Priscilla è un manifesto alla libertà di espressione, alla vita, al voler essere se stessi in barba al giudizio altrui. Priscilla urla la propria dignità attraverso colori sgargianti e canzoni in cui non è possibile rimanere fermi. Essere una drag queen non è una scelta razionale, lo si è e basta dentro e fuori il palco, altrimenti “sei solo un uomo vestito da donna”, citando un altro film a tema, molto noto. Priscilla non è un essere umano ma un vecchio autobus che un transessuale e due drag queen utilizzano per attraversare le vaste aree dell’Australia.
Un “personaggio” cult nato da un film stracult e famoso in tutto il mondo, non poteva non diventare un musical di successo. Finalmente arriva la versione italiana. Canzoni diventate veri e propri inni, battute al vetriolo e tanto, tantissimo colore. Le tre drag queen, Bernadette, Felicia e Mitzi sbarcano a Napoli.
Nomino questa giornata il Priscilla Day, iconica rappresentante del mondo LGBT, del lato, all’apparenza, più frivolo e scintillante.
Conferenza stampa, ore 17:00 foyer del Teatro Augusteo
Presenti i tre protagonisti Manuel Frattini veterano dei musical, lo scorso anno è stato uno splendido Robin Hood, ora lo troviamo nei poco sobri abiti di Bernadette ed è una garanzia per lo spettacolo, e non sono da meno Pedro Gonzales (Felicia) e Cristian Ruiz (Mitzi). Le tre Girls sono in abiti “civili”per chiacchierare della prima napoletana e del fenomeno in cui sono stati coinvolti.
Mi dice Manuel durante la chiacchierata ”Priscilla rappresenta i colori dell’amore, dell’amicizia attraverso le canzoni ed è rivolto alle famiglie”
E Christian aggiunge ” E’un messaggio di pace, scaliamo le montagne ma con i tacchi”.
“Siamo sicuri che il pubblico di Napoli non ci deluderà” dicono in coro.
Spettacolo ore 21:00, Teatro Augusteo
Non sto nella pelle, adoro Priscilla, da ragazzino è stato uno dei primi film gay che ho visto. All’epoca c’erano le vhs, la tenevo la mia nascosta in un cassetto, lontano da occhi giudicanti.
Lo spettacolo non delude, quasi tre ore di puro divertimento, le 27 canzoni, tutte hit conosciutissime, ne cito due memorabili: It’s raining men e I will survive, eseguite dal vivo hanno fatto venire giù il teatro. La storia è fedele al film salvo qualche licenza ”moderna”, le nostre “ragazze”non si risparmiano inanellando canzoni su canzoni, balli coreografati e voci che si espandono di ottava in ottava. Oltre 500 costumi che riempiono di gioia e calore l’intero teatro. Tacchi vertiginosi e maestria nei movimenti, non c’è una virgola fuori posto. Completano il cast un folto gruppo di attori e ballerini, tutti al massimo della forma. Gli autori originali sono i maestri Stephan Elliot e Allan Scott. Lo spettacolo regge su 40 addetti ai lavori ed è tutto cronometrato al secondo, dal cambio d’abito al susseguirsi delle varie scenografie.
Andateci indossando scarpe comode, non riuscirete a non ballare!
Le mie impressioni, ore 01:00
Continuo a canticchiare le canzoni del musical.
Priscilla con il tempo è diventato un caso da analizzare, sono state scritte delle tesi di laurea e non stanca mai di divertire. Quando un film e uno spettacolo diventano un marchio che tutti conoscono allora siamo ben oltre il semplice intrattenimento, vuol dire che ci trasmette qualcosa di più intimo e profondo. Priscilla è un simbolo di emancipazione. Tutti dovremmo farci un giretto con lei per alleggerire le nostre vite e per renderle il più indipendenti possibili.
Cinquanta sfumature di rosa!
Al Teatro Augusteo fino a domenica 14 aprile 2019