Luke Perry non ce l’ha fatta. L’attore statunitense era stato ricoverato mercoledì scorso in seguito ad un ictus ed è morto questa mattina al St. Joseph’s Hospital di Burbank, in California. L’ictus lo aveva colpito mentre era nella sua casa di Sherman Oaks con la sua compagna Wendy Madison Bauer. Coy Luther Perry III si è spento circondato da familiari e amici: i suoi figli Jack e Sophie, la ex moglie Minnie Sharp, la madre Ann Bennett e il patrigno Steve Bennett. A dare la notizia il sito di gossip statunitense Tmz.com.
Luke diventa famoso con il telefilm anni ’90 Beverly Hills 90210 in cui veste i panni di Dylan McKay, personaggio tenebroso dal cuore tenero. Rubacuori del West Beverly High viene conteso da Brenda (Shannen Doherty) e Kelly (Jennie Garth). I fan si dividono tra la bruna fidanzata storica di Dylan e la fresca biondina, che fa crollare tutte le certezze del suo amore verso Brenda. Il personaggio di Dylan diventa un vero e proprio cult, sogno erotico delle ragazzine nate negli anni ’80. La critica lo accomuna a James Dean. Luke diventa così famoso e, dopo dieci stagioni di Beverly Hills, decide di dedicarsi anche al cinema (Buffy- l’ammazzavampiri, Vacanze di Natale ’95, Il quinto elemento di Luc Besson) e anche ad altre serie tv (Oz, Jeremiah, Will & Grace, e da due anni era impegnato con Riverdale, nel ruolo di Fred Andrews). Il prossimo luglio lo troveremo comunque al cinema nel film di Tarantino su Charles Manson Once upon a time in Hollywood.
Tanto atteso anche il reboot di Beverly Hills 90210 a cui avrebbe partecipato solo con sporadiche apparizioni.
La t-shirt bianca e i jeans scoloriti, la moto nera, lo sguardo triste di chi non è importante per i propri genitori che, seppur ricchi, gli danno soldi ma non attenzioni. Con Luke muore non solo un uomo ma il simbolo degli anni ’90: il ribelle, alcolizzato, che sfida il sistema, che fa innamorare le ragazze, inquieto, confuso, unico.