La giuria dell’Academy lancia un forte segnale, riconoscendo il talento di 18 Afroamericani.
Dopo le aspre polemiche degli scorsi Oscar, caratterizzati dalla social campaign #OscarSoWhite, la giuria degli Academy Awards stupisce tutti con le nomination annunciate lo scorso 24 Gennaio. La cerimonia, andata in onda la sera del 26 Febbraio 2017, punta a diventare una delle più inclusive e records breaking di tutta la storia degli Awards.
18 sono state le nomination Oscar 2017 conquistate da registi, sceneggiatori, produttori, attrici e attori black, rendendo questa l’edizione con il maggior numero di nominati black nelle categorie principali di sempre: 8 le nomination conquistate da Moonlight, pellicola di Barry Jenkins; 7 quelle fino ad oggi per Denzel Washington; 6 gli attori e le attrici di colore nominati nelle quattro categorie dedicate al Best Acting; 4 dei 5 documentari in lizza per l’Oscar sono diretti da registi di colore; 3 sono invece i film multiculturali nominati nella categoria Miglior Film. Ma 3 sono state anche le nomination conquistate da attrici black in una singola categoria per la prima volta nella storia. Infine 3 sono le volte che Viola Davis ha ricevuto una candidatura all’Oscar nella sua carriera, diventando la donna di colore con più nomination nella storia degli Academy Awards.
La prima black performer a essere riconosciuta dall’Academy fu Hattie McDaniel nel 1940, aggiudicandosi l’Oscar nella categoria Miglior Attrice Non Protagonista. Ma è solo nel 1968 che troviamo più di due rappresentanti della cultura afroamericana. Negli anni successivi, le candidature agli Oscar di tutti gli attori, registi e attrici black venivano da un solo ed unico film, come successe nel 2014 con la pellicola di Steve McQueen 12 Anni Schiavo, ed è proprio da questo trend che l’edizione di quest’anno si distacca totalmente.
Quali sono state le nomination?
Ruth Negga con Loving e Denzel Washington con Fences, nominati rispettivamente nella categoria Miglior Attrice Protagonista e Miglior Attore Protagonista, fanno compagnia ai colleghi Octavia Spencer (Hidden Figures), Naomie Harris (Moonlight), Mahershala Ali (Moonlight) e Viola Davis (Fences), candidati per la loro performance come Miglior Attore e Attrice Non Protagonista.
A concorrere come Miglior Film la sera del 27 febbraio ci sono tre capolavori: Moonlight, Hidden Figures e Fences. In lizza per il Miglior Documentario ci sono 13th di Ava Duvernay (prima donna di colore a ricevere una nomination in questa categoria), I Am Not Your Negro di Raoul Peck, Life, Animated di Roger Ross Williams e la mini serie per la TV O.J.: Made In America di Ezra Edelman.
Il film più nominato – dopo La La Land s’intende – è Moonlight di Barry Jenkins. Il regista statunitense detiene un altro record: è infatti il primo regista di colore a concorrere con un solo film nelle categorie Miglior Film, Miglior Regia e Migliore Sceneggiatura. Ed è – solo – il quarto a ricevere una nomination come Miglior Regista, avendo prima di lui John Singleton, Lee Daniels e Steve McQueen (che vinse nel 2014).
Inoltre la nomination di Jenkins e Tarell Alvin McCraney nella categoria Miglior Sceneggiatura fa di loro il settimo e l’ottavo regista black ad ottenere un riconoscimento dagli Academy per il miglior screenplay. Tra i nominati c’è anche August Wilson, che l’Academy ha voluto onorare con una nomination postuma per la sua opera Fences, vincitrice del premio Pulitzer per la drammaturgia nel 1988.
Sempre grazie a Moonlight entra nella storia Joi McMillon come la prima donna di colore ad essere candidata all’Oscar per il Miglior Montaggio.
Infine non possiamo non menzionare Kimberly Steward, produttrice di Manchester By The Sea, seconda donna di colore a contendersi l’Oscar come Miglior Film. Bradford Young invece, nominato per la Miglior Fotografia con Arrival, è il secondo a ricevere una candidatura in questa categoria, prima di lui solo Remi Adefarasin con Elizabeth.
Possiamo affermare quindi che le candidature degli Oscar di quest’anno sono sicuramente una risposta positiva alle critiche dello scorso anno, tanto che i membri dell’AAFCA (The African American Films Critics Associations) si sono congratulati con l’Academy, auspicando che questa nuova tendenza all’inclusione culturale prosegua nei prossimi anni.
Se analizziamo la situazione da un punto di vista artistico, è chiaro che il risultato delle nomination di quest’anno ha a che fare con la varietà e quindi l’inclusività della cinematografia contemporanea. Ogni anno assistiamo infatti alla realizzazione di pellicole di altissimo livello, che presentano un cast multiculturale. Ed è a questo che Hollywood dovrebbe puntare: portare sul grande schermo delle storie che raccontino il mondo in cui viviamo. Oggi più che mai la voce degli artisti deve farsi sentire, lanciando un segnale deciso, dato che lo scopo dell’arte è proprio quello di abbattere i muri culturali e sociali.
I vincitori?
- Miglior film: Moonlight
- Miglior attore non protagonista: Mahershala Ali (Moonlight).
- Miglior attrice non protagonista: Viola Davis (Fences).
- Miglior sceneggiatura non originale: Moonlight, Tarell Alvin.
- Miglior documentario: J.: Made in America.
LE BLACK CELEBS SUL RED CARPET
Viola Davis, in rosso Armani Privé accompagnata dal marito Julius Tennon; le protagoniste della pellicola Hidden Figures, Janelle Monae in Elie Saab Haute Couture, Octavia Spencer piumata in Marchesa e la strepitosa Taraji P. Henson in una creazione di Alberta Ferretti che ricorda lo stile della vecchia Hollywood, con tanto di spacco à la Jolie. La bellissima Halle Berry che fa il suo ritorno agli Oscar (l’ultima sua apparizione risale al 2013) in grande stile, con un abito della collezione S/S 2017 di Atelier Versace, e ancora il debutto sul red carpet di Raf Simons con Naomie Harris, che ha indossato un tubino bianco con strascico della collezione Calvin Klein by Appointment.