Sinora inedito in Italia, la storia che dà il titolo a questo volume venne disegnata nel 1990 per la sceneggiatura della scrittrice argentina Lilian Goligorsky. Lo stesso autore non lo vide pubblicato, poiché la sua prematura scomparsa, il 20 settembre 1990, glielo impedì. Essa apparve infatti solo nel 1992, in spagnolo, per una bella edizione di grande formato e colorata in originale dallo stesso Micheluzzi. Questo perché l’avventura di Pizarro faceva parte di un grande progetto dell’Editorial Planeta-DeAgostini, Relatos del Nuevo Mundo, dedicato alla celebrazione dei cinquecento anni dalla scoperta delle Americhe. Accanto ad essa, nella stessa collana, opere di altri maestri dell’historieta quali Alberto ed Enrique Breccia, José Muñoz, Alfonso Font, Paul Gillon e gli italiani Sergio Toppi e Lorenzo Mattotti.
Pizarro in Perù ricostruisce la conquista dell’impero Inca da parte del condottiero spagnolo Francisco Pizarro (1475–1541). Gli Inca erano forti di trentamila soldati, mentre gli Spagnoli ne avevano 250. Nnon ci sarebbe stata gara, se non fosse che attirato il re Atahualpa fingendo di “trattare”, lo catturarono e giustiziarono, facendo seguire a una carneficina di migliaia di indigeni.
Puro stile coloniale…
Il volume presenta anche un altro racconto breve di Micheluzzi, forse la sua prima incursione nell’immaginario delle civiltà precolombiane, apparso sulle pagine del «Corriere dei Ragazzi» nell’agosto del 1972 – dunque nel pieno della fase aurorale dell’autore. Scritto da Piero Selva (uno degli pseudonimi di Mino Milani) e firmato da Micheluzzi con il nom de plume Igor Arzt Bajeff, anche Il sole di Montezuma ci porta nelle Americhe dei conquistadores.