Riserve a chi? Il Napoli cambia più di mezza squadra rispetto al trionfo dell’Olimpico, ma non se ne accorge nessuno: gli azzurri rifilano altri 3 gol ai Rangers, come all’andata, e restano al comando del gruppo A di Champions League, tenendo a distanza il Liverpool di Klopp.
Spalletti ha voluto premiare la pazienza di chi, nelle ultime partite, era rimasto in panchina, tra cui Raspadori e soprattutto Giovanni Simeone, mai entrato in campo nelle ultime 3 partite dopo aver di fatto deciso la trasferta di Cremona.
Il Cholito, carico a pallettoni, ha chiuso la pratica con gli scozzesi in un quarto d’ora, con una fantastica doppietta: prima un bel destro ad incrociare su invito di Di Lorenzo, e poi una splendida incornata su delizioso cross di Mario Rui, a riproporre una giocata che sta diventando rapidamente un “classico” in stile Insigne-Callejon.
Indirizzato il match, il Napoli ha dominato il primo tempo, tenendo costantemente il possesso del pallone e giocando sempre a due tocchi e ad altissimo ritmo: nella ripresa, Di Lorenzo e compagni si sono limitati a gestire senza troppi patemi, trovando comunque su corner la rete della sicurezza con Ostigard.
Il difensore ex Genoa ha segnato la rete n. 100 del Napoli in Champions League, coronando un’ottima prestazione ed iscrivendosi alla cooperativa partenopea del gol: tra campionato e Champions, con Ostigaard sono infatti già addirittura 16 gli azzurri andati a segno, a ulteriore dimostrazione della qualità e della profondità della rosa a disposizione di Spalletti.

Il tecnico di Certaldo, tra l’altro, ha appena infranto un altro record: Mercoledì ha infatti inanellato la dodicesima vittoria consecutiva tra campionato e coppe, superando Ottavio Bianchi che con il suo Napoli ne ottenne 11 tra Aprile e Novembre del 1986.
Nonostante sia a punteggio pieno dopo 5 giornate, il Napoli non è ancora certo del primo posto nel suo girone, anche se basterà non perdere con più di 3 gol di scarto ad Anfield Road contro i “Reds” ViceCampioni d’Europa, nell’ultimo atto della prima fase del torneo.
Prima di concentrarsi sulla trasferta di Liverpool, gli azzurri dovranno però tenere alta la guardia nel match di oggi pomeriggio (ore 15) contro il Sassuolo di Dionisi, che verrà al “Maradona” per giocarsi la partita a viso aperto, come da tradizione per i neroverdi sin dai tempi di De Zerbi.
Spalletti cambierà sicuramente ancora volto alla sua squadra: praticamente certi i ritorni dal primo minuto di Osimhen, Kvaratskhelia e Zielinski, e molto probabile anche l’impiego dall’inizio di Lozano ed Olivera, mentre Ostigard e Juan Jesus si contenderanno di nuovo un posto al fianco di Kim.
La novità più lieta dovrebbe però essere rappresentata dal rientro in squadra di Anguissa, già convocato per la sfida con i Rangers: il reinserimento del camerunense sarà però probabilmente graduale, con l’ingresso a gara in corso oggi pomeriggio ed una maglia da titolare a Liverpool.
Finì con un tennistico 6-1 l’ultima sfida delle 9 sfide giocate a Napoli tra le due squadre: lo scorso 30 Aprile, in un “Maradona” semideserto e deluso per la sconfitta di Empoli che aveva spento ogni speranza scudetto, Dries Mertens (doppietta) e Kalidou Koulibaly realizzarono quelle che, a conti fatti, sarebbero rimaste le loro ultime reti con la maglia azzurra.

Di Lozano, Osimhen e Rrahmani gli altri gol di un pomeriggio surreale, in cui il raggiungimento dell’aritmetico ritorno in Champions fu salutato da una contestazione eccessiva e poco comprensibile.
L’anno prima, sotto la guida Gattuso, il Sassuolo ha ottenuto l’unico successo in trasferta contro gli azzurri, vincendo 2-0 grazie al rigore di Locatelli ed al gol a tempo scaduto di Maxime Lopèz: era il 1 Novembre 2020.
Il più recente dei 2 pareggi complessivi risale al 28 Novembre 2016, quando al Napoli di Sarri non bastò la rete del vantaggio siglata da Insigne con uno dei suoi splendidi e proverbiali “tiri a giro”: fu Defrel, con un altrettanto pregevole sinistro al volo, a riagguantare gli azzurri ad una manciata di minuti dal termine.
Anche se Dionisi non piazzerà alcun pullman davanti alla porta, a differenza di altri ben più blasonati colleghi, gli azzurri non dovranno commettere l’errore di sottovalutare gli avversari, che hanno già bloccato il Milan e messo in difficoltà l’Atalanta in questo primo scorcio di campionato.
Portare a casa altri 3 punti consentirebbe agli uomini di Spalletti di affrontare con maggiore serenità le difficili trasferte di Liverpool e Bergamo, che potranno dire qualcosa in più sulle ambizioni di questa squadra sia in Italia che in Europa.