Apro con una domanda che di questi tempi va molto di moda: quanto sareste disposti a spendere per il vostro smartphone? Parliamoci chiaro, oggigiorno è sempre più importante, sia dal punto di vista della comodità, sia dal punto di vista sociale, quale smartphone si possieda. Che sia un iPhone oppure un Samsung Galaxy, ormai la società contemporanea si basa su questi device.
Una delle aziende che vuole provare a rompere questo dualismo tra Samsung ed Apple è Huawei, che da qualche anno è entrata prepotentemente nel mercato, raggiungendo in poco tempo le vette di quest’ultimo. La casa di sviluppo cinese ha comunicato il ritorno sul mercato di una collaborazione che già aveva dato ottimi frutti in passato: quella con Porsche Design per la creazione del nuovo Huawei Mate RS Porsche Design. Questo nuovo gioiellino (la sua uscita è prevista in Italia entro la fine del mese di aprile), come i suoi predecessori d’altronde, ha specifiche che sarebbero comparabili a quelle di un PC da gaming di fascia alta; parlo infatti dei 6 GB di RAM, della Kirin 970 come CPU (che già si candida ad essere una delle migliori sul mercato), della tripla fotocamera posteriore da 40, 20 e 8 MP, di una fotocamera anteriore da 24 MP, ma anche della memoria di base di 256 GB espandibile fino a 512 GB; insomma un vero e proprio bolide. Ma io non vorrei semplicemente soffermarmi sull’analisi delle specifiche tecniche di questo smartphone. Non si spiegherebbe la mia introduzione.
Quello che vorrei analizzare è infatti legato al prezzo di listino dell’ultimogenito di casa Huawei: si parla infatti di 1605 € per la versione da 256 GB e di 2095 € per quella da 512 GB. Ricordo che stiamo parlando di un super top di gamma, ma comunque c’è da considerare che la cifra non è irrisoria. E io vorrei approfondire proprio questo aspetto. Negli ultimi anni si sta sviluppando un nuovo mercato degli smartphone: quello di lusso.
L’evoluzione dei telefoni cellulari, dal 1973 (data della prima telefonata effettuata da Martin Cooper, ricercatore all’epoca di Motorola) ad oggi, ha attraversato varie fasi. Dai primi telefonini, solo di nome viste le dimensioni, è iniziato un processo di minimizzazione delle dimensioni dei device, fino ad arrivare alla metà degli anni 2000 circa, quando ricordo di aver visto telefoni cellulari non più grandi di un dito. Ma poi è entrata in gioco la Apple che nel 2007 ha prodotto il primo iPhone, il quale sarebbe stato il precursore del nuovo concetto di telefonino: lo smartphone. E così via, andando avanti con gli anni si è delineata sempre di più quella che sarebbe stata l’idea di base di tutti i dispositivi futuri, cioè di passare da semplice telefono a, fondamentalmente, mini computer. Ovviamente però,accanto a rivoluzioni di questo calibro (erano da poco finiti gli anni ’90 e stiamo parlando di portarsi un computer nella tasca), non poteva non esserci qualche lato negativo. In questo caso l’inconveniente era il prezzo, perché chiaramente le componenti costano e se non ci fosse stato un notevole vantaggio economico, non avrebbe avuto senso fare un investimento del genere. Ma ora, a mio parere, stiamo andando oltre.
Questo Huawei Mate RS Porsche Design è l’emblema di quella che secondo me è l’evoluzione sbagliata degli smartphone. Io capisco che ci sia un mercato extra lusso che scalpita di richieste, così come capisco che le case produttrici vogliano esaudire queste richieste, visti gli introiti che fruttano. Ma non è questo che serve alla società contemporanea. Ad una società che si sta spaccando sempre di più tra chi è estremamente ricco e chi è estremamente povero; con i ricchi che diventa sempre più ricchi ed i poveri che diventano sempre più poveri. Non è uno smartphone da quasi 2100 € che può smuovere questa situazione. No di certo. Anzi.