La vivace città di Napoli è universalmente conosciuta per il suo ricco patrimonio culturale e per la densità di attrazioni nel suo centro storico. Tuttavia, secondo Marco di Fiore, fondatore di Seaside Napoli, esiste un enorme potenziale inesplorato che potrebbe riscrivere completamente il concetto di turismo nella regione: il Golfo di Napoli. Specializzata nel noleggio di imbarcazioni di lusso, la sua azienda ha vissuto un 2023 record, segnale di una domanda robusta per esperienze più raffinate e esclusive che vanno oltre i tradizionali itinerari turistici.
“La percezione di un turismo esclusivamente popolare a Napoli non corrisponde alla realtà attuale della città,” afferma Di Fiore. “Napoli offre infatti un turismo di alto livello che non solo è possibile, ma necessario per il rilancio e la diversificazione dell’offerta turistica locale.” Queste parole evidenziano una visione chiara del potenziale di Napoli come destinazione capace di attrarre non solo il tipico turismo di massa, ma anche quello più esigente e di nicchia.
Di Fiore è convinto che il Golfo di Napoli possa servire non solo come una meravigliosa destinazione turistica, ma anche come catalizzatore per una più ampia rinascita culturale ed economica della città. “Con la gentrificazione del centro storico e l’incapacità di periferizzare i flussi turistici, la risorsa del golfo va sfruttata e rimessa al centro delle nostre strategie di sviluppo turistico,” continua di Fiore. Questo approccio potrebbe non solo alleviare la pressione sulle aree centrali sovraffollate, ma anche migliorare la qualità complessiva dell’esperienza dei visitatori.
La promozione del Golfo come polo di attrazione turistica potrebbe attirare visitatori interessati a scoprire una Napoli diversa, lontana dai circuiti più battuti, offrendo loro una prospettiva unica e arricchente sulla città. “Integrare più attivamente il Golfo nei piani turistici di Napoli potrebbe trasformare l’immagine della città e offrire un nuovo capitolo nella sua storica relazione con i visitatori,” suggerisce Di Fiore. Con queste parole, l’imprenditore napoletano invita non solo le autorità locali, ma anche gli operatori del settore turistico, a considerare il Golfo di Napoli non solo come un semplice sfondo scenico, ma come un elemento centrale in una strategia complessiva per il rilancio e la valorizzazione turistica dell’intera regione.
L’invito di Di Fiore riflette una crescente consapevolezza dell’importanza di sviluppare turismo sostenibile che valorizzi le risorse naturali e culturali di Napoli, ridistribuendo i flussi turistici per creare un’esperienza più equilibrata e gratificante per tutti. La proposta di spostare il baricentro turistico verso il Golfo non solo potrebbe contribuire a decongestionare il centro, ma anche a promuovere un’immagine più ricca e diversificata di Napoli, attrattiva per un pubblico internazionale e di alto profilo alla ricerca di qualcosa che va oltre il convenzionale.