L’importanza della panchina: il Napoli, grazie alla qualità della sua rosa ed ai cambi del suo allenatore, regola l’Empoli nella ripresa ed allunga ancora sul Milan secondo, ora distante 8 punti dagli azzurri insieme alla Lazio.
Dopo un primo tempo giocato a ritmi troppo blandi, gli ingressi di Elmas, Lozano e Zielinski al posto di Raspadori Politano e Ndombele hanno dato la svolta decisiva all’incontro, permettendo agli azzurri di cambiare ritmo e creare più occasioni.
La giocata decisiva però, ancora una volta, è arrivata dal vero trascinatore del Napoli nell’ultimo periodo, ovvero Victor Osimhen, rapido e scaltro nell’anticipare l’avversario su un pallone vagante in area ed a procurarsi il conseguente, netto ed inevitabile rigore.
La trasformazione di Lozano ha consentito al Napoli di giocare il resto della partita in scioltezza, anche per via dell’espulsione di Luperto, arrivata per fallo sull’ispiratissimo messicano.

Proprio da un’altra splendida giocata del Chucky è arrivato il bellissimo gol di piatto, al volo, di Zielinski, che ha avviato i titoli di coda del match, dando ai partenopei la certezza della decima vittoria consecutiva in campionato.
L’inatteso pareggio del Milan a Cremona, unitamente alla sconfitta dell’Atalanta a Lecce ed al pareggio della Roma a Sassuolo, ha ampliato ancora il gap tra il Napoli e le inseguitrici, con l’eccezione delle già distanti Inter, Lazio e soprattutto Juventus, vittoriosa a Verona anche per via di un clamoroso rigore non concesso agli scaligeri nel finale.
Gli azzurri devono però concentrarsi solo su loro stessi, visto che il vantaggio accumulato è comunque importante, e che prima della lunga sosta mondiale resta solo un ultimo sforzo: oggi pomeriggio (ore 15) al “Maradona” arriva l’Udinese di Sottil, in difficoltà dopo un inizio di stagione sorprendentemente positivo.
Spalletti non dovrebbe recuperare Kvaratskhelia, che tornerà dunque nel 2023 insieme a Rrahmani, e molto probabilmente cambierà ancora rispetto all’undici iniziale della sfida con l’Empoli.
Zielinski e Lozano dovrebbero tornare titolari insieme ad Olivera, con l’ormai consueto ballottaggio tra Ostigard e Juan Jesus per affiancare Kim; in attacco stavolta potrebbe essere Elmas a giocare al posto di Kvara, come già accaduto a Bergamo, mentre sembra impossibile rinunciare allo straripante Osimhen di queste ultime settimane.
“Air Victor” fu decisivo anche nell’ultima delle 40 sfide giocate in Serie A a Fuorigrotta tra azzurri e friulani: lo scorso 19 Marzo, la doppietta del centravanti nigeriano consentì al Napoli (in maglia rossa…) di rimontare l’iniziale svantaggio siglato da Deulofeu, e di ottenere la vittoria casalinga n. 25 contro i bianconeri.
Il più recente degli 11 pareggi è datato 7 Dicembre 2013: la doppietta di Pandev ed il gol di Dzemaili non bastarono agli uomini di Benitez, che furono raggiunti sul 3-3 grazie alle reti di Bruno Fernandes e Basta, oltre che dallo sfortunato autogol di Federico Fernandez.
L’Udinese non vince a Napoli dal 2-1 del 17 Aprile 2011, e fu una sconfitta che gelò l’entusiasmo per uno scudetto che sembrava alla portata della squadra allenata da Walter Mazzarri: oltre al solito gol dell’ex Denis, a segnare fu anche Gokhan Inler, che l’anno dopo avrebbe vestito la maglia azzurra.
La legge dei grandi numeri non lascia troppo spazio all’ottimismo, visto che il Napoli, oltre alla striscia di successi consecutivi in questo campionato, ha anche vinto tutte le ultime 8 sfide casalinghe contro l’Udinese.
Bisognerà essere, però, più forti anche della cabala, vista l’importanza della posta in palio: vincere anche questa partita significherebbe dare un ulteriore colpo al morale delle inseguitrici, e soprattutto regalarsi due mesi di sosta con un ampio margine di vantaggio, per lavorare al meglio coltivando, in silenzio, un sogno sempre più bello.