il risultato.
Un pareggio a suo modo storico fu quello dell’8 Gennaio 1995, poiché la rete del pareggio firmata nel finale da Fabio Cannavaro con la complicità del portiere Sebastiano Rossi, fu il primo ed unico gol del futuro Pallone D’Oro in maglia azzurra.
Altro napoletano protagonista di un pareggio a San Siro fu Pino “Batman” Taglialatela che il 10 Dicembre 1995 parò l’impossibile, compreso un rigore al “Divin Codino” Roberto Baggio, riuscendo ad inchiodare il punteggio sullo 0-0 fino al novantesimo.
Unico ex a disposizione, ma destinato a seguire il match in panchina, è il portiere di riserva dei rossoneri, ovvero proprio quel Pepe Reina che dopo 4 stagioni passate a dichiarare amore eterno a Napoli, non ha esitato ad accasarsi a suon di milioni in una delle rivali storiche degli azzurri, anche a costo di scaldare con grande continuità la panchina del “Meazza”.
Anche tra le fila degli azzurri il grandissimo ex sarà in panchina, ma in tutt’altro senso: per il tecnico del Napoli, Carlo Ancelotti, quella con il Milan non sarà mai una partita come le altre, visto che con i rossoneri, sia come giocatore che come allenatore, ha conquistato i trofei più importanti in Italia ed in Europa.
Il tecnico di Reggiolo però non può lasciarsi andare ai ricordi, visto il momento così delicato: serve una vittoria, e pazienza se dovrà arrivare a spese del “nemico” più caro.