Cinquina del Napoli nello spareggio Champions contro la Lazio: i partenopei segnano cinque gol al termine di una partita piuttosto spettacolare nella quale non sono mancate polemiche, gol bellissimi ed errori.
Gli uomini di Gattuso hanno avuto il merito di sfruttare bene le occasioni avute e, soprattutto, di capitalizzare il gioco offensivo creato nei momenti topici della gara. La qualità della formazione azzurra è tanta ed è notevole anche quella della Lazio, specie dalla cintola in su, ma gli azzurri hanno dimostrato, ancora una volta, di essere una squadra forte e votata all’attacco. Sono 71 le reti in campionato, con tutti gli attaccanti che si alternano come frombolieri infallibili.
Resta il rimpianto forse di una stagione che poteva regalare soddisfazioni maggiori: i tantissimi infortuni, specie in attacco e qualche scelta tecnica un po’ discutibile, costringono i napoletani ancora al quinto posto in classifica. Certo la consapevolezza è diversa rispetto ad un paio di mesi fa, la qualità dei quattro attaccanti (chiunque giochi) sta facendo sempre la differenza e le armi da utilizzare in corso di gara sono affilate.
La gara si è decisa nei primi 12 minuti: un rigore di Insigne (chiamato dal Var, salvando, di fatto, Hysaj da rigore ed espulsione immediatamente successiva) e uno splendido gol di Politano hanno messo la gara in discesa per i padroni di casa: una buona difesa e un pizzico di fortuna (palo di Correa nel momento di massima spinta dei capitolini) hanno fatto il resto.
Nella ripresa non c’è stato scampo per i biancocelesti, colpiti ed affondati da due capolavori autentici di Insigne e Mertens che, con 102 gol in campionato, raggiunge Antonio Vojak nella classifica dei marcatori all time in campionato. Un record che durava da quasi un secolo, difficilmente esiste in vita alcun tifoso azzurro che ricordi le gesta del precedente detentore di questo record.
La girandola dei cambi e un lieve rilassamento hanno permesso alla Lazio di riaprire il match, dimezzando lo svantaggio con Immobile e Milinkovic (a proposito di qualità), prima che il Napoli richiudesse a doppia mandata la gara con il sesto centro stagionale di Osimhen, servito d Lozano (a proposito di armi affilate).
Il 5-2 finale è ambrosia dolce per i tifosi.
La classifica dice che il Napoli è quinto e, esclusa l’Inter ormai avviatasi alla conquista del meritato titolo, ci sono quattro squadre in tre punti.
A guardare le gare di questo turno infrasettimanale, è proprio il Napoli la squadra che sembra star meglio: ma attenzione a cantare vittoria, troppo spesso a Napoli abbiamo festeggiato prima di tagliare il nastro.
Il Milan appare affaticato e pieno di tossine, perde spesso e anche le stesse vittorie sono poco convincenti, ha tre trasferte terribili (Lazio, Juve e Atalanta) e potrebbe subire il contraccolpo del passare dal sogno scudetto alla lotta per un posto al sole.
La Juve è un’incognita: non giudicabile la vittoria (comunque sofferta) contro il derelitto Parma, mentre l’Atalanta appare in forma nonostante il pareggio con la Roma; gli orobici meritavano un vantaggio più ampio prima di rimanere in 10 e subire il ritorno dei giallorossi. Anche la Lazio è ancora in corsa, ma solo se dovesse vincere il recupero con il Torino.
Come detto la caccia è aperta, bisogna vincere e avere coraggio, a questo punto del campionato i punti pesano e vanno conquistati con lotta e sudore.