Trama: Alla recita di Natale la piccola Rebecca è vestita da Stella cometa e i suoi occhi cercano quelli della mamma tra la folla di genitori ammassati; gli occhi, però, non la trovano. Qualche anno dopo Rebecca è un’adolescente costretta a cambiare città e rifugiarsi in campagna con la sua famiglia nel misterioso Borgo dalle cento torri, a causa della malattia di sua madre, affetta da “adultità”. Qui Rebecca dovrà imparare a fare i conti con la consapevolezza di un dono che ha fin dalla nascita, ma anche con le conseguenze che esso provoca e che la porteranno a rischiare di perdere tutto pur di far luce sulla verità di ciò che significa essere adulti.
Eretica Edizioni
Recensione: La storia di Rebecca ci catapulterà in una serie inimmaginabile ed incalcolabile di avventure. Una storia che appassionerà i giovani lettori. Un libro che raccomando ai ragazzini dagli 8 ai 12 anni. Un’età, questa, molto complicata, non si è grandi, ma non ci si vuole neanche sentir dire di essere piccoli. E’ un periodo difficile, dove le storie più semplici annoiano, ma si è ancora un po’ immaturi per affrontare libri particolarmente complicati: Luigi Cardone, è riuscito ad articolare un’avventura che riuscirà ad accontentare tutti. Nel libro si parla di tecnologia, materia per cui i ragazzi sono ferratissimi; musica, ormai siamo in un periodo in cui si è abbandonata la baby dance e ci si affaccia ai cantanti più conosciuti; primi innamoramenti; amicizia, ma soprattutto abitudini, che siano esse alimentari, di routine quotidiana o vizi. Un fantasy imperdibile.
Rebecca è un’adolescente arrabbiata perché ha dovuto mollare tutto e trasferirsi in un posto sperduto, sfoga il suo disappunto disegnando ed ha la capacità di trasformare i suoi tratti a matita in personaggi veri, sia che essi siano buoni che malvagi. Rebbi, viene a conoscenza di un mondo magico, parallelo, introvabile e lei è l’eletta, l’unica in grado di scoprire dove si cela, un universo in cui sua madre è sparita, una donna totalmente sopraffatta dal lavoro, dal senso del dovere, ogni suo secondo è scandito da una routine inalterabile.
Affronterà il viaggio insieme a Manuel, assumendo forme diverse, si troverà in un posto in cui un malvagio vuol far prevalere le cattive abitudini sulle buone, verrà aiutata da strani personaggi, dagli animali della sua fattoria e dalle cinque sfere che non sono altro che palle, palline e palloni, ovvero le essenze di cinque grandissimi sportivi internazionali.
I personaggi migliori, a mio avviso, sono gli animali della fattoria, ma soprattutto Bettina, la capra matta a cui nessuno crede, tutti pensano abbia le rotelle fuori posto, ma si rivelerà fondamentale ai fini della conclusione.
Le avventure e le disavventure, i contrattempi sono incalzanti e numerosi, impossibile che questo libro non faccia breccia nel cuore dei giovani lettori.
Tra tanta fantasia c’è anche tantissima realtà, Luigi Cardone ha ragione quando afferma che da adulti, spesso, si diventa automi, ci si lascia trascinare dall’abitudine, dalla routine e non c’è più spazio per una sorpresa, per una vita non programmata: una morte non fisica.
Luigi Cardone nasce a Cercola (Napoli) nel 1977, in un quartiere povero di cultura ma ricco di cuore. Cambia molti lavori e scopre tante passioni, ma solo quando crea una storia si sente parte di questo mondo. È autore di racconti e romanzi per bambini e ragazzi. Vive a Rovigo con sua moglie Sonia e suo figlio Diego.