INTRODUZIONE
Pubblicato in Giappone ad ottobre 2021, il il nuovo JRPG realizzato dallo studio Lancarse è arrivato finalmente in occidente. Il progetto è particolarmente interessante anche perchè ha coinvolto Ryutaro Ito, Tsukasa Masuko e altri artisti che hanno realizzato la celebre serie Shin Megami Tensei. Non a caso Monark prende in prestito le atmosfere e buona parte dei temi principali di Shin Megami Tensei.
LA TRAMA
Il nuovo gioco di Fuyuki Hayashi e Mitsuhiro Hoshino è ambientato nella prestigiosa Shin Mikado Academy, un gigantesco istituto scolastico che nei primissimi minuti della campagna viene circondato e separato dal mondo esterno da una barriera invalicabile; una fitta e misteriosa Foschia che avvolge le strutture dell’accademia, trasformando la maggior parte degli studenti nei cosiddetti “Instabili“, cioè individui privi di autocontrollo.
Non potendo abbandonare l’istituto, gli alunni e gli insegnanti scampati si rifugiano al piano terra dell’edificio principale, unico luogo in cui la foschia non riesce a penetrare. Nei panni di un protagonista il compito del giocatore sarà quello di risolvere il mistero della dilagante follia ed escogitare un modo per riportare tutto alla normalità.
Il protagonista sarà accompagnato da Nozomi Hinata, Presidentessa del Consiglio Studentesco e da un gruppo di sopravvissuti al disastro.
Entrati nella foschia il gruppo rimane intrappolato nel cosiddetto Otherworld, un luogo in cui dimorano diverse temibili creature: i Daemon e i Monarchi. Vanitas, un demone dall’aspetto innocuo ma dotato di poteri incredibili, spiega al gruppo la situazione che è il risultato del patto stipulato tra le incarnazioni dei Sette Peccati Capitali e di esseri umani che vogliono soggiogare gli altri esseri umani.
GAMEPLAY
Il gameplay del gioco è quasi interamente ereditato da Lost Dimension, gioco Lancarse disponibile per le console di settima generazione. Il sistema di combattimento di Monark è rigorosamente a turni ed è caratterizzato da un movimento libero dei vari personaggi. Durante il proprio turno il giocatore ha la facoltà di muovere ad uno ad uno i membri del party all’interno di un’area circolare e di attaccare i nemici presenti in suddetta area.
Una meccanica che consente ai protagonisti di aggredire alle spalle gli avversari, massimizzare il danno procurato ed evitare che questi possano passare al contrattacco, ancora meglio in presenza di alleati vicini, questo perchè posizionare due o più compagni attorno ai nemici innesca il concatenamento di attacchi assist che favoriscono l’eliminazione del bersaglio designato.
Altra novità del combat system sono quattro meccanismi extra, che a seconda del modo in cui vengono impiegati possono avere anche effetti controproducenti. Tra i quattro , il meno rischioso è la Risonanza; uno stato che permette a due compagni di vincolarsi per un certo numero di turni e di condividere potenziamenti e depotenziamenti.
Ben più pericolosa è la modalità Follia, che si attiva quando la relativa barra raggiunge il 100%. Trasforma le unità in esseri incontrollabili: in quello stato si otterrà un boost delle caratteristiche notevole, ma ad un prezzo salato: dopo tre turni le unità in preda alla follia finiscono KO. Sempre attivabile quando l’apposita barra raggiunge il 100%, Risveglio è uno stato che potenzia tutte le arti e le statistiche, e che per tutta la sua durata consente di lanciare attacchi speciali a costo zero. Combinando Risveglio e Follia i membri del party possono entrare nello stato di Illuminazione e godere di potenziamenti ancora più efficaci. Le quattro meccaniche giocano un ruolo molto importante specie negli scontri coi boss di alto livello.
Meno riuscito il sistema di crescita dei personaggi: dopo i combattimenti i componenti del party non acquisiscono alcun punto esperienza, ma il loro livello e i parametri di base aumentano grazie a skill apprese o potenziate attraverso l’apposito Albero delle Abilità.
TECNICAMENTE PARLANDO
Dal punto di vista grafico ol gioco è in linea con gli standard qualitativi della passata generazione di console, il titolo presenza delle texture povere di dettagli e un po’ ripetitive. Decisamente migliore il character design di So-Bin, illustratore delle light novel di Overlord. Ottima la colonna sonora composta da Tsukasa Masuko, che accompagna a dovere l’intero gioco. Sempre a proposito di sonoro il doppiaggio è di qualità: sia la traccia parlata in inglese che quella in giapponese sono convincenti, anche se quella in lingua nipponica è più enfatizzata e meglio recitata. Manca qualsiasi localizzazione in italiano, anche se la comprensione dei testi non richiede particolari conoscenze linguistiche.
CONCLUDENDO
A sette anni di distanza dal lancio di Lost Dimension, Lancarse eFuRyu confezionano un buon JRPG dalle tinte oscure. Nonostante sul piano narrativo sia evidente l’influenza di Shin Megami Tensei e di Persona 5, il gioco conquisterà il giocatore grazie alla sua storia drammatica a tratti folle e talvolta brutale. Bisognerà mettere da parte qualsiasi pregiudizio nei confronti di una software house sconosciuta e godersi un gioco dall’ottima trama e da un interessante sistema di combattimento.