Uno dei culti più caratteristici dell’antica città greca di Neapolis fu quella della dea Parthenope che divenne la divinità della città. Essa fu identificata con una sirena
Tra le tante antiche tradizioni esistenti a Napoli la Lampadoforia sicuramente è tra le meno conosciute.
La festa viene istituita inizialmente per celebrare la sirena Parthenope per poi legarsi fortemente al culto della dea Demetra che presto diventerà una delle più importanti divinità neapolitane. la LAMPADOFORIA LA LAMPADOFORIA La Lampadoforia o Lampadedromia, cioè la corsa con le fiaccole, era un particolare tipo di corsa che godette di grande popolarità anche a Roma. Questa competizione traeva le sue origini da riti sacri; per questo motivo si correva ogni anno a Neapolis, nei pressi della tomba della Sirena Parthenope.
Come si svolgeva la corsa
Queste gare chiamate anche lampadius, si svolgevano con giovani atleti completamente nudi che dovevano attraversare gli stretti vicoli della città tra due ali di folla passandosi la fiaccola come una staffetta, cercando di non farla mai spegnere pena la squalifica.
Le prime olimpiadi napoletane
Questa corsa diventò così importante all’epoca di Augusto che li proclamò giochi isolimpici di Neapolis e diventarono famosi in tutto il mondo conosciuto, e tanti atleti partivano ogni anno da lontani paesi per parteciparvi.
La testimonianza di questi atleti provenienti anche dal lontani paesi è stata ottenuta da una lapide ritrovata in un tempio sotto piazza Nicola Amore durante gli scavi per la costruzione
della metropolitana Duomo, dove venivano registrato l’albo d’oro dei vincitori di questa gara.
L’origine di questa corsa con le fiaccole deriva molto probabilmente da un bassorilievo
che si trova San Gregorio Armeno in cui una canafora, una sacerdotessa di Demetra
sta celebrando i Misteri Eleusini per la divinità stringendo tra le mani una fiaccola.
I riti eleusini prevedevano di regalare delle statuette di argilla alla dea Demetra e da qui poi nacque probabilmente l’usanza di fare i pastori del presepe, proprio nella zona di San Gregorio Armeno.