Parlaci di te
Ciao a tutti, prima di tutto volevo ringraziare la redazione per l’opportunità di potermi raccontare. Io sono Martina, studio lingue e ho 26 anni. Ho diverse passioni, perché tendo a essere curiosa e, di conseguenza, entusiasmarmi facilmente. Mi piace leggere (soprattutto fantasy) e adoro l’astronomia, infatti ho uno skywatcher 130 EQ2. Talvolta gioco al pc a Genshin Impact e da un anno circa ho l’hobby di collezionare bambole. Ultimo, ma non meno importante, faccio cosplay.
Da quanto tempo fai cosplay e quali hai realizzato fino ad ora?
Faccio cosplay circa dal 2013, sebbe già molti anni prima progettavo di vestirmi e interpretare diversi personaggi, senza sapere che tutto ciò si potesse definire come cosplay. Ne ho realizzati diversi: Sailor Saturn da Sailor Moon; Madoka Kaname da Puella Magi Madoka Magica; Nezuko Kamado e Mitsuri Kanroji da Demon Slayer; Diamond da Land of the Lustrous; Asuka da Evangelion (sebbene non abbia ancora fatto un photoset professionale con questo cosplay); Star Guardian Lux da League of Legends e infine diversi original, ovvero cosplay inventati da me.
Come hai scelto il tuo nickname?
Il mio nickname, Tundre, richiama alla tundra. Le regioni polari mi hanno sempre affascinata e, sebbene tecnicamente sia una zona subpolare, l’ho scelto ugualmente per una questione di musicalità. Le regioni polari le ho sempre trovate suggestive e magiche, pertanto desideravo un nome che potesse riflettere sul mio profilo da cosplayer questa magia e queste sensazioni di fascino e anche un po’ di mistero.
A quale cosplay che hai realizzato sei più legata?
Sono molto legata al cosplay di Madoka Kaname perché l’anime da cui proviene, Puella Magi Madoka Magica, è il mio preferito. L’ho visto più volte e mi sento molto affine al carattere e al modo di pensare di Madoka e in parte anche di Homura, ovvero il desiderio di essere utili per gli altri e di ribellarsi alle ingiustizie per quanto riguarda Madoka, mentre, per quanto riguarda Homura, mi ritrovo molto nel suo senso di lealtà e amicizia.
Realizzi da sola i tuoi cosplay o preferisci comprarli/commissionarli?
Dipende dal tempo e dalla reperibilità dei materiali e dei cartamodelli, purtroppo. A volte li realizziamo io e mia madre, altrimenti li compro. In ogni caso, ho intenzione di frequentare un corso per imparare a cucire meglio e realizzare cartamodelli dato che, grazie al cosplay, ho sviluppato la passione per la sartoria. Comunque preferisco farli da sola.
Cosa pensi si chi ha fatto una scelta diversa dalla tua?
Penso che ognuno sia libero di fare come meglio crede. Il cosplay dev’essere prima di tutto divertimento e se qualcuno non ha tempo di realizzarli o trova molte difficoltà perché magari è più portato per altro, è appunto libero di comprarli o farli commissionare ad altri.
Hai un “dream cosplay” o un progetto che hai particolarmente a cuore?
Ne ho diversi, per sfortuna del mio portafoglio. Vorrei terminare il mio cosplay di Sarah Kerrigan da Starcraft 2, provare a realizzare quello di Homucifer e Angewomon, più tantissimi progetti gijinka dei Pokémon (ovvero loro versioni umanizzate).
In quale cosplay invece, non ti vedresti proprio?
Sicuramente non mi vedrei in generale in cosplay di anime o videogame che non mi appassionano più o che non mi piacciono in generale.
Secondo te è giusto guadagnare con il cosplay?
Certo, lo trovo giusto. Ci sono tanti lavori correlati al cosplay, dalla vendita di foto o gadget, fino all’animazione di feste di compleanno e alle commissioni di costumi o parrucche. Creare costumi e organizzare set fotografici è impegnativo, richiede tempo e soldi e anche una certa inventiva. Molti sminuiscono questo lavoro, ma emergere e poter vivere di cosplay non è così semplice e scontato, bisogna essere originali e saper prendere il pubblico.
Secondo te ci sono dei casi dove non lo sia?
Al momento non mi sovvengono casi in cui non lo sia. Sicuramente, come qualsiasi lavoro, deve rispettare i concetti di rispetto e di correttezza.
Ultimamente si parla molto degli original, secondo alcuni snaturano il senso del cosplay, tu come la pensi?
Come detto precedentemente, io stessa creo original. Penso che sia qualcosa di fantastico e che non vada a snaturare il senso del cosplay, anzi, vada a sublimarlo. Bisogna creare il design, avere un’idea chiara del personaggio e del suo carattere, narrare la storia che c’è dietro. Insomma, è il cosplay all’ennesima potenza.
Secondo te che impatto hanno avuto i social network nella diffusione del cosplay?
Penso abbiano avuto un ruolo decisivo e positivo. Secondo me, senza i social sarebbe rimasto un fenomeno di nicchia, assieme alle relative fiere cosplay. Ad esempio, senza social solo chi viveva sul posto di una fiera o zone limitrofe sapeva dell’evento, per non parlare dell’esistenza stessa del cosplay. Adesso, invece, sono fortunatamente informazioni accessibili a tutti. Inoltre, grazie ai social ci si può mettere in contatto con artisti lontani, ma affini a livello lavorativo, e quindi sono possibili le collaborazioni. Poi c’è il lato più pratico: si possono trovare tanti video tutorial, si possono seguire altri cosplayer che possono ispirare o aiutare nella realizzazione di un costume.
A quali eventi hai partecipato fino ad ora?
Ho partecipato a diversi eventi, dal Cartoomics al Lucca Comics.
Qual è la tua fiera preferita?
Ognuna ha il suo fascino, ma preferisco quelle in cui posso incontrare i miei amici o dove vado in compagnia. Quindi dipende da questo fattore.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Non posso ancora confermare tutto ciò, ma spero di poter partecipare al Romics primaverile e al RiminiComix. Per quanto riguarda i cosplay, ho quasi finito di comprare tutto il necessario per Mona da Genshin Impact ed è in progetto sia la versione scolastica che canonica di Qiqi, sempre da Genshin Impact. Ho in programma anche delle versioni natalizie di alcuni personaggi, ma non ho ancora deciso quali, forse Xiangling, sempre da Genshin Impact (se non si fosse notato, adoro questo gioco).
Hai qualche aneddoto particolare che ti è successo in ambito cosplay che vuoi raccontarci?
Un aneddoto che mi viene in mente è quando partecipai al BGeek anni fa, si parla forse del 2015. Portai Popstar Ahri da League of Legends e i miei amici ridevano spesso. Non capendo perché, chiesi il motivo di tanta ilarità e loro mi riferirono che le persone, a mia insaputa, accarezzavano le code che avevo dietro le spalle, alcuni come se fossero una sorta di reliquia.
Hai mai partecipato a qualche contest cosplay?
Ho partecipato solo al contest dello Schio Comics e alla sfilata della Mongolfiera dei Giochi, e in quest’ultimo evento ho vinto come miglior cosplay femminile.
Hai mai partecipato come giurata a qualche manifestazione?
Mai e credo che devo ancora migliorare tanto per essere scelta come giurata a qualche manifestazione
Hai mai partecipato ad eventi all’estero?
Ancora no, ma mi piacerebbe tantissimo.
Hai un profilo dove offri contenuti contenuti o chiedi di essere supportata per i tuoi progetti?
Sì, ho un profilo Ko-fi che uso per poter comprare costumi o materiali e che potete trovare QUI!
Concludendo ecco tutti gli altri contatti social di Martina: