Il Rione Sanità è uno dei rioni di Napoli e fa parte parte della terza municipalità Stella-San Carlo all’Arena. Corrisponde ad un’area ubicata a nord delle mura vicereali di Napoli e precisamente a nord del Borgo dei Vergini fino alle falde della collina di Capodimonte. Inizia da piazza Vergini e comprende la zona di via Sanità, Piazza Sanità, fino alla zona dell‘Ospedale San Gennaro detto dei Poveri
Il nome del Rione Sanità, invece, si spiega attraverso due ipotesi. La prima fa riferimento alla salubrità del luogo, visto che la zona era piena di boschi e sorgenti d’acqua; un’altra fa riferimento a presunti miracoli qui avvenuti per le preghiere rivolte ai morti nei vari cimiteri del quartiere. Il quartiere si sviluppò urbanisticamente dal XVII secolo, a partire dalla costruzione della Basilica di Santa Maria della Sanità,
diventando l’area prescelta da nobili e borghesi napoletani per le proprie dimore. Nel XVIII secolo le sue strade diventarono il percorso della famiglia reale dal centro della città alla Reggia di Capodimonte.
Agli inizi dell’’800 il rione venne tagliato fuori dalla città quando furono realizzati, per volere di Giuseppe Bonaparte e poi di Gioacchino Murat,Il Corso Napoleone e il ponte della Sanità che avrebbero facilitato i collegamenti ma sarebbero stati necessariamente la causa dell’isolamento del quartiere.
Fu così che con il passare degli anni, il rione Sanità divenne una sorta di “periferia al centro della città”, con diverse problematiche sociali ed economiche, tuttavia il desiderio di rinascita ha dato una sempre più consapevolezza delle ricchezze storico-culturali del quartiere. Dal 2000, l’arrivo del nuovo parroco della Basilica di Santa Maria della Sanità, Padre Antonio Loffredo, ha segnato l’inizio di un processo di riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e umano del quartiere.
Alcune associazioni di volontariato, culturali e sociali già attive nel Rione si sono costituite in cooperative favorendo la crescita socio-economica del territorio, per costruire migliori condizioni di vita, stimolando il senso civico, e offrendo occasioni concrete di riscatto sociale per gli abitanti del quartiere. Oggi nel Rione Sanità lavorano oltre 30 enti no profit.
Nel cuore del Rione Sanità si trova la casa di Antonio De Curtis, noto a tutti come Totò. Anche se la struttura non è visitabile è diventato un luogo di “pellegrinaggio” per i fan e curiosi come pure il busto in bronzo, a lui dedicato ad opera dell’artista Salvatore Scuotto, mentre al centro del quartiere, nella piazza di fronte al celebre ascensore, c’è una scultura che raffigura una sagoma del celebre attore. Tra i vari siti di rilevanza storica, artistica e culturale, troviamo: Le catacombe di San Gaudioso che si trovano sotto alla chiesa della Madonna della Sanità e sono molto più piccole di quelle di San Gennaro, sempre nel quartiere, .L’ipogeo dei Cristallini, Il palazzo dello Spagnuolo, Il Palazzo Sanfelice, il cimitero delle Fontanelle, Jago Museum, il borgo dei Vergini.
Negli ultimi anni nei quartieri di tutta Napoli, si è diffusa l’arte dei murales e anche alla Sanità passeggiando non si può fare a meno di notare l’abbondante street art che colora i vicoli del rione