L’incredibile storia dell’Isola delle Rose è un film del 2020 diretto da Sydney Sibilia. La pellicola narra la vicenda della piattaforma artificiale creata dall’ingegnere Giorgio Rosa, divenuta una micronazione il 1º maggio 1968 e poi demolita nel febbraio del 1969. Le riprese del film sono state effettuate tra Bologna, Rimini, Riccione, Roma, Valle d’Aosta, Anzio e Malta. Il primo trailer è stato diffuso il 27 ottobre 2020 mentre il film è stato distribuito su Netflix a partire dal 9 dicembre 2020 ed è attualmente ancora visibile sulla medesima piattaforma. La critica ha accolto il film in maniera contrastante, c’è chi l’ha recensito con parole durissime, addirittura definendolo “un paio d’ore di cattivo cinema e pseudo informazione” e poi c’è chi è stato fortunatamente meno severo. Sicuramente c’è da sottolineare che alcune informazioni riguardanti i reali protagonisti della vicenda sono state romanzate e modificate per questioni cinematografiche. Nonostante ciò per la critica positiva il film “ricostruisce l’atmosfera di quei tempi, anche se lo fa marcando palesemente lo stereotipo del romagnolo” rappresentando pseudo festini in realtà mai avvenuti sull’isola. Per quanto riguarda i riconoscimenti più importanti ottenuti dal film, vanno assolutamente menzionati tre David di Donatello dell’edizione 2021 e cioè il premio come migliore attore e migliore attrice non protagonisti, vinti rispettivamente da Fabrizio Bentivoglio e Matilda De Angelis, ed a seguire il premio per i migliori effetti speciali visivi, vinto da Stefano Leoni ed Elisabetta Rocca.
La storia raccontata nel film inizia a Strasburgo nell’inverno del 1968 dove, mentre si reca in ufficio, il presidente del Consiglio d’Europa Jean Baptiste Toma nota un uomo che da giorni sosta nell’androne del palazzo in attesa di poter esporre il proprio caso al parere dell’organizzazione. Dopo molte insistenze e supportato da documenti firmati dalle Nazioni Unite, Toma accetta di incontrarlo per ascoltare la sua storia. Così conosciamo il giovane ed eccentrico Giorgio Rosa, interpretato dal bravissimo Elio Germano, che a Bologna incontra la sua ex fidanzata Gabriella, proprio nel giorno in cui festeggia la sua laurea in ingegneria. Il suo tentativo di approcciarla e recuperare il loro rapporto si rivela però infruttuoso, soprattutto perché Gabriella lo ritiene immaturo e incapace di conformarsi alla società moderna. Dopo alcuni vani tentativi di adattarsi alla società, Giorgio decide infine di costruire una piattaforma marittima al largo delle coste di Rimini, cioè fuori dalle acque territoriali italiane, per farne il proprio mondo privato. Con l’aiuto del suo vecchio amico e compagno di studi, il ricco Orlandini, Giorgio riesce con mille espedienti a realizzare la sua visione, che ribattezza appunto Isola delle Rose. Quest’ultima sarà ben presto trasformata in una rinomata meta turistica per i frequentatori estivi della riviera romagnola. Il successo dell’isola attira anche l’attenzione di Gabriella, che vi si reca per comunicare a Giorgio di essere ormai in procinto di sposarsi; in tale occasione lei gli rinfaccia di aver creato un’eccentrica discoteca in mezzo al mare. Così Giorgio, desideroso di fare del suo mondo qualcosa di molto più reale e riconosciuto, matura con i suoi amici un’idea folle: portare il proprio caso davanti alle Nazioni Unite nella speranza di venire riconosciuti come stato indipendente. Del resto, l’Isola delle Rose si era già dotata di una lingua ufficiale, di un governo, di una moneta ed un’emissione postale; mancava solo un riconoscimento ufficiale. La mossa, oltre a trovare incredibilmente l’opinione favorevole dell’ONU, suscita la risposta ostile del governo italiano. Nonostante le minacce e le intimidazioni Giorgio non demorde, e dietro consiglio di Gabriella, laureata in legge ed esperta di diritto internazionale, decide di portare il suo caso a Strasburgo. Il presidente Toma decide di aiutare Giorgio a portare il caso di fronte al Consiglio che, nonostante le pressioni del governo italiano, accetta di esaminare il caso. A quel punto, temendo che il Consiglio possa effettivamente dare ragione a Giorgio, il governo italiano si decide a firmare una vera e propria dichiarazione di guerra contro l’Isola delle Rose.
Come si è già detto, ci sono svariate incongruenze tra la storia raccontata nel film e quella reale. Ciò che sicuramente attira maggiormente il pubblico portandolo alla visione della pellicola, è l’assurdità di tale vicenda e la consapevolezza di essere spettatori di un fatto realmente accaduto. La storia vera dell’Isola delle Rose ebbe il seguente esito: 55 giorni dopo la dichiarazione d’indipendenza, martedì 25 Giugno 1968 una decina di pilotine della polizia con agenti della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza circondarono la piattaforma e ne presero possesso, senza in realtà mettere in pratica alcun atto di violenza. L’affondamento ed il successivo smantellamento durarono una quarantina di giorni, fino a circa metà Aprile 1969