Trama: In una maestosa foresta poco distante da un’isolata dimora padronale, viene trovata una bambina. Gli Harrington la accolgono e l’incredulità si trasforma rapidamente in gioia. Una terribile tragedia si è abbattuta su di loro e l’arrivo inaspettato della piccola li riempie di speranza, illuminando gli angoli bui e polverosi della casa. Nel disperato tentativo di non perderla, la tengono nascosta, sospesa in un fatato mondo estivo in cui le normali regole di comportamento – e la legge – sembrano non applicarsi. Tuttavia, pochi giorni dopo, un cadavere viene trovato nel bosco. E i loro sogni di una famiglia perfetta vanno in pezzi come una fragile cupola di vetro. Finché, a distanza di molti anni, la verità dovrà essere ricomposta, tassello dopo tassello… Un indimenticabile romanzo, una storia emozionante e commovente sui segreti gelosamente custoditi per amore e per paura, sul bisogno di una famiglia e su come, grazie a essa, ci si possa ritrovare quando si è più persi.
Sperling & Kupfer
Recensione: Tre le voci narranti della storia: Rita, la tata; Hera, una figlia e Sylvie, una madre. Si alternano nella narrazione, portando il lettore a scoprire particolari, punti di vista e fatti accaduti durante un’estate in una villa in mezzo alla foresta, oscura ed impenetrabile. Vicende che non si sono mai concluse, ma che hanno portato a forti ripercussioni.
Misteri e tragedie del passato che rivivono e condizionano il presente.
Una narrazione travolgente, fitta e che non lascia il tempo di respirare, spinge ad andare avanti a cercare di sciogliere i nodi che avvolgono le storie.
Molti i salti temporali che non influiscono minimamente sul mantenimento del filo della narrazione, non ci si perde, ma rendono pian piano più chiara la visione dell’insieme.
Sembrerebbe un libro prettamente al femminile, mantre non è così. Gli uomini ci sono, si muovono sullo sfondo, alcuni manovrano fili, altri sono salvifici ed hanno un ruolo tutt’altro che marginale.
I personaggi sono molto più complessi di quanto possa sembrare, sono delineati alla perfezione, il loro ruolo è centrale. Mi riferisco a tutti i personaggi del libro, nessuno è stato messo lì a caso.
In alcuni momenti, ho avuto la percezione che le vite dei protagonisti fossero state messe sotto vetro, chiuse in un qualcosa attraverso cui si possano osservare, ma non toccare, qualcosa di estremamente ipnotizzante e fragile, proprio come i terrari tanto amati dalla tata Rita.
EVE CHASE ha lavorato come giornalista prima di dedicarsi alla sua grande passione: scrivere romanzi. Vive a Oxford con il marito, tre figli e un golden retriever molto peloso di nome Harry. Le figlie di Foxcote Manor è un bestseller del Sunday Times, selezionato dal prestigioso Richard and Judy Book Club. In breve tempo è diventato un successo del passaparola, con un posto fisso nella Top Ten della fiction e i cui diritti di traduzione sono stati venduti in quattordici Paesi.