La splendida chiesa, rappresenta a Napoli la prima costruzione sacra dedicata alla Madonna. Il nome Pietrasanta si deve ad una pietra recante l’incisione di una croce, una roccia ritenuta santa in quanto sarebbe stata capace di dare l’indulgenza completa a chi la baciava. Tale pietra, si narra, che sia conservata all’interno della chiesa stessa. Nessuno però fino ad oggi l’ha trovata. Prima di dedicare l’edificio alla Madonna, si racconta che fosse la dimora della dea Diana
In epoca Paleocristiana, tutte le donne che si dedicavano all’antico culto della dea furono accusate di stregoneria, bollate come serve del Demonio e bandite dalla città. Il culto della dea Diana era tanto forte che nel 553 d.C. il vescovo Pomponio, per contrastarlo, fece edificare una chiesa dedicata alla Madonna: Santa Maria Maggiore.
Egli iniziò a raccontare che la Vergine Maria gli era apparsa in sogno chiedendo di edificare la chiesa solo dopo aver trovato una pietra di marmo celata sotto al terreno e avvolta in un panno di colore celeste. Questa pietra aveva il potere di concedere l’indulgenza a coloro che la baciavano. La Madonna gli spiegò che la Basilica avrebbe contrastato la presenza del diavolo che, sotto forma di maiale, compariva tutte le notti nella zona compresa tra Piazza Miraglia e il centro antico, spaventando con il suo grugnito infernale i residenti e cercando di insinuarsi nelle loro vite. Secondo gli abitanti del luogo, questa presenza malvagia era legata ai vecchi resti del tempio di Diana, dove alcune donne (considerate streghe) per il desiderio di vendetta della dea, consegnarono la città l’orribile maiale.
Fu così che ogni anno nel mese di maggio per ricordare l’intervento prodigioso della Madonna che esorcizzò il male, scacciando per sempre il diavolo maiale, che l’abate di Santa Maria Maggiore sgozzasse un maiale, irrorando con il suo sangue questi luoghi dalla cima del campanile per esorcizzare il male. Questo rito continuò fino al 1625, anno in cui fu deciso di abolirlo perché ritenuto indecoroso e pagano.
Ma l’antica piazzetta, il suo campanile e la chiesa sono avvolti ancora da un altro mistero. Si narra che Sant’Evaristo, quinto papa della chiesa cattolica dalla sua fondazione, sia stato sepolto sotto la piazza e che il giorno della sua commemorazione, 27 ottobre, una sensazione di benessere giunga dalle sue fondamenta, donando pace e serenità a tutti coloro che passano di la.